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13/11/2024
Ricerca e innovazione

Intellectual Property Award 2023, tutti i brevetti del Politecnico premiati dal MIMIT

Il Politecnico è tra i premiati della terza edizione del concorso “Intellectual Property Award”, riservato alle Università italiane, agli Enti pubblici di ricerca nazionali e agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti. In collaborazione con Netval e Invitalia, l’iniziativa ha lo scopo di valorizzare i migliori brevetti di ricerca presenti sulla piattaforma Knowledge Share in sei ambiti tecnologici – Medtech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space, The Future of the City – che rappresentano oggi importanti sfide per la ricerca e l’innovazione. Un modo per porre in evidenza il forte potenziale innovativo del sistema della ricerca pubblica nazionale e del contributo al progresso tecnologico e alla crescita economica, testimoniato dai risultati scientifici raggiunti e tutelati con il deposito di brevetti.

Quattro sono i brevetti del Politecnico premiati: IDRA, PEAKCUT – con titolarità unica del Politecnico – TRAE – con contitolarità del Politecnico e di INRIM – e SUSTAINABLE PROCESS DESIGN – con contitolarità del Politecnico e di UniMore. 

 

IDRA

IDRA, i cui inventori sono Stefano Mauro, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS, Matteo Melchiorre, ricercatore presso il DIMEAS, Pierpaolo Palmieri, Mario Troise, Matteo Gaidano e Laura Salamina, assegnisti di ricerca presso il DIMEAS, è il brevetto premiato nella categoria The Future from the Space. Si tratta di braccio robotico costituito da maglie gonfiabili e giunti rigidi ad azionamento elettrico per operazioni spaziali. La tecnologia, con il suo ingombro ridotto e la capacità di operare in contesti ampi, ottimizza l'utilizzo dello spazio a bordo dei veicoli spaziali, migliorando l'efficienza e la sostenibilità delle missioni di esplorazione dello spazio. Molti gli scenari di applicazione del prototipo: dai servizi come l'auto-manutenzione dei satelliti alla manutenzione dei satelliti medio-pesanti, dal rapido intervento su guasti imprevisti alle operazioni di ispezione, riparazione e aggiornamento dei satelliti. La speranza dei ricercatori di Ateneo è che la tecnologia possa rivestire un ruolo chiave nel migliorare la sostenibilità dell’esplorazione spaziale.

PEAKCUT

PEAKCUT è il brevetto premiato nella categoria The Energy of the Future, i cui inventori sono Vittorio Verda e Elisa Guelpa, docenti presso il Dipartimento Energia-DENERG, e Martina Capone, ricercatrice presso il DENERG. Siamo di fronte ad un metodo innovativo per la riduzione dei picchi di richiesta termica in reti di teleriscaldamento: alla base della ricerca, la consapevolezza che il teleriscaldamento – in un contesto, come quello attuale, in cui il riscaldamento domestico in ambito urbano è responsabile di circa il 10% delle emissioni di Co2 –  si propone come una tecnologia chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione poiché permette di sfruttare impianti efficienti, calore di scarto e fonti rinnovabili per alimentare gli edifici. Tuttavia, il sistema risente della presenza di picchi di richiesta termica – rilevati in particolare al mattino, quando i riscaldamenti si accendono – picchi che determinano un aumento di potenza in centrale che ostacola una produzione efficiente e sostenibile. Attraverso delle simulazioni termofluide-dinamiche, i ricercatori di Ateneo hanno quindi scoperto che il fenomeno dei picchi non è solo legato all’incremento della richiesta delle utenze, ma che una porzione significativa del picco è dovuta al raffreddamento di alcune porzioni dell’infrastruttura nel corso della notte. L’invenzione dei ricercatori prevede l’uso innovativo di un componente già presente nelle sottostazioni ed è attualmente utilizzato per finalità manutentive – la valvola di by-pass che può essere opportunamente azionata per preriscaldare la rete prima delle accensioni. Rete che viene in questo modo utilizzata come un sistema di accumulo, ottenendo un appiattimento del picco senza installazioni di costosi e ingombranti serbatoi di accumulo e senza interferire con le abitudini degli utenti. Il prototipo è risultato inoltre vincitore del premio speciale “Imprenditoria femminile” – assegnato in favore dei migliori brevetti promossi da gruppi di ricerca composti da almeno il 50% di donne e che abbiano come principale investigator una donna. 

TRAE

TRAE è il brevetto, sviluppato in contitolarità con INRiM - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, premiato nella categoria The Energy of the Future e i cui inventori sono Davide Signorino, già dottorando in Metrologia al Politecnico, e Domenico Giordano di INRIM. Si configura come un metodo per rilevare archi elettrici occorrenti tra la linea di contatto aerea e il pantografo di sistemi ferroviari in corrente continua, basato sulla misura di tensione e corrente. La tecnologia, sviluppata in collaborazione dai ricercatori di Ateneo e INRiM – ha quindi lo scopo di ottimizzare le prestazioni operative delle linee e di ridurre i guasti, contribuendo a costruire reti ferroviarie più sicure, sostenibili ed efficienti.

SUSTAINABLE PROCESS DESIGN

SUSTAINABLE PROCESS DESIGN è il brevetto, sviluppato in contitolarità con l’Università di Modena e Reggio Emilia-UniMore, premiato nella categoria The Future from the Space e inoltre vincitore del premio speciale “Imprenditoria femminile”, i cui inventori sono Manuela Galati e Luca Iuliano, rispettivamente ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP, ed Elena Bassoli e Andrea Gatto di Unimore. Si tratta di una tecnologia innovativa per l’avanzamento del settore della fabbricazione additiva, capace di rispondere efficacemente alle esigenze della progettazione delle diverse componenti per la fabbricazione di oggetti. Con l'aumento della complessità delle richieste del mercato, questa invenzione introduce infatti un approccio nuovo, consentendo di realizzare oggetti con parti interne non completamente densificate. Caratteristica, questa, che permette di controllare le proprietà del materiale in modo localizzato, facilitando la creazione di componenti più sicuri e manutenibili. Grazie a questa soluzione, è possibile pertanto offrire un elevato livello di affidabilità e sicurezza per le strutture in cui i componenti vengono utilizzati. 

 

L’assegnazione dei premi si è svolta in occasione del 140mo anniversario dalla nascita dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del MIMIT, il 30 ottobre scorso, presso il salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini e alla presenza del viceministro Valentino Valentini, del capo dipartimento per le politiche per le imprese Amedeo Teti, del presidente di Netval Giuseppe Conti, dei dirigenti del Ministero e di Invitalia e della presidente del Comitato Impresa Donna. 

Ai brevetti vincitori, oltre al conferimento di 10mila euro cadauno da utilizzare per la valorizzazione dei brevetti stessi, sarà dato ampio risalto nel corso della mostra “Brevetti”, evento conclusivo dei festeggiamenti per il 140mo anno dalla nascita di UIBM che si terrà a Palazzo Piacentini.