Foto di una persona che stringe tra le mani il modellino di una casa
27/03/2024
Ricerca e innovazione

La domotica del futuro passa da Smartotum, spin-off del Politecnico

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Sicurezza e tranquillità in casa. Ovvero domotica e smart-home, ma alla portata davvero di tutti. A ben vedere è questo l’obiettivo per il quale, nel 2022, è stata creata Smartotum - spin-off del Politecnico di Torino e del CNR, partner dell’incubatore I3P e del progetto europeo SIFIS-Home - che adesso vuole crescere forte dell’idea sulla quale un gruppo di ricercatori e professionisti ha fondato il proprio lavoro: arrivare a una casa sempre più smart che consuma meno energia e che fornisce più sicurezza sotto vari aspetti. Smartotum adesso cerca partner per espandersi.

“Noi – spiega Luca Ardito, ricercatore del Politecnico e responsabile tecnico di Smartotum - nasciamo come progetto di trasferimento tecnologico partendo da SIFIS-Home, una iniziativa europea conclusa nel 2023 che aveva l’obiettivo di fornire una piattaforma software sicura per migliorare la resilienza dei sistemi Smart Home interconnessi a tutti i livelli. Il nostro lavoro di fatto si è concentrato nella risoluzione dei problemi di sicurezza che gli impianti di domotica in circolazione spesso hanno”. Domenico De Guglielmo – amministratore delegato di Smartotum – aggiunge: “Ci siamo resi conto che il mercato della domotica per la casa è in forte espansione, anche se ad oggi le abitazioni attrezzate in questo senso non sono ancora diffuse. Partendo dalle nostre esperienze ci siamo concentrati quindi sulla risoluzione delle difficoltà tecniche delle attuali soluzioni di domotica”.

Ardito precisa: “Le soluzioni presenti sul mercato sono di due tipi: quelle wireless e quelle cablate. Le prime senza fili, le seconde prevedono l’installazione di un cavo. Le prime dipendono dal produttore del dispositivo: quando questo ha qualche problema gli effetti si ripercuotono su tutti gli utenti. Senza di re delle questioni legate alla protezione dei dati e alla stabilità del servizio. Le soluzioni cablate, invece, sono molto invasive e costose”.

Da qui l’idea di Smartotum: superare tutte le soluzioni attualmente sul mercato creando una soluzione solo locale, autonoma dall’esterno e in grado di funzionare da sola. “Tutta l’intelligenza – sottolinea Ardito - risiede all’interno dell’abitazione. Non c’è nulla in cloud. Si usano invece tecniche di programmazione distribuita con numerose centraline connesse con WiFi o Bluetooth sempre all’interno dell’abitazione. In questo modo riusciamo ad offrire una soluzione integrata di domotica che gestisce tutti i servizi di una abitazione: riscaldamento, luci, allarme e altro ancora con una grande facilità di installazione”.

Ma di cosa ha bisogno adesso Smartotum per crescere? De Guglielmo precisa: “Siamo pronti alla collaborazione con aziende che siano attive nel settore delle installazioni in abitazioni così da poter allargare il nostro mercato. Potremmo però anche collaborare con imprese che hanno già reti di vendita nel settore domotica e dare loro un prodotto in più alternativo agli altri più tradizionali e costosi.”