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17/11/2023
Ricerca e innovazione

Parco della Salute, Ricerca e Innovazione di Torino: al Castello del Valentino i partner del progetto incontrano la Città

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Rendering del Parco della Salute, Ricerca e Innovazione di Torino realizzato dalla Regione Piemonte

Perché non possiamo fare a meno del Parco della Salute, Ricerca e Innovazione? Questa la domanda che gli ideatori del progetto – Unione Industriali Torino, Politecnico, Dipartimento di Giurisprudenza e Scuola di Medicina dell’Università di Torino, e Polo del ‘900 – si sono posti per redigere il nuovo “decalogo” presentato il 14 novembre scorso presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino.

Dal titolo “Cos’è il parco? Modelli, funzionamento, procedure, tempi”, l’incontro si è proposto come primo di una serie di appuntamenti aperti al pubblico, ognuno dei quali focalizzato su temi specifici e con ospiti differenti che dialogheranno con i partecipanti. Ad inaugurare l’evento, il Rettore Guido Saracco; tra i relatori, Giovanni Durbiano, docente al Dipartimento di Architettura e Design – DAD del Politecnico.

Sostituire un ospedale quasi centenario, per garantire cure moderne e adeguate ai cittadini: la proposta avanzata dalle quattro Istituzioni immagina un nuovo polo dove il personale sanitario possa operare e formarsi in condizioni migliori, un luogo che contribuisca, con la sua ricerca d’avanguardia, allo sviluppo della Città e di tutta la Regione.

Un Parco della Salute, Ricerca e Innovazione, che offra ai cittadini prestazioni evolute, più efficaci e più sicure, salvaguardando e ampliando il diritto fondamentale alla salute.

Un luogo capace di affrontare le sfide della medicina di domani senza ridurre la disponibilità di cure perché per fare un buon ospedale – questo spiega il documento – non sono sufficienti operatori sanitari bravi e motivati, ma servono infrastrutture tecnicamente avanzate.

Integrare l’organizzazione sanitaria con i bisogni di cura del territorio diventa quindi una priorità per affrontare le sfide della medicina: di fronte a patologie acute e complesse solo un polo innovativo, dove saperi e tecnologie d’avanguardia si incontrano, può garantire adeguate terapie.

La medicina moderna è infatti soprattutto ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, e sono questi elementi che solo un particolare contesto – impegnato nel favorire scambi tra l’Università e le imprese – può garantire. Le strutture e le tecnologie dovranno pertanto essere al passo con gli studi più recenti, le competenze degli operatori sempre aggiornate.

Il nuovo polo dovrà attrarre studenti, servizi, investimenti e lavoro, dovrà essere utile per la collettività: fondamentale, in questo senso, l’idea di dedicare particolare attenzione gli elementi architettonici e tecnologici della struttura – compito, questo, di competenza specifica del Politecnico – elementi che dovranno garantire all’ospedale un impatto ambientale ed economico sostenibile. 

 

Appuntamento quindi ai prossimi incontri, in programma a febbraio, marzo e aprile 2024: “Diritto alla salute e prestazioni sanitarie integrate”, “Salute, Parco e Sviluppo”, “Il Parco: Ricerca, Assistenza e Didattica”.