Bandiere Giappone e Italia
14/07/2023
In Ateneo

Insieme al Giappone per generare impatto sociale

“Il Giappone e l’Italia sembrano distanti, ma in realtà condividono molte questioni comuni, a partire dalla denatalità, le problematiche ambientali, la qualità della vita, solo per citarne alcune. Se riusciremo davvero a collaborare tra noi, aprendo le porte al dialogo e al lavoro comune, che ormai dalle discipline tecnologiche si amplia a quelle umane e sociali, sono sicuro che otterremo risultati importanti”, così il Rettore Guido Saracco a commento degli importanti risultati in ottica di collaborazione ottenuti in occasione della missione istituzionale che ha accompagnato l’inaugurazione del PoliTo Japan Hub a Kyoto.

È la collaborazione sulle tematiche sociali, sull’impatto che la ricerca può avere se ben indirizzata alla soluzione dei grandi temi del nostro tempo il tema chiave che accomuna tutti gli incontri che si sono susseguiti nel corso della visita, che ha toccato due università di Kyoto e della vicina città di Kobe.

Proprio con la Kobe Design University il Rettore Saracco ha siglato insieme alla Senior Advisor Reiko Tanioka e alla presenza di una folta delegazione di rappresentanti di tutte le Scuole dell’Università un accordo di collaborazione incentrato sulle tematiche del design, dell’architettura, ma non solo. In occasione della firma il professor Michele Bonino, responsabile scientifico del PoliTo Japan Hub, ha auspicato la possibilità di avviare un lavoro comune sugli edifici storici di Kitano, quartiere abitato da mercanti e diplomatici stranieri da quando nel 1868 il porto di Kobe fu aperto al commercio internazionale. Oggi a Kitano sopravvivono numerosi edifici originali, visitati dalla delegazione dell’Ateneo composta dal Rettore, dal Vice Rettore per l’internazionalizzazione David Chiaramonti, dal referente e dal responsabile in loco del Japan Hub Michele Bonino ed Edoardo Bruno, dal Direttore del Japan Hub e docente del Kyoto Institute of Technology Giuseppe Pezzotti e dal professore PoliTo Mauro Volpiano. La visita è stata organizzata dall’architetto italiano ed ex allievo del Politecnico Jacopo Torrini, che lavora a Kobe da diversi anni.

Un secondo accordo è stato invece siglato con Takashi Irisawa, Presidente della Ryukoku University, un’università privata generalista fondata nel 1639, che conta quasi 21 mila studenti. Pur con una percentuale piuttosto bassa di studenti stranieri, l’Università è molto interessata ad approfondire gli scambi con il Politecnico, già attivi da alcuni anni grazie al lavoro dei professori Giancarlo Cotella e Magda Bolzoni, sempre nell’ottica della messa a sistema degli aspetti tecnologici e delle discipline umanistiche. In questo caso la collaborazione verterà anche su un progetto già in essere dell’Università con la Shinkin Bank, tramite il suo incubatore Question, che prevede di supportare le attività imprenditoriali in zone rurali e territori svantaggiati.

Infine, proprio durante il seminario organizzato per l’inaugurazione dell’Hub, è stato siglato un accordo con la Kansai Medical University per l’istituzione di un dottorato congiunto sui temi della bioingegneria, che coinvolgerà giovani ricercatori italiani e giapponesi.