
OB-SERVING THE LANDSCAPES: il Politecnico tra i protagonisti dell’esperienza didattica intensiva nella valle di Ormea

È giunto a conclusione OB-SERVING THE LANDSCAPES, il progetto BIP – Blended Intensive Programme – Erasmus+ promosso e coordinato da Massimo Crotti, docente al Dipartimento di Architettura e Design-DAD, insieme a Paolo Sustersic, docente a Elisava - School of Design and Engineering di Barcellona, ad Anne Bugugnani, docente alla Strate School of Design di Parigi, e ad Emanuele Piccardo, architetto dell’associazione culturale plug-in. Una conclusione che sottolinea, da una parte, l’impegno delle attrici e degli attori coinvolti a trasmettere specifiche competenze disciplinari e, dall’altra, a promuovere l’esercizio della pratica progettuale e dell’autocostruzione sul campo.
Paesaggio, architettura, design e fotografia si fondono così nell’esperienza intensiva che è stata offerta a studenti e studentesse delle tre scuole partner del progetto: si è trattato, nello specifico, di due workshop dedicati rispettivamente alla costruzione e alla fotografia. Due laboratori didattici che, dall’11 al 18 maggio, si sono svolti ad Ormea, nella alta valle del Tanaro – all’interno dell’arco alpino ligure – con il coinvolgimento della comunità locale.
“Riabitare il bosco” è il titolo del primo workshop, che si è concluso con l’inaugurazione del bivacco alpino “Tetto a Biranco” lungo la Balconata di Ormea, a 1450 mt di altitudine – un progetto sostenuto dal Comune di Ormea, Fondazione CRC, e condotto dagli architetti GRRIZ (Luigi Greco e Mattia Paco Rizzi) con la partecipazione dei docenti e degli studenti delle tre università – mentre il secondo “Qui non c’è il mare” si è chiuso con l’esposizione di una mostra denominata OB-SERVING THE LANDSCAPE – ideata e realizzata dai docenti del Politecnico, Elisava e Strate – che presenta le fotografie degli studenti, oltre ai disegni e dettagli costruttivi del cantiere del bivacco.
“La realizzazione del bivacco del Biranco e la mostra fotografica Ob-serving the Landscapes, che resterà aperta a Ormea fino a metà settembre, rappresentano non solo il duplice esito di una settimana di workshop di oltre quasi 50 soggetti tra studenti e docenti di tre scuole internazionali di architettura e design – Politecnico Torino, Elisava Barcellona e Strate Paris -, ma soprattutto un lascito tangibile alla comunità locale che può beneficiare delle ricadute dirette di un’attività didattica innovativa sostenuta del programma Erasmus+, dalle scuole stesse e dagli attori locali, Comune e CRC in primis – ha commentato il professor Massimo Crotti, responsabile del BIP e dei workshop – Una volta di più, l’università si dimostra un soggetto attivo e attento a svolgere un’attività di supporto e sostegno delle comunità locali, per favorire e accompagnare le iniziative di rigenerazione territoriale nei territori delle aree montane e svantaggiate. Oltre che ad essere, per eccellenza, l’istituzione capace di sperimentare forme di apprendimento innovative – in questo caso l’attività didattica ibrida, on-line e in presenza attiva – che possano mettere a contatto studenti e docenti con la realtà pratiche e operative del paese”.
Foto: Emanuele Piccardo