Maker Faire Rome 2024, creatività e innovazione in sinergia
“Scopri, inventa, crea!” questo è il claim che ha accompagnato la Maker Faire Rome 2024, che si conferma ancora una volta crocevia globale per innovatori, creativi e persone appassionate di tecnologia di tutto il mondo.
Tra i protagonisti della manifestazione, giunta alla sua XII edizione e tenutasi dal 25 al 27 ottobre 2024, c’è stato anche il Politecnico con alcuni progetti innovativi e l’energia dei Team studenteschi, in grado di portare contributi di grande rilievo e coinvolgere il pubblico in esperienze immersive di ricerca applicata.
Il progetto ADD-MATE
Tra prototipi e soluzioni che spaziavano dall’elettronica all’intelligenza artificiale, dalla robotica alla realtà aumentata, fino all’arte, alla musica e al gaming, uno dei progetti di punta è stato ADD-MATE, un dispositivo di assistenza per sedie a rotelle pensato per migliorare la mobilità degli utenti fragili, che mira ad assistere nella propulsione e nelle manovre, promuovendo un ruolo attivo dell'utente nella vita quotidiana. A presentare il progetto è stato il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS composto dal professor Stefano Pastorelli, dalla professoressa Laura Gastaldi e dai ricercatori Valerio Cornagliotto e Michele Polito. La tecnologia di ADD-MATE prevede una ruota motrice sterzante, due ruote di manovra sensorizzate e un sistema di controllo che, interpretando le intenzioni dell'utente attraverso le azioni applicate sugli anelli di spinta, forniscono assistenza e facilitano le manovre, soprattutto in spazi ristretti. La logica di controllo di ADD-MATE integra funzioni di auto-adattamento alle capacità motorie e al gesto di spinta proprio di ciascun utente. Progettato per essere facilmente agganciato a carrozzine standard, il dispositivo è anche adatto per un uso condiviso in realtà socio-assistenziali e di comunità, facilitando l’accesso in modo indipendente a eventi, attività e servizi. ADD-MATE è stato recentemente brevettato e fa parte di un POC finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e LIFTT.
I team studenteschi
La Maker Faire Rome ha anche ospitato 13 Team studenteschi dell’Ateneo (ASTRA, DIANA, H2Fly, H2politO, ICARUS, ISAAC, PoliTOcean, Policumbent, Polito Sailing, PoliTOrbital, RoboTO, S55 e WEEE Open). Ogni team è un incubatore di talenti: sono gruppi eterogeni in cui le e gli studenti, accomunati da un sogno, sviluppano conoscenze avanzate nelle diverse scienze politecniche, affrontano progetti complessi, arrivando a maturare capacità interdisciplinari altamente professionalizzanti. Lavorare in gruppo, in un clima inclusivo e accogliente, acquisendo hard e soft skills, fa di un team è un elemento cardinale non solo della formazione esperienziale offerta dall’Ateneo (ci sono oltre 50 team attivi al momento), ma anche della crescita personale delle e degli studenti. I visitatori, quindi, hanno avuto la possibilità di conoscere i progetti dei diversi team studenteschi, scoprendo come la passione delle nuove generazioni possa essere incanalata in percorsi concreti e utili a sviluppare competenze trasversali, oltre che a creare soluzioni innovative per un futuro più sostenibile. Una splendida vetrina ma anche un’occasione speciale per le e gli studenti per entrare in contatto con aziende che potranno in futuro essere partner o sponsor. Questi team, con i loro prototipi e progetti di ricerca, hanno rappresentato i prodotti del learning by doing, cioè imparare facendo, l’approccio formativo dell’Ateneo che prepara le e gli alunni ad affrontare sfide reali con competenze concrete e uno spirito innovativo.
La mostra BiochArt
Alla Maker Faire i visitatori hanno avuto l’opportunità di approfondire il tema del Biochar, un materiale innovativo capace di trattenere il carbonio prodotto dalla pirolisi delle biomasse di scarto anziché rilasciarlo in atmosfera sotto forma di CO2. Grazie ai contributi del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, in due momenti chiave: la presentazione scenica intitolata "Squilibrati” e la mostra "BiochArt". Durante la presentazione del professor Mauro Giorcelli del DISAT e di Giuseppe Gagliano della startup 17tons sono stati esposti in maniera coinvolgente i problemi climatici attuali e come il Biochar possa dare delle concrete e immediate risposte nell’aiutare a trattenere la CO2 anziché rilasciarla in atmosfera. È stato quindi illustrato come il Biochar sia un materiale “carbon-negative” che si propone di essere un’alternativa ai materiali derivanti dal petrolio, mostrando come il carbonio possa essere trasformato da minaccia a risorsa. I visitatori hanno anche potuto esplorare la mostra "BiochArt", di cui il professor Giorcelli è stato curatore scientifico, allestita presso l'Istituto Superiore Antincendi, dove arte e scienza si sono intrecciati per raccontare l’importanza di questo materiale innovativo al grande pubblico.
La Maker Faire si è conclusa confermando l’importanza di questi eventi divulgativi, dove l'innovazione, la fantasia e la creatività delle nuove generazioni vengono messe al servizio di una crescita sostenibile e di un impatto positivo sulla società. Grazie anche al Politecnico, la manifestazione ha offerto esempi di come la ricerca e il coinvolgimento dei giovani possano generare innovazione concreta e tangibile, che guarda non solo all’eccellenza tecnologica ma anche alla sostenibilità e all’inclusione.