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23/04/2025
Ricerca e innovazione

Un modello matematico per migliorare la gestione dei magazzini

Un modello matematico al servizio delle imprese che hanno bisogno di rendere più efficiente la gestione dei beni deperibili e delle scorte in generale. Si tratta di quanto realizzato dal Dipartimento di Scienze Matematiche “G. L. Lagrange"-DISMA, e in particolare dal Gruppo di ricerca operativa ORMA (Operations Research for Management Application) che ha messo a punto un metodo per tenere conto di tutte le variabili necessarie e arrivare ad una gestione più efficiente delle scorte e del magazzino.

Il progetto per la gestione di beni deperibili è iniziato diversi anni fa partendo dalla logistica delle scorte di prodotti freschi: da quella fase di ricerca si è arrivati, oggi, ad una prospettiva più ampia che comprende non solo beni alimentari ma anche di altro genere, e che coinvolge così una molteplicità di prodotti e filiere di produzione.

A poter fruire del metodo – messo a punto da Paolo Brandimarte, docente presso il DISMA e referente del gruppo ORMA, insieme all’ex-dottorando dell’Ateneo Daniele Giovanni Gioia e a Edoardo Fadda, ricercatore presso il DISMA – possono essere aziende alimentari oppure farmaceutiche, ma anche tutte quelle realtà che devono porre una particolare attenzione alla sostenibilità del loro ciclo di produzione e alla riduzione degli sprechi. Si tratta quindi non solo di imprese di produzione, ma anche di distribuzione al consumatore finale così come della logistica e dei trasporti. Per capire meglio, basta pensare a tutte le categorie di prodotti alimentari con scadenza di consumo, ma anche a prodotti particolari come quelli farmaceutici che possono deteriorarsi dopo un certo tempo. Oltre a tutto questo, lo stesso metodo può essere applicato anche alle produzioni soggette alla cosiddetta obsolescenza della loro vita utile, come ad esempio quelle del settore della moda.

“Per costruire e soprattutto per far funzionare il modello che permette di ottimizzare la gestione di queste tipologie di beni e prodotti occorre naturalmente avere una serie di informazioni – spiega il professor Brandimarte  Per esempio: il modello di deperibilità, la politica aziendale di acquisizione delle scorte e il suo calendario, la tipologia d’uso del prodotto, il mercato di riferimento e le sue abitudini di acquisto, il tipo di realtà aziendale che ne deve fruire. Una volta acquisite queste informazioni, la nostra procedura può essere applicata fornendo i tempi e i metodi di gestione più efficace ed efficiente per il caso specifico”

La gestione ottimale del magazzino, infatti, è in stretta relazione con la tipologia d’impresa: un conto è ragionare sulle esigenze di un grande stabilimento di produzione oppure di distribuzione, un altro è ragionare sulle esigenze di un punto vendita medio-piccolo. Molto dipende anche dalla modalità di distribuzione che può essere completamente fisica oppure in parte virtuale. Il modello elaborato da DISMA, inoltre, tiene conto di prodotti simili che possono essere sostituiti l’uno con l’altro così come di assortimenti diversi. L’uso di tecniche di Intelligenza Artificiale, inoltre, permette l’adattamento dinamico del modello al cambiare delle situazioni.

Quanto predisposto dal DISMA ha un’ulteriore qualità. “Ci siamo posti l’obiettivo di arrivare ad individuare strategie semplici da applicare, che possano essere accessibili ai manager che si occupano di logistica e magazzino così come di decisioni di acquisto e di vendita – sottolinea Paolo BrandimarteCi definiamo infatti come dei sarti capaci di confezionare la gestione ottimale del magazzino di ogni singola azienda. Oltre al modello di base possiamo offrire alle imprese anche la costruzione di procedure su misura per particolari situazioni legate alla produzione oppure alla filiera di produzione”