UNIGHT 2024, torna la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori
Un’esperienza immersiva nel mondo della ricerca, quella che da oggi i cittadini di Torino e di Settimo Torinese, ma anche di Cuneo, Savigliano e Mondovì potranno vivere all’interno della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, iniziativa targata UNIGHT - United citizens for research e realizzata dall’Università di Torino e dal Politecnico in collaborazione con i Musei Reali e l’Alleanza UNITA - Universitas Montium e con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte.
Sette i percorsi tematici che animano l’evento, dall’adattamento al cambiamento climatico alla salute umana, dal patrimonio culturale alle frontiere della ricerca. L’obiettivo, condiviso con le altre centinaia di città europee che aderiscono al programma, è di incoraggiare la partecipazione attiva della cittadinanza al progresso della conoscenza, per migliorare l’impatto che la ricerca ha sulla vita quotidiana dei singoli e per costruire, insieme, un futuro più sostenibile.
Ad inaugurare le attività in programma, la dedica al grande scienziato torinese Tullio Regge – di cui a ottobre ricorrono i dieci anni dalla scomparsa – offerta dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte riuniti al Teatro Romano del Museo di Antichità, il Rettore Stefano Corgnati, il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, il Direttore dei Musei Reali di Torino Mario Turetta, l’Assessora alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti della Città Torino Chiara Foglietta, e i membri del comitato scientifico UNIGHT per il Politecnico, Luca Mastrogiacomo e Giulia Mezzalama, e per l’Università di Torino, Elisa Corino e Gianpiero Vigani. Una figura, quella di Tullio Regge, importante non solo per il significativo contributo alla conoscenza scientifica, ma anche per l’impegno pubblico alla diffusione della cultura scientifica e per il sostegno a cause sociali come la lotta contro le pseudoscienze e i diritti dei disabili.
Numerosi i luoghi di Torino che ospitano le attività della Notte, dalla Piazzetta Reale, con i suoi 100 laboratori della ricerca dove cimentarsi in veri e propri esperimenti scientifici, alla Corte d’Onore dove sono allestite le Aree Play in cui mettere alla prova le proprie abilità di gioco: memoria, strategia e creatività sono gli elementi fondamentali per difendere, ad esempio, le piante dai parassiti, per aiutare le api a sopravvivere alle insidie della città o per imparare ad allenare l’intelligenza artificiale.
E ancora, si trovano attività nel Giardino Ducale dove sono in programma oltre 50 Caffè scientifici sugli argomenti più diversi: dall'olio piemontese all'importanza di un buon sonno per prevenire l'Alzheimer; dalle batterie sostenibili alla letteratura indigena per un nuovo rapporto con la natura; dalla saggezza degli stoici alle storie attualissime di scienza e migrazione. Nei Giardini Reali sono invece allestite l’escape room, attività questa proposta da 7 Dipartimenti dell’Università di Torino, che unisce la Fisica medica e le altre discipline STEM alle lingue, la mostra fotografica Playing with wildfire, espressione di un progetto di ricerca-azione che indaga il fenomeno degli incendi boschivi nella regione del Chiquitania in Bolivia, coinvolgendo attivamente le comunità locali, e l’Area Lounge, luogo dove chiacchierare informalmente con le ricercatrici e i ricercatori del Politecnico e dell’Università di Torino.
Molte delle attività proposte nascono dall’esigenza di divulgare i risultati di progetti di ricerca promossi e finanziati da programmi europei e importanti enti internazionali. Tra queste, ad esempio, il Politecnico propone iniziative come “SOS: salviamo 70 anni di dati sull’acqua”, “La pietra nel patrimonio culturale”, “Resiliage Revolutionizing Community Resilience” e “Ricalcolo: destinazione”, iniziative che mettono in evidenza come la ricerca accademica possa contribuire a risolvere sfide attuali nel campo della sostenibilità, del patrimonio culturale e dell’innovazione tecnologica.
Non solo Torino
Quest’anno la notte torna anche nel territorio del Cuneese, e nello specifico nelle Città di Cuneo, Savigliano e Mondovì, con caffè scientifici, mostre, presentazione di prototipi, esperimenti, spettacoli e giochi per tutte le età.
Si parte da Cuneo dove, nelle sedi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e della Biblioteca Cuneese dell’Università di Torino, si propongono alla cittadinanza approfondimenti sulle ricerche più recenti in tema di sicurezza del territorio, sostenibilità climatica, educazione alimentare e molto altro ancora.
Segue quindi Savigliano che apre le porte della sede dell’Università di Torino presso l’ex Monastero di Santa Monica dell’ordine di Sant’Agostino con laboratori rivolti al pubblico, per esplorare l’arte, la musica e la letteratura come mezzi per conoscere sé stessi, per scoprire come nasce e funziona un farmaco e, ancora, per condurre indagini assumendo le vesti di veri e propri investigatori per un giorno.
Mondovì, infine, sarà la scena di “La via del futuro”, con l’apertura dell’evento a cura di Piera Levi-Montalcini, protagonista della conferenza dal titolo: “L’importanza della ricerca e del contributo femminile alla ricerca”. A seguire, il quartiere di Breo si animerà quindi con incontri, caffè scientifici, presentazioni di libri e laboratori a cielo aperto sul tema “futuro sostenibile”, curati dai ricercatori e dalle ricercatrici del Politecnico e delle classi dei Licei “Vasco Beccaria Govone”.
“La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori è uno straordinario momento di contatto e di scambio tra gli Atenei e il territorio, per mostrare i contributi del Politecnico e dell’Università alla ricerca nei campi più diversi – commenta il Rettore Stefano Corgnati – Partendo dalle realtà locali e dai centri di ricerca distribuiti sul territorio piemontese, da Torino a Mondovì, ci inseriamo nel contesto accademico e scientifico internazionale, per vivere la Notte insieme agli altri Atenei e centri di ricerca di ogni parte d’Europa. Tanti i temi affrontati nelle attività animate dai ricercatori e dalle ricercatrici del Politecnico, che quotidianamente cercano risposte alle sfide poste dal nostro tempo, come la sostenibilità, i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica per la ricerca biomedica, l’alimentazione, la tutela dell’ambiente e dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale. Il Politecnico è impegnato a mettere le sue competenze tecniche al servizio della comunità”.
“La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori rappresenta un appuntamento ormai da anni tra i più apprezzati sul territorio e che inserisce il Politecnico e l’Università di Torino nel grande network accademico internazionale, permettendoci di vivere questa esperienza di divulgazione insieme agli altri Atenei e centri di ricerca di tutta Europa – aggiunge la Vicerettrice per la Comunicazione e la Promozione Silvia Barbero – Le nostre ricercatrici e i nostri ricercatori torneranno così a raccontare di persona, in un evento che si estenderà da Torino alle diverse realtà locali distribuite sul territorio piemontese, l’importanza della ricerca nell’affrontare le sfide del nostro tempo, coinvolgendo attivamente la cittadinanza per fornire una risposta il più possibile responsabile e collettiva per migliorare la qualità della vita e affrontare le sfide globali. Molti i temi che animeranno le attività proposte dal Politecnico, dalla sostenibilità ai cambiamenti climatici, dall’intelligenza artificiale all’innovazione tecnologica per la ricerca biomedica, passando quindi per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale, dimostrando come la scienza e l'innovazione possano dare risposte concrete ai bisogni del territorio”.