
L’innovazione corre veloce con l’intesa tra Politecnico e Wabtec
Conoscersi, capirsi, lavorare insieme. Sono le tre tappe del percorso che ha portato Wabtec – azienda che da oltre 150 anni lavora nel settore ferroviario – a collaborare sempre più intensamente con il Politecnico, prima per presentarsi ai e alle giovani e poi per esplorare campi di ricerca finalizzati alla produzione e al mercato. Un’attività che può essere di esempio per molte altre imprese.
Wabtec Corporation è leader mondiale in tecnologie, attrezzature, sistemi, soluzioni digitali e servizi per le industrie ferroviarie di trasporto merci e passeggeri, nonché per i mercati minerario, marino e industriale; l’azienda è anche in prima fila nella decarbonizzazione e nella creazione di soluzioni sostenibili per il trasporto su rotaia.
“Tutto è iniziato con la ricerca di contatti con il Politecnico e per la voglia di esplorare cosa si poteva fare insieme. Le idee progettuali sono nate da un confronto informale e aperto, senza preclusioni. Alla fine abbiamo avuto la conferma che il valore aggiunto della collaborazione con l’Ateneo si declina in almeno tre parti – spiega Paolo Pagliero, Vice President of Transit Engineering presso Wabtec Corporation.
I vantaggi sono molteplici. Prima di tutto, la possibilità per l’azienda di farsi conoscere dalla comunità studentesca dell’Ateneo. “Il treno non è un oggetto attraente, eppure detiene una tecnologia pari ad altri mezzi di trasporto e offre importanti soddisfazioni lavorative: per questo è necessario farsi conoscere”, sottolinea Pagliero che precisa quindi come il secondo vantaggio sia consistito nella possibilità di avere un contributo esperto e di alto livello alla risoluzione di problemi tecnici; mentre il terzo aspetto positivo riguarda la possibilità di pianificare iniziative tecnologiche importanti che non potrebbero essere condotte con le sole risorse aziendali.
Capacità scientifica unita ad intraprendenza d’impresa. Due punti di forza che si coniugano con la sensibilità delle persone. “È stato molto importante il rapporto umano che si è instaurato. Un rapporto che ha permesso di unire, in modo utile per entrambe le parti, le attività del Politecnico con le esigenze aziendali – commenta Aldo Canova, docente presso il Dipartimento Energia-DENERG e tra i primi “contatti” dell’Ateneo – Tutto è iniziato con un incontro di ragionamento con colleghi e colleghe delle Commissioni ricerca di diversi Dipartimenti. In questa prima fase abbiamo dato una risposta all’esigenza di Wabtec di farsi conoscere da parte della popolazione studentesca, ad esempio organizzando Tech talk e visite in azienda. Adesso stiamo lavorando maggiormente sul trasferimento tecnologico”.
Guardando al calendario, il lavoro in comune tra Wabtec e Politecnico si è formalizzato nel giugno 2023 attraverso un accordo triennale di collaborazione per definire e sviluppare progetti condivisi di ricerca, innovazione e formazione. In campo anche la possibilità di partecipare insieme a progetti internazionali ed europei.
“Lavoriamo insieme da circa un anno e mezzo e siamo soddisfatti di quello che fin qui abbiamo fatto – specifica Pagliero – Il nostro primo obiettivo, cioè farci conoscere dagli e dalle studenti, è stato raggiunto: li abbiamo sfidati con una Challenge durata quattro mesi che per noi è stata un grande successo. Adesso siamo alla fase due. Stiamo lanciando un dottorato di ricerca che ci deve aiutare a risolvere un problema importante”.
Sotto la lente di Wabtec e Politecnico è il meccanismo di propagazione fisica delle cricche in materiali sottoposti a cicli di fatica termica e di fatica meccanica, con l’obiettivo di migliorare la simulazione e la predittibilità. Un altro tema considerato concerne le modalità per aumentare l’efficienza generale del materiale ferroviario e la sua affidabilità, ma anche sistemi di carica batterie per settori diversi da quello ferroviario.
Didattica e ricerca, quindi, come strumenti al servizio delle imprese. Pagliero però precisa: “L’esperienza con il Politecnico ci ha fatto capire meglio quale dovrebbe essere il ruolo delle imprese nella collaborazione con gli Atenei. Vedere l’industria solo come ‘cliente’ dell’università per lo sviluppo e l’istruzione è limitante e porta a un disallineamento tra esigenze dell’azienda e livello formativo dei laureati. Quello della formazione è un tema che va affrontato in modo condiviso tra università e imprese. È responsabilità di entrambe le parti”.