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Mer 24 Apr
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Quale futuro per la libertà di espressione online nell’era delle piattaforme?

La libertà di espressione online è stata radicalmente trasformata dall’avvento della platform economy, e non sempre il diritto ha fornito gli strumenti adeguati per gestire le nuove sfide che derivano da questo cambiamento. Negli ultimi anni, è diventato sempre più comune per gli utenti delle principali piattaforme online imbattersi in sistemi di filtraggio, di restrizione e oscuramento dei contenuti condivisi in rete. Soggetti privati che in passato agivano come intermediari neutrali e passivi si trovano ora sempre più coinvolti nel controllo attivo dei contenuti condivisi dagli utenti. A loro volta i poteri pubblici intervengono sempre più in profondità, con metodi spesso opachi e controversi, per disciplinare forme di espressione indesiderate, specialmente in un contesto geopolitico così delicato come quello attuale. Intanto, il diritto dell’Unione Europea e le pronunce della Corte di giustizia incidono sulla responsabilità dei soggetti coinvolti in modi e forme che richiedono una discussione approfondita sulle loro conseguenze.

Questo studio si propone di esplorare i profili evolutivi della libertà di espressione online, esaminando la coerenza delle sue restrizioni (sia legali che “di fatto”) con i principi democratici fondamentali. Inoltre, il lavoro si arricchisce di preziose testimonianze dirette, raccolte attraverso un questionario anonimo, che offrono uno sguardo sulle pratiche di “censura digitale” così come è esperita dagli utenti su diverse piattaforme. Attraverso queste evidenze empiriche, lo studio esplora le tensioni che definiscono la libertà di espressione nell’era delle piattaforme, con l’obiettivo di delineare lo stato dell’attuale percorso verso un equilibrio sostenibile tra regolamentazione e diritti fondamentali.

Biografie:
  • Maurizio Borghi è Professore ordinario di Diritto commerciale all’Università di Torino e condirettore del Centro Nexa su Internet e Società. Ha pubblicato e svolto ricerche sui temi della proprietà intellettuale, della protezione dei dati e del ruolo del diritto nell’era digitale.
  • Giacomo Conti è Project Manager presso il Centro Nexa su Internet e Società. Laureato in Giurisprudenza, ha avuto la fortuna unire la sua passione per l’informatica con il diritto, occupandosi di nuove tecnologie, di privacy, di droni, di intelligenza artificiale e dello studio dei mondi virtuali. È membro dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal 2016.