Vista notturna dall'alto di un porto con edifici illuminati e navi
21/12/2022
In Ateneo

Un workshop internazionale per la Cattedra Jean Monnet

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Foto di gruppo con i partecipanti al seminario organizzato dalla Cattedra Jean Monnet

Su iniziativa del professor Alessandro Mantelero - titolare al Politecnico della Cattedra "Jean Monnet" in Mediterranean Digital Societies and Law –  il 12 dicembre scorso si è tenuto il workshop internazionale sul dialogo mediterraneo per l’uso dei dati nelle società digitali, dal titolo The Two Sides of the Mediterranean Sea: A Common Core for Data Protection.

Al workshop, organizzato con il patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali, hanno partecipato l’avvocato Guido Scorza - membro del Collegio del Garante –, i presidenti delle autorità per la protezione dei dati personali di Tunisia e Marocco e il delegato dell’Autorità catalana di protezione dei dati, ai quali si sono uniti accademici provenienti da Italia, Grecia, Malta, e Spagna – fra cui il professor Joe Cannataci, già UN Special Rapporteur on the right to privacy – e rappresentanti di organizzazioni della società civile nazionali ed internazionali.

Nello specifico, la riflessione sul futuro delle società digitali ed il ruolo di una politica comune sui dati, si è articolata lungo cinque assi principali: il patrimonio culturale e il turismo, le smart cities, la gestione delle crisi, il commercio e il lavoro, e l’integrazione dell'area mediterranea nello spazio digitale globale. La discussione ha reso possibile sviluppare alcuni punti chiave per quella che è stata la prima iniziativa verso una strategia mediterranea per le società digitali, e che avrà seguito in Marocco a inizio 2023. In particolare, è emerso come le società digitali necessitino di un approccio capace di accrescere la fiducia nelle soluzioni tecnologiche, e come questo richieda necessariamente sia un’attenzione ai valori delle comunità interessate, sia un attivo coinvolgimento di queste ultime nel design delle soluzioni operative

È stato, inoltre, individuato un approccio comune fra i Paesi del bacino del Mediterraneo alle società digitali, con l’obiettivo di preservare le caratteristiche delle comunità rispetto a forme di concentrazione di potere legate alle nuove tecnologie, che hanno spesso esiti uniformanti, poco sensibili alle variabili socio-culturali dei singoli contesti. Questa tipologia di approccio trova nella tutela dei diritti umani, da promuovere anche nel contesto digitale, un elemento unificante.

Sul piano operativo, è stata anche sottolineata l’importanza di promuovere la formazione universitaria in materia di diritto e tecnologia, ed è stata particolarmente apprezzata l’iniziativa della Cattedra Jean Monnet di dar vita al “Network of Experts on Digital Mediterranean Societies” (NEDMS).

Infine, nei prossimi mesi, ulteriori iniziative della Cattedra in Marocco, Spagna, Grecia e a Malta, mireranno a sviluppare queste linee d’azione sia in termini di policy, sia dal punto divista dell’analisi e della ricerca circa i profili giuridici e operativi volti a definire un framework comune per le società digitali dei Paesi del Mediterraneo.

Tali attività rientrano nell’ambito delle più ampie finalità che hanno portato alla creazione della Cattedra da parte dell’Unione europea, ossia dare impulso agli studi giuridici interdisciplinari sulle società digitali, contribuendo ad amplificare la voce e la partecipazione dei Paesi mediterranei al dibattito normativo e politico dell'Unione.