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01/12/2023
In Ateneo

Tutela dell’ambiente e benessere della persona: un nuovo approccio alla progettazione del territorio

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Le attività svolte nel corso della mattinata

“Cura, luoghi e persone” è il titolo della giornata di studi che il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio – DIST ha organizzato il 24 novembre scorso al Castello del Valentino. Un’occasione per riflettere, di fronte a un pubblico variegato – oltre trenta persone tra operatori della sanità pubblica, dell’educazione e della cultura, e professionisti nei campi della medicina, dell’architettura e del territorio – sulle trasformazioni ambientali, sociali e culturali in atto oggi e sulla necessità di un approccio transdisciplinare alla disciplina di studio. Ad aprire l’incontro la Vice Direttrice del DIST, la professoressa Angioletta Voghera, che ha sottolineato la centralità della ricerca per comprendere al meglio le sfide del nostro tempo.

Nelle relazioni presentate è stato quindi tracciato un percorso di analisi che dai beni culturali e dall’arte pubblica ha spaziato fino ai campi della psicologia dello sviluppo e dell’educazione, per immaginare un progetto architettonico capace di comprendere sia le esigenze ambientali che i bisogni propri degli esseri umani. La consapevolezza, crescente, di dover delineare innovativi paradigmi per la pianificazione del territorio ha preso infatti progressivamente forma nelle ricerche di settore, con lo studio dei cambiamenti in atto a livello ambientale e climatico unito all’urgenza di tutelare la salute delle persone che vivono nei luoghi interessati dalle analisi.

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Le attività svolte durante il pomeriggio

Tra i temi affrontati, particolare attenzione è stata posta ai benefici per la salute mentale e fisica delle persone, soprattutto giovani, nella fruizione di luoghi con forti connotazioni artistiche e architettoniche; uno sguardo quindi al rapporto tra la giurisprudenza, l’arte pubblica e l’ambiente, con riferimento alla funzione di cura che l’arte e la bellezza possono rivestire, concetti che si ritrovano negli articoli 9 e 32 della Costituzione italiana. E ancora il ruolo dell’ambiente come terzo educatore nel progetto degli spazi per il nido e la scuola dell’infanzia da 0 a 6 anni, e la sperimentazione di moduli abitativi per strutture sanitare di emergenza nel sud del mondo. Un’ultima analisi, infine, è stata fatta sul percorso di costruzione e valutazione della qualità ambientale di presidi socio-sanitari, attraverso metodologie di partecipazione dell’utenza e di co-design, e la relazione tra ambiente urbano e salute nelle diverse dimensioni dello spazio sociale e fisico, le cui qualità rappresentano importanti determinanti di salute, dalla prevenzione dei rischi delle ondate di calore all’incoraggiamento dell’attività fisica e al disimpegno mentale degli abitanti.

Numerosi i relatori intervenuti all’incontro, tra cui Giulia Mezzalama, ricercatrice al DIST; Gianmaria Ajani e Paola Molina, docenti all’Università di Torino; Marianna Nigra, Elisa Biolchini e Riccardo Pollo, rispettivamente ricercatrice, dottoranda e docente al DIST; Francesco De Biase, coordinatore progetto Ri-Mediare; Alessandro Porcheddu, coordinatore equipe psico-pedagogica del Comune di Sesto San Giovanni; Anna Silenzi, del World Health Organization – WHO e l’artista Luisa Valentini. I lavori della mattinata sono stati quindi conclusi da Teresa Villani, docente all’Università Sapienza di Roma.

Il pomeriggio è stato invece dedicato al confronto tra i partecipanti distribuiti in due tavoli di lavoro e portati a riflettere insieme sulla qualità degli spazi di cura e sul livello educativo proposto nei progetti. La discussione ha quindi permesso ai soggetti coinvolti di individuare i diversi punti di vista dei professionisti della sanità, dei ricercatori, degli architetti e degli urbanisti, contribuendo così a definire un quadro di analisi transdisciplinare per i futuri sviluppi dell’iniziativa.