UNIGHT 2023, la parola ai ricercatori e ricercatrici del Politecnico
Avvicinare i cittadini alla scienza è possibile: ce lo dicono i ricercatori del Politecnico che hanno partecipato all’ultima edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori terminata con successo lo scorso 30 settembre. Oltre 30 mila visitatori per un’edizione da record, ospitata quest’anno nella suggestiva sede dei Musei Reali: significativo il contributo dei gruppi di ricerca dell’Ateneo che hanno animato la manifestazione con laboratori, caffè scientifici e spettacoli dal vivo.
Novità di quest’anno, i PHD Talks, un viaggio nelle connessioni della ricerca con Just the Woman I Am, l’iniziativa di Università, Politecnico e CUS Torino che sostiene gli studi universitari sul cancro. Protagonisti, i dottorandi e le dottorande del Politecnico e dell’Università di Torino che hanno dialogato tra loro sul palco del Teatro Romano per supportare e promuovere la ricerca sulla prevenzione dei tumori. Un intreccio di saperi rappresentato in scena dall’uso del filo rosso: questa la proposta dei dottorandi, unire gli sguardi per offrire al pubblico uno spettacolo diverso, più inclusivo e aperto, capace di rispondere alle richieste dei cittadini su temi che abbracciano entrambe le discipline, scientifica e umanistica.
È quindi l’esperienza del gioco associata alla scienza l’aspetto dei laboratori che, anche quest’anno, ha incontrato ampia approvazione da parte del pubblico. Gli esperimenti messi in scena dai gruppi di ricerca di Ateneo hanno infatti impiegato le tecniche ludiche per attrarre i visitatori e le visitatrici, incuriosirli e coinvolgerli, raccontando loro temi complessi con un linguaggio semplice e accessibile.
Dalle smart city all’economia circolare, dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in medicina al fenomeno della cristallizzazione per controllare le proprietà dei materiali: sono queste solo alcune delle numerose ricerche presentate negli stand riservati ai ricercatori del Politecnico. Con il supporto di tecniche e strumenti originali, le proposte sono riuscite ad interessare, oltre a studenti in cerca di stimoli per il futuro, anche cittadini e cittadine di età più avanzata, esperti della materia e no.
“L’evento è stato, in generale, molto ben atteso e frequentato – ha commentato Elena Simone, docente al Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) e testimonial del Politecnico per UNIGHT – e nello specifico degli stand realizzati dal mio gruppo di ricerca, CREST (Catalytic Reaction Engineering for Sustainable Technologies), l’afflusso di visitatori è stato così intenso che non ci siamo potuti fermare un attimo. La gente è rimasta colpita, in particolare, dalla storia del polimorfismo del cioccolato: i nostri ragazzi sono stati bravissimi a preparare il materiale, fornendo al pubblico una vasta scelta di campioni da provare. Ho osservato con piacere le reazioni delle persone e studiato la loro crescente curiosità verso i nostri esperimenti; ho potuto parlare, tra gli altri, con un pasticcere torinese che ci chiedeva aiuto per le sue ricette. Personalmente è stata una grande soddisfazione, vedere un professionista come lui così interessato alle nostre ricerche”.
“Un’esperienza molto formativa – hanno aggiunto Danilo Candela e Pierfrancesco Latorre, dottorandi al Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) – eravamo preparati ad accogliere un pubblico soprattutto giovane, bambini e ragazzi, ma siamo quindi rimasti piacevolmente sorpresi dal vedere che al nostro stand si sono fermati visitatori di ogni età. Molte signore che ci hanno chiesto consigli culinari, esperti e no che volevano saperne di più sui nostri esperimenti: è stato bello confrontarsi con loro. Come inizio del dottorato, vedere un così forte interesse del pubblico verso quello che andremo a studiare, è stata una bella carica, ci ha reso fieri della nostra scelta”.