
"Measuring the Mountains", il programma intensivo per ridefinire il patrimonio alpino

Comprendere e tutelare il territorio passa attraverso la partecipazione attiva e l’apprendimento esperienziale. Questi gli obiettivi e i valori del programma "Measuring the Mountains", il Blended Intensive Programme (BIP) che è giunto a termine con la presentazione dei risultati martedì 6 novembre.
Coordinatore del progetto, finanziato dall'Unione Europea, è il Politecnico di Torino, sotto la responsabilità del professor Roberto Dini del Dipartimento di Architettura e Design-DAD; accanto all’Ateneo compaiono anche la prestigiosa università belga, la Katholieke Universiteit Leuven – abbreviato KU Leuven, e l’università di Trondheim, la NTNU - Norwegian University of Science and Technology.
Più di 40 studenti e studentesse provenienti dai tre Atenei europei hanno potuto vivere un’esperienza unica di lettura critica del paesaggio alpino: una settimana di immersione completa nella realtà montana, dal 2 al 6 ottobre, presso il rifugio Magià di Saint-Barthélemy in Valle d’Aosta, territorio individuato come caso studio come lo scorso anno dal 18 al 22 ottobre 2023.
Nel cuore delle Alpi occidentali, gli e le studenti hanno condotto attività di osservazione e misurazione del territorio, accompagnate da piccoli interventi di autocostruzione e upcycling di materiali reperiti in loco.
Gli obiettivi principali dell’esperienza didattica sono stati la condivisione delle tematiche legate alle trasformazioni ambientali, climatiche e socioeconomiche in atto nel contesto alpino, per elaborare in seguito nuovi modelli insediativi basati sull’adattamento all’ambiente e al clima, sulla riduzione degli impatti antropici, sul riuso del patrimonio esistente.
Il programma ha previsto una presentazione intermedia dell’avanzamento dei lavori presso il Forte di Bard dove la comunità studentesca ha potuto conoscere alcuni progetti in atto di adattamento ai cambiamenti climatici presentati da ARPA VdA - Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Valle d'Aosta e dalla Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, partner dell’iniziativa.
Del Politecnico, sotto la guida del professor Roberto Dini, l’architetto Matteo De Bellis e l’artigiano Lucio Bosio di Officine Condor, hanno preso parte gli e le studenti: Adele Lerusce, Caterina Brevi, Micaela M. Ferraris, Martina Di Fazio, Antonio Colella, Giuliana Barletta e Silvia Maresca.
"Measuring the Mountains" si conferma un’iniziativa didattica innovativa che, grazie alla collaborazione internazionale, punta a formare una nuova generazione di progettisti del territorio capaci di affrontare le sfide della sostenibilità e dell’adattamento climatico nelle aree montane.
“Uno degli aspetti più interessanti di questi Blended Intensive Programme è la possibilità di incrociare in modo misto attività da remoto con interventi sul campo, - afferma il professor Dini – consentendo alle università coinvolte di dare vita a riflessioni critiche che si sviluppano e crescono in un tempo più lungo, a partire però da ricognizioni esperienziali ed immersive sul territorio”.