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26/09/2025
Studenti@PoliTO

Il Politecnico protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia

Nella settima arte creatività e tecnologia si intrecciano, e il Politecnico le integra con formazione, ricerca e vocazione internazionale

Anche quest’anno l’Ateneo ha rinnovato la propria presenza alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, giunta all’82a edizione (che si è tenuta dal 27 agosto al 6 settembre), partecipando sia come membro della giuria UNIMED sia in collaborazione con Canon Italia.

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Mostra del Cinema

L'Ateneo nella giuria UNIMED

A rappresentare il Politecnico nella giuria UNIMED - l’Unione delle Università del Mediterraneo che riunisce 168 atenei di 25 Paesi - sono state Alice Cavasino e Sara Gomaa Mabrouk, studentesse del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, coordinato dalla professoressa Tatiana Mazali.

La giuria internazionale - composta da 24 studenti di 13 università associate UNIMED, provenienti da 5 Paesi, con l’aggiunta quest’anno di un gruppo di osservatori da Etiopia, Marocco e Sudafrica - ha assegnato il Premio UNIMED 2025 per la diversità culturale e la libertà di espressione artistica al film The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania. 
L’opera, già Leone d’argento e Gran Premio della Giuria, riflette appieno i valori della rete UNIMED: difesa della dignità umana, dialogo interculturale e lotta contro ingiustizia e discriminazione
Attraverso la vicenda di Hind, bambina palestinese vittima della guerra, il film diventa un potente simbolo universale della sofferenza civile nei conflitti contemporanei.

Il Politecnico si è distinto come unica istituzione a vocazione tecnico-scientifica all’interno di una giuria composta prevalentemente da studenti provenienti da percorsi umanistici. I giurati hanno visionato 21 film in concorso, votandoli dopo un attento confronto su scelte registiche e narrative. Un’esperienza che ha permesso loro non solo di affinare lo sguardo critico, ma anche di scoprire nuove prospettive e modalità di racconto.

“È stata un’esperienza che mi ha permesso di osservare il cinema nella sua complessità, come espressione artistica ma anche come strumento di riflessione sociale e culturale - racconta Sara Gomaa Mabrouk - Il dialogo con gli altri giurati, mi ha fatto vedere il cinema come linguaggio universale, capace di superare confini e aprire spazi di confronto. Un processo condiviso che ha arricchito le mie capacità critiche e segnato un momento importante di crescita, personale e professionale.”

Partecipare per la prima volta alla Mostra del Cinema come giurata UNIMED è stata un’esperienza straordinaria - aggiunge Alice Cavasino - Potermi confrontare con studenti provenienti da realtà e culture diverse mi ha dato davvero tanto, ricordandomi come un film possa essere letto da molteplici prospettive, arricchendo il confronto fino alla decisione finale. L’atmosfera del Festival era unica dai film in concorso a Venice Immersive, ogni momento mi ha regalato emozioni e nuove scoperte. Porterò con me questa esperienza come una delle più preziose del mio percorso, e ringrazio il Politecnico per averla resa possibile.

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Mostra del cinema di Venezia

La collaborazione con Canon Italia

Rinnovata e ampliata, la collaborazione tra il Politecnico e Canon Italia si conferma anche quest’anno come un’occasione unica di formazione sul campo per studentesse e studenti. 
In occasione della Mostra, Nazanin Roshandel e Fatemeh Manafi, studentesse della Laurea Triennale in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, grazie a un tirocinio attivato dall’Ateneo hanno potuto affiancare i professionisti Canon nelle attività di ripresa e nelle interviste, entrando nel cuore operativo del Festival. Durante l’esperienza, Nazanin e Fatemeh hanno realizzato contenuti multimediali, mettendo in pratica competenze di editing e di ripresa come operatrici di camera. Hanno avuto l’opportunità speciale di utilizzare macchine Canon di ultima generazione, di assistere e documentare interviste a grandi protagonisti del Cinema e, per due giorni, di vivere l’emozione di lavorare come fotografe direttamente sul red carpet della Mostra

Un sogno diventato realtà, come raccontano Fatemeh Manafi e Nazanin Roshandel: “Essere parte della Mostra del Cinema di Venezia è stato emozionante e stimolante, soprattutto vivendo il red carpet e partecipando alle interviste con i protagonisti del cinema. Lavorare a stretto contatto con i professionisti Canon ci ha fatto respirare da vicino la dimensione internazionale dell’evento. Porteremo con noi questa esperienza come un ricordo formativo e speciale.”

Dietro l’apparente ritualità della Biennale Cinema, infatti, si cela un mondo complesso: la gestione di migliaia di accrediti, il lavoro costante dei fotografi, l’assistenza tecnica continua, la costruzione di immagini destinate a diventare memoria collettiva. La Mostra rappresenta un laboratorio di innovazione, dove creatività e tecnologia si incontrano per dare vita a nuove forme di racconto: è la piena realizzazione della Total Imaging Experience, il modello Canon che integra assistenza tecnica, formazione e gestione documentale. È in questo ecosistema che le due studentesse hanno potuto calarsi, vivendo da protagoniste sia la magia del cinema sia la concretezza di un mestiere fatto di professionalità e competenze.

La collaborazione con Canon, a quasi due anni dalla sua inaugurazione, si è concretizzata in diversi momenti formativi: dalle masterclass, che consentono agli studenti di realizzare in 100 ore un cortometraggio, fino alla sperimentazione con tecnologie immersive di ultima generazione, come le camere Canon 180. 
Queste esperienze aprono prospettive inedite, spingendo le nuove generazioni a interrogarsi sulle frontiere del cinema del futuro: dall’intelligenza generativa al cinema immersivo e alla sua distribuzione negli spazi collettivi – sale, musei, gallerie, installazioni d’arte, proiezioni all’aperto – che ridefiniscono le modalità di creazione e fruizione, favorendo una crescente complessità ibrida.

Come spiega la professoressa Tatiana Mazali: “Il corso di Ingegneria del Cinema e dei Media Digitali del Politecnico, nato vent’anni fa, rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra competenze tecniche e creative, con un approccio di “learning by doing” che prepara gli studenti e le studentesse ad affrontare le sfide del mondo dei media oggi. Il percorso triennale e magistrale integra competenze ingegneristiche, informatiche e digitali con insegnamenti di area creativa e umanistica, offrendo agli studenti una solida preparazione tecnica, la padronanza del linguaggio cinematografico e dei processi di comunicazione, la capacità di sviluppare un pensiero critico sul rapporto tra media e società.”

Un ambito su cui si sperimenta sempre di più è proprio quello del Cinema Immersivo, dove il confine tra schermo e realtà si assottiglia e contenuti, linguaggi e modalità di fruizione si mescolano e si trasformano. La sezione Venice Immersive della Mostra, ospitata sull’isola del Lazzaretto Vecchio, ne è l’esempio più evidente: interamente dedicata alle arti e ai media immersivi, raccoglie opere di realtà virtuale, mixed reality, mondi virtuali e installazioni XR, configurandosi come uno dei palcoscenici più importanti al mondo per la sperimentazione.

Il Politecnico vanta il Visionary Lab, un laboratorio didattico e sperimentale che ha l’ambizione di diventare un centro sempre più avanzato di ricerca e sperimentazione offrendo la possibilità di scoprire tecnologie all’avanguardia. 

“La partecipazione alla Mostra di Venezia rappresenta così molto più di una finestra aperta sul mondo del cinema: è una vera e propria porta di accesso per le nuove generazioni - conclude la professoressa Mazali - Gli studenti e le studentesse imparano a muoversi con agilità tra università, industria e creatività. Non semplici spettatori, ma protagonisti attivi di un racconto che unisce immagini, cultura e le frontiere dell’innovazione.”