
Intelligenza Artificiale a supporto dei processi diagnostici, premiata la ricerca del professor Pasero alla ICoAILO 2025

Rendere più sostenibile la vita umana con l’Intelligenza Artificiale: è questo il titolo dell’ultima edizione della Conferenza internazionale IEEE 2025 sull'Intelligenza Artificiale per l'apprendimento e l'ottimizzazione (ICoAILO), che si è svolta a Bali dal 7 al 9 agosto scorsi e che ha premiato, nella categoria migliore presentazione e miglior paper proposti, il lavoro di Eros Pasero, docente presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET e membro del Centro Interdipartimentale PolitoBIOMed Lab - Biomedical Engineering Lab.
La Conferenza mira a fornire a ricercatrici e ricercatori, accademici, professionisti e studenti provenienti dai vari settori dell'ingegneria e con interessi interdisciplinari nell'IA, nell'intelligenza collettiva e nei sistemi intelligenti, un quadro aggiornato sui recenti sviluppi e sulle nuove idee e risultati di ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione alle diverse applicazioni nei settori della sanità, trasporti, agricoltura, produzione e rigenerazione urbana, per citarne solo alcuni.
Il lavoro del professor Pasero si è quindi distinto per il suo contributo fondamentale alla medicina, e in particolare alla ricerca in ambito cardiologico: al centro, l’opportunità di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per rilevare i sintomi di una rara sindrome cardiaca e prevederne i rischi per il paziente. Condotto insieme all’Università di Torino, lo studio si propone infatti di individuare in modo automatico, tramite Elettrocardiogramma (ECG), i sintomi della malattia, supportando il medico nella formulazione o convalida della diagnosi. L’Intelligenza Artificiale potrebbe essere quindi utilizzata per prevedere l’evoluzione della patologia: trattandosi di una patologia con pochi, o spesso quasi assenti sintomi visibili, la sfida qui è di identificare in anticipo i pazienti a rischio prima che contraggano la sindrome stessa, riducendo così il tasso di mortalità e migliorando le condizioni di vita dei soggetti coinvolti.
“Questo premio mi ha fatto particolarmente piacere – ha commentato Eros Pasero – Essendo l’unico europeo presente e non essendo un congresso specifico di cardiologia sono rimasto sorpreso di aver ottenuto entrambi i premi. Spero che questo lavoro ci porti ad un’ulteriore collaborazione con la Telkom University, organizzatrice locale dell’evento che ha chiesto di proseguire la discussione con il Politecnico di Torino”.