
Il Politecnico verso la Luna con il progetto LuGRE
Intorno alle ore 7 di mercoledì mattina (15 gennaio) è decollato il razzo Falcon 9 di Space X che ha dato il via alla missione verso la Luna del ricevitore GNSS LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), ospitato con altri nove esperimenti scientifici a bordo del lander lunare Blue Ghost. LuGRE è frutto di una collaborazione tra la NASA (National Aeronautics and Space Administration) e l'ASI (Agenzia Spaziale Italiana), progettata per testare l'uso dei segnali GPS e Galileo in un ambiente lunare.
Il progetto vede un contributo significativo del gruppo di ricerca NavSAS (Navigation Signal Analysis and Simulation) del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET del Politecnico, che fornisce supporto tecnico all’ASI e, insieme alla NASA, costituisce il team scientifico in carico realizzare una serie di dodici esperimenti scientifici sui dati raccolti nello spazio.
In queste prime fasi operative di missione il team del Politecnico, composto dal professore e co-PI del progetto Fabio Dovis e dal ricercatore Alex Minetto, sta lavorando presso il NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt (Maryland) per contribuire alle attività di missione. Parallelamente, presso la sede del DET a Torino, è stato attivato il Remote Science Processing Center (RSPC), un centro di processamento scientifico, integrato con il segmento di terra della missione e collegato con la NASA, dove il gruppo NavSAS segue le operazioni, fornendo analisi scientifiche 24 ore su 24 e feedback immediato al centro operativo di Greenbelt.
La missione si propone di verificare il corretto funzionamento del ricevitore satellitare di bordo sviluppato dall’azienda italiana Qascom, analizzando i segnali ricevuti dai satelliti visibili nello spazio cislunare. Verranno osservate le misure di pseudo-distanza effettuate dal ricevitore rispetto ai satelliti GNSS, anche in condizioni estreme, per valutare la possibilità di utilizzare questi segnali nella stima della posizione, della velocità e nella sincronizzazione con la scala dei tempi globali. Verranno poi osservati brevi porzioni di segnale campionato a bordo per poter verificare le condizioni fisiche dell'ambiente spaziale per la propagazione del segnale.
Confrontando l’osservabilità dei segnali in orbita con le previsioni durante la fase istruttoria, il team potrà identificare eventuali discrepanze nei modelli previsionali. Queste potrebbero aprire nuove frontiere di ricerca nel campo della radionavigazione satellitare e contribuire allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per missioni con traiettorie simili soprattutto in vista dei futuri programmi spaziali lunari quali Artemis della NASA o Moonlight dell’ESA (European Space Agency).
Questa missione rappresenta un traguardo importante per il Politecnico, che mette a frutto l’eccellenza scientifica dell’Ateneo nel campo delle telecomunicazioni e della navigazione a supporto delle grandi imprese scientifiche internazionali.