Convegno sulle lesioni spinali della Fondazione CRT
07/11/2022
In Ateneo

Presentate al Politecnico le recenti innovazioni neurotecnologiche nella terapia delle lesioni del midollo spinale

Oltre 600 persone hanno affollato l’Aula Magna e la Sala “Emma Strada” del Politecnico per la conferenza di presentazione – sostenuta da Fondazione CRT - della rivoluzionaria terapia per il recupero dei pazienti affetti da lesione parziale del midollo spinale, messa a punto dai professori Grégoire Courtine e Jocelyne Bloch, che utilizza la stimolazione elettrica per riattivare i neuroni spinali, può funzionare efficacemente nei pazienti con lesioni analoghe.

I due scienziati Grégoire Courtine, professore e neuroscienziato all’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) e Jocelyne Bloch, neurochirurga e professoressa al CHUV (Centre Hospitalier Universitaire Vaudois) hanno presentato i loro studi in uno dei due incontri organizzati in Italia prima del loro tour mondiale di conferenze sul tema. Il team di ricerca guidato dai due professori ha sviluppato un approccio terapeutico rivoluzionario, con impianti altamente sofisticati controllati da un software di intelligenza artificiale. Questi impianti possono stimolare la regione del midollo spinale che attiva i muscoli del tronco e delle gambe. Grazie a questa nuova tecnologia, tre pazienti con lesione completa del midollo spinale hanno potuto camminare di nuovo anche fuori dal laboratorio.

I pazienti vengono sottoposti a una procedura chirurgica per l’impianto di un elettrocatetere nel midollo spinale. Gli scienziati del centro di ricerca NeuroRestore di Courtine e Bloch collegano due piccoli telecomandi al deambulatore del paziente e li connettono in modalità wireless a un tablet che inoltra i segnali a un pacemaker nell’addome del paziente. Il pacemaker a sua volta trasmette i segnali all'elettrocatetere impiantato che stimola neuroni specifici, facendo muovere il paziente, che può attivare la sequenza motoria con la semplice pressione di un pulsante. Se i miglioramenti ottenibili in un solo giorno sono sorprendenti, i risultati dopo diversi mesi sono ancora più impressionanti. I tre pazienti hanno seguito un regime di allenamento basato sui programmi di stimolazione e sono stati in grado di recuperare massa muscolare, muoversi in modo più autonomo e prendere parte ad attività sociali. Inoltre, poiché la tecnologia è miniaturizzata, i pazienti possono svolgere i loro esercizi di allenamento all'aperto e non solo all'interno di un laboratorio.

Dopo aver testato con successo la nuova soluzione su tre pazienti, questa procedura terapeutica è stata oggetto di un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Medicine.

Alla conferenza sono intervenuti, oltre a Courtine e Bloch, anche il Rettore del Politecnico Guido Saracco per i saluti di benvenuto, il professor Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, la Vice Sindaca della Città di Torino Michela Favaro, la Vice Presidente di Fondazione CRT Caterina Bima – che ha letto anche i saluti dell’Arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole – e il Vice Rettore Vicario per la ricerca biomedica dell’Università di Torino Alessandro Vercelli. Per la parte scientifica della conferenza sono intervenuti i docenti del Politecnico Mara TerziniChiara Tonda Turo e Marco Gazzoni.

 

Immagine: Michele D'Ottavio - per gentile concessione di Fondazione CRT