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29/11/2023
Ricerca e innovazione

Più “Intelligenza” per tutti

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Logo FocoosAI

L’Intelligenza Artificiale (IA) a disposizione di tutte le imprese, per abbattere i costi d’uso e per realizzare nuovi prodotti e servizi. Non si tratta di un obiettivo avveniristico ma di qualcosa di concreto, già a portata di mano delle aziende attraverso Focoos AI, una start-up del Politecnico nata nel novembre 2022 e adesso in crescita. A spiegare come, è Barbara Caputo, professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN, Referente del Rettore per l’Intelligenza Artificiale e Presidente di Focoos AI, nata nell’ambito di AI-H (Artificial Intelligence Hub), il Laboratorio di eccellenza sull'Intelligenza Artificiale del Politecnico. “La nostra start-up – dice -, nasce per rispondere a un bisogno chiaro e preciso: poter mettere l’IA nei prodotti a un costo computazionale molto più basso di quello attuale”.

Tutto parte da una constatazione: oggi l’IA è una tecnologia molto energivora perché ha bisogno di grandi strutture di calcolo per essere addestrata e utilizzata. “Tutto questo – spiega Caputo -, ha un impatto ambientale elevato e costi importanti per un'azienda che vuole ottimizzare i processi (e quindi abbattere i costi ed avere più produttività) oppure creare nuovi prodotti. Si tratta di condizioni che limitano, di fatto, l’uso dell’IA per molte imprese”.

Focoos AI ha messo a punto una tecnologia che si integra perfettamente con l’infrastruttura hardware che le imprese già utilizzano, creando in automatico reti neurali efficienti e ottimizzate per quel determinato dispositivo, riducendo i consumi di energia ma garantendo comunque performance di alto livello. Caputo sottolinea: La cifra rivoluzionaria di quanto abbiamo fatto è che le caratteristiche tecniche dell'hardware utilizzato per far funzionare una rete neurale fanno parte dell'ottimizzazione che viene raggiunta attraverso un processo automatico. In altre parole, non c’è bisogno del classico percorso trial-and-error (tentativi ed errori) che normalmente deve essere seguito”.

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Il team di Focoos AI
Il team di Focoos AI presentato alla recente Italian Tech Week

Risparmio di spazio, di tempo, di energia e quindi di costi, paiono essere i capisaldi di quanto Focoos AI ha messo a punto. Gli esempi non mancano. Per un’azienda che usa già la IA per analisi di immagini satellitari, il costo in termini di memoria può essere abbattuto di 1/5 e la velocità di esecuzione incrementata 5 volte tanto. Chi produce droni per monitorare il territorio, riuscirebbe a coprire un’aerea maggiore a parità di costo. Applicazioni varie, dunque, che a partire dall’aerospazio, “settore principe in cui le risorse sono limitate e devono essere usate con grande accortezza", si estendono anche a tutti quei settori che necessitano di una IA più efficiente, come la robotica, la logistica o la manifattura. Attraverso Focoos AI, in altri termini, il vasto mondo dell’IA è reso alla portata pressoché di tutte le imprese. “Stiamo mettendo a punto gli ultimi particolari del nostro prodotto - spiega Caputo - Qualsiasi azienda può già contattarci per un approfondimento, per capire come fruire del nostro lavoro e con quali modalità”.

E, a dimostrare la bontà e il livello tecnologico raggiunti da Focoos AI, è il sostegno PoC (Proof of Concept) arrivato pochi mesi fa da Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio - nato su iniziativa del fondo tech transfer di CDP Venture Capital insieme a Obloo per dare un impulso concreto allo sviluppo di startup concepite all’interno dei laboratori di ricerca specializzati nel settore. Focoos AI è anche nelle sei imprese finaliste di Start Cup Piemonte Valle D’Aosta che ha accesso alla fase finale del Premio Nazionale per l’Innovazione e ha recentemente conquistato il Premio Jacobacci & Partners Oro.

“La nostra startup – conclude quindi Barbara Caputo -, ha per noi anche un significato importante dal punto di vista umano. Il nostro CEO, Antonio Tavera, e il nostro CTO, Fabio Cermelli, sono due ex allievi che hanno fatto il dottorato al Politecnico di Torino e che hanno scelto di rimanere qui e iniziare questa avventura nonostante una serie di offerte più che allettanti. Non è cosa di poco conto”.