DAD-Collective-Pedagogies-copertina.jpg
27/01/2025
In Ateneo

L’impegno del Politecnico nel promuovere approcci innovativi all’insegnamento del progetto di architettura e design

Immagine
Collective Pedagogies_eventi.JPG
Il pubblico presente ai primi due eventi della serie “Collective Pedagogies for an Anti-Disciplinary Design Education”

Il Dipartimento di Architettura e Design-DAD ha ospitato con successo, il 16 e 17 gennaio scorso, i primi due eventi della serie “Collective Pedagogies for an Anti-Disciplinary Design Education”. Per l’occasione si sono riuniti al Castello del Valentino esponenti di rilievo nel campo dell’architettura e del design, educatori ed educatrici, studiosi e studiose provenienti da tutto il mondo, dal Kenya all’India, dal Messico agli Stati Uniti, e ancora dalla Cina all’Inghilterra e alla Serbia: un impegno comune, quello dimostrato dai partecipanti, nel ridefinire gli approcci e le linee guida adottate nell’insegnamento del progetto di architettura e design. Con particolare attenzione agli aspetti dell'inclusività e della diversità, principi cardine della formazione universitaria.

I due eventi hanno segnato l'avvio dell'iniziativa Collective Pedagogies che proseguirà con un analogo evento i prossimi 20 e 21 marzo a Londra e culminerà nella pubblicazione, prevista per l’inizio del 2026 per i tipi di Routledge, del volume “Collective Pedagogies for an Anti-Disciplinary Design Education”. Il libro, a cura di Mitesh Dixit, Fedah Taqi e Francesco Carota, mira a sfidare i tradizionali confini disciplinari dell'insegnamento del progetto, introducendo approcci nuovi di carattere collaborativo, basati su prospettive globali e metodi didattici innovativi.

Ad aprire gli eventi, il Vicerettore per la Formazione Fulvio Corno che, nel salutare il pubblico, ha voluto sottolineare l'impegno del Politecnico nel costruire sinergie nuove – che coinvolgono saperi e discipline diverse, e attori provenienti da tutto il mondo – per immaginare pratiche didattiche e programmi educativi al passo con le sfide del nostro tempo. Insieme a lui è intervenuto anche il Direttore del DAD Michele Bonino che ha rimarcato, nel suo discorso, il ruolo del Dipartimento nel formare le prossime generazioni di professionisti e professioniste nel campo dell’architettura e del design.

Immagine
Collective Pedagogies_MBonino.JPG
L'intervento del Direttore del DAD Michele Bonino

Attraverso l’insegnamento è possibile plasmare un futuro più sostenibile per il pianeta: la prima giornata, in cui il professor Tim Waterman della Bartlett School of Architecture-UCL ha tenuto la conferenza Planetarity – New Worlds & Hybrid Worlds, si è focalizzata sulla funzione primaria della formazione nell’affrontare le sfide poste oggi dalla transizione ecologica. Le voci degli esperti e delle esperte del settore hanno quindi dato vita, nella seconda giornata di lavori, ad un ampio dibattito che ha portato alla raccolta e registrazione dei singoli contributi al tema, contributi che verranno inclusi nel volume finale che ha dato il nome all’iniziativa.

“Collective Pedagogies è un progetto in divenire, che attualmente coinvolge 11 università ma che aprirà nel futuro a nuove figure e temi – ha commentato Michele BoninoRingrazio in particolare Mitesh Dixit del DAD, insieme a Francesco Carota e Fedah Taqi, per aver lanciato l’iniziativa del libro, che ha creato questa rete. A loro abbiamo proposto di cogliere l’occasione per organizzare una serie di discussioni sul tema, di cui quella al Politecnico ha rappresentato la prima di una serie speriamo lunga e produttiva”.