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16/07/2024
Studenti@PoliTO

Una nuova missione del Team DIRECT in Sardegna

Approfondire la conoscenza dell’isola e dell’ambiente sottomarino grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie di rilievo metrico 3D: è questo l’obiettivo che ha guidato la nuova missione del team studentesco DIRECT – Disaster and RECovery Team sull’isola di Culuccia, progetto nato nel 2022 con lo scopo di valorizzare il prezioso patrimonio paesaggistico ed ecosistemico del territorio sardo.

Le attività del gruppo – composto da studenti di Ingegneria e Architettura – sono state coordinate dai docenti Filiberto Chiabrando del Dipartimento di Architettura e Design-DAD e Andrea Lingua del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI; del gruppo di ricerca hanno fatto parte anche Paolo Maschio (DIATI), Francesca Matrone e Lorenzo Teppati (DAD). Hanno collaborato allo svolgimento della missione Alessio Martino, Alessandra Spadaro e Stefania Manca (DIATI), Edward Borgogno (DAD) e Valeria Longhi (DIST-DIATI). Tra i partecipanti all’esperienza anche la docente del DAD Francesca Frassoldati, che ha lavorato con alcuni studenti del team su scenari di progettazione sostenibile nella zona umida dell’isola.

La missione, che si è svolta dal 17 al 22 giugno scorsi, è frutto della collaborazione continuativa tra il Politecnico e l’azienda agricola Biru s.r.l. di Stella e Marco Boglione, collaborazione avviata nel maggio 2022 per documentare e studiare la biodiversità, il paesaggio costiero e l'ambiente marino dell’isola di Culuccia.

Un aspetto fondamentale del lavoro svolto in sinergia con l’azienda sarda è stata l'applicazione sul campo delle strategie di didattica innovativa proposte dall’Ateneo, in particolare l’approccio denominato “learning by doing”. Metodo, questo, che permette agli e alle studenti di acquisire competenze direttamente sul campo, rafforzando la formazione teorica attraverso concrete esperienze di rilievo e analisi ambientale.

Nel corso della missione gli e le studenti hanno effettuato rilievi metrici 3D, utilizzando droni equipaggiati con camere multispettrali, e hanno condotto rilievi fotogrammetrici subacquei grazie ai quali sarà possibile ottenere informazioni dettagliate sulla superficie dell’isola e sui suoi fondali marini.

I membri del Team si sono infatti occupati di studiare e classificare sia le specie diverse di piante che compongono la macchia mediterranea dell’isola, sia quelle che vivono nei suoi mari, con particolare attenzione all’osservazione delle praterie di posidonia fondamentali per l’ecosistema marino e per la salute del pianeta. La posidonia rappresenta per le specie marine l’ambiente ideale dove riprodursi e cibarsi, si configura come una potente barriera all’erosione costiera e produce grandi quantità di ossigeno al giorno.

I dati raccolti e le successive elaborazioni consentiranno quindi di migliorare la conoscenza dell’isola, contribuendo a tracciare un’immagine precisa della biodiversità che la caratterizza. Un impegno, quello dimostrato dagli e dalle studenti del Politecnico, che racconta un modo diverso di concepire il nostro territorio, valorizzandone la bellezza e conservandone l’unicità.