Copertina - architettura
Ven 19 Lug
Seminari e Convegni

Architetture del bene comune. Etica nella conservazione

Il seminario dal titolo Architectures du bien commun. Éthique pour une préservation, tradotto in italiano "Architetture del bene comune. Etica nella conservazione" è stato organizzato nell'ambito dei corsi della Scuola di Specializzazione. L'evento, presentato dal Direttore Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio Andrea Bocco, avrà come relatrice Salima Naji e interverranno il docente Willeke Wendrich e la ricercatrice Martina Bocci.

Abstract
Difendere un'architettura per il bene comune significa interrogarsi non solo sull'edificio in sé, ma anche sulle condizioni in cui è stato costruito, sulle pratiche spaziali, sull'uso sociale e sull'attaccamento al luogo. Gli oggetti architettonici richiedono di essere osservati su un lungo periodo di tempo e in un contesto sociale ampio, per definire meglio il loro significato e le possibilità che generano. Le oasi sono una fonte di ispirazione per riflettere sulla sostenibilità dell'edilizia contemporanea. L'agricoltura e la costruzione vi sono strettamente legate dall’uso della pietra, della terra, delle palme e di altre piante resistenti. Le tecniche di adattamento sviluppate dalle comunità delle regioni dell'Atlante e del Sahara riguardano tanto le pratiche di irrigazione e di conservazione delle risorse naturali quanto l'ingegneria e l’architettura. Le oasi testimoniano la capacità dell'uomo di creare sul lungo periodo un ambiente favorevole nonostante vincoli climatici estremi.
Salima Naji parlerà dell’esperienza in Mali durante i suoi studi e della scelta che l'ha portata a dedicarsi all'architettura del sud del Marocco. Gli incontri successivi hanno solo confermato quello che per lei era diventato un principio di vita e di azione come architetto non distruttivo per il mondo. La questione del terremoto e ciò che riattiva in termini di habitat sarà l'occasione per aprire una discussione sulle risorse, l'innovazione sociale, la paleo-innovazione e il ruolo dell'architetto.

Ospite: Salima Naji - ENSA Paris-La-Villette

Biografia
Salima Naji, architetta (ENSA Paris-La-Villette) e PhD in antropologia sociale (EHESS), è attiva in numerosi progetti di tutela del patrimonio delle oasi. Nel 2004 ha fondato il suo studio di progettazione per offrire un'alternativa che privilegia l'uso di materiali locali naturali con un approccio innovativo e rispettoso dell'ambiente. Ha restaurato importanti edifici e complessi architettonici nel sud del Marocco e costruito una quarantina di edifici bioclimatici in terra o pietra. La sua pratica si affianca all'attività scientifica in diversi programmi internazionali che esaminano la sostenibilità e la profonda relazione tra le società e il loro ambiente. Membro del comitato scientifico del Museo Berbero del Jardin Majorelle dal 2011, sta sviluppando un approccio di ampio respiro alla mediazione culturale e alla trasmissione del patrimonio.


Il seminario sarà in lingua francese, con traduzione in italiano; inizierà alle 9,30 e concluderà alle 13,00.
Aperto a tutti e gratuito, per partecipare è obbligatorio prenotarsi tramite il modulo di iscrizione.
Per maggiori informazioni scrivere a Martina Bocci.