
Università e cittadinanza: diritti, accesso e inclusione nella comunità accademica

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Politecnico ha organizzato, il 6 giugno scorso presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria, l’incontro “Università e cittadinanza: Diritti, Accesso e Inclusione nella Comunità Accademica”. Un’occasione per riflettere insieme su un tema centrale per le università contemporanee: il ruolo dello status di cittadinanza nell’accesso agli studi, nella partecipazione alla vita accademica e nella costruzione del senso di appartenenza alla comunità universitaria.
Moderato dalla vicepresidente del CUG FernandaTorre, l’incontro si è aperto con il saluto istituzionale di Giuseppe Quaglia, coordinatore dell’ambito Inclusione ed Equità del Green Team e portavoce del gruppo che ha seguito il corso di dottorato in Peace Studies, che ha illustrato i recenti sviluppi promossi dall’Ateneo in materia di accompagnamento e valorizzazione delle soggettività internazionali.
Ospiti dell’evento sono state le docenti dell’Università di Torino Roberta Ricucci e Manuela Consito, che hanno fornito al pubblico due diversi punti di vista sul tema, sociologico e giuridico. Una prima riflessione ha infatti riguardato la specifica categoria “studenti stranieri” che, come ha spiegato la professoressa Ricucci, si presenta tutt’altro che omogenea, distinguendo tra chi ha un background migratorio ed è cresciuto in Italia, e chi arriva invece da altri Paesi per motivi di studio. La docente ha quindi evidenziato la necessità di aggiornare le lenti attraverso cui si interpretano le due diverse esperienze, sottolineando l’importanza della formazione interculturale rivolta al personale docente e tecnico-amministrativo, e la necessità di riconoscere e valorizzare le competenze interculturali, spesso invisibilizzate, del corpo studentesco internazionale.
Fondamentale, per sollevare consapevolezza nel pubblico, è stata l’analisi giuridica del concetto di cittadinanza: la professoressa Consito ha chiarito al pubblico la distinzione tra i diritti civili della persona e i diritti politici del cittadino e cittadina, sottolineando come non sia tanto la cittadinanza in senso stretto ad incidere sull’accesso all’università, quanto piuttosto la cosiddetta cittadinanza amministrativa. Sono infatti le pratiche burocratiche e le norme applicative, ha spiegato la docente, a produrre discriminazioni indirette che generano disuguaglianze, come nel caso delle difficoltà legate all’ottenimento del visto in tempo utile per sostenere i test d’ammissione, o nei percorsi di riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero.
Dal dialogo tra le relatrici è quindi emersa la centralità delle prassi organizzative universitarie nel determinare percorsi di inclusione o esclusione. Tempistiche delle prove d’ingresso, modalità di accesso online e collaborazioni con le ambasciate possono infatti rappresentare ostacoli oppure opportunità, a seconda di come vengono strutturati. Nel corso del dibattito è stata inoltre sottolineata l’importanza della partecipazione studentesca, della consapevolezza rispetto alle dinamiche organizzative e del ruolo delle associazioni, strumenti fondamentali per costruire un senso di appartenenza all’interno della comunità accademica internazionale. E ancora, si è parlato dell’urgenza di ripensare la didattica in chiave interculturale, rendendola accessibile e significativa anche per chi arriva all’università con esperienze, percorsi e riferimenti culturali differenti.
L’incontro si inserisce in un più ampio processo di riflessione che sta attraversando numerosi atenei italiani – da Padova a Trento, fino a Genova – impegnati a interrogarsi sul significato della cittadinanza oggi e sulle condizioni che possono garantire una partecipazione realmente democratica alla vita universitaria. Costruire una comunità accademica inclusiva richiede infatti un’analisi critica delle dinamiche di privilegio, il riconoscimento delle disuguaglianze legate alla provenienza e la valorizzazione delle competenze e delle soggettività plurali che ogni giorno abitano le aule universitarie.