Il Politecnico alla guida del dialogo europeo su tecnologie e regolazione
Il Politecnico rafforza il proprio impegno nel supporto alle politiche pubbliche e ai processi decisionali organizzando il suo primo workshop presso il Parlamento europeo. In vista delle discussioni in atto sul prossimo EU Space Act della Commissione europea, l’evento, che si è svolto ad inizio dicembre, è stato dedicato al tema “Access to space and in-orbit operations: technologies and regulations for the next future".
L’iniziativa, a cui sono intervenuti oltre cinquanta rappresentanti e stakeholder del settore spaziale, istituzionale e industriale europeo, ha rappresentato un momento di confronto strategico sulle tecnologie emergenti e sulle priorità normative che definiranno il futuro dell’accesso allo spazio e delle operazioni in orbita.
"Il Politecnico di Torino, in qualità di attore di riferimento nel panorama europeo dell’aerospazio, attraverso i propri saperi tecnologici riveste un ruolo chiave nel contribuire allo sviluppo delle politiche europee per la space economy e nel promuovere un ecosistema di ricerca e innovazione capace di rispondere alle nuove e future sfide", ha commentato il Rettore Stefano Corgnati.
I lavori sono stati aperti dall’on. Elena Donazzan, vicepresidente della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia (ITRE) al Parlamento europeo e relatrice dello Space Act, che ha illustrato la visione istituzionale per la futura legislazione europea in materia spaziale, evidenziando l’importanza di un quadro regolatorio in grado di sostenere competitività, sicurezza e innovazione.
Lo spazio non è più solo territorio di ricerca di frontiera per addetti ai lavori, ma è un tema pubblico, strategico per innovazione, sicurezza e resilienza delle nostre società moderne. A metterlo in evidenza è stata, in particolare, la direttrice della Directorate-General for Defence Industry and Space (DG-DEFIS) della Commissione europea, EkateriniKavvada, che ha sostenuto come l’Unione europea miri a diventare protagonista della nuova economia spaziale globale. Ambizione, questa, raggiungibile attraverso due pilastri della futura politica europea: la Vision for the Space Economy e il nuovo EU Space Act, destinato a fornire regole comuni e a evitare la frammentazione normativa dei 27 Stati membri. Sul piano operativo, l’Europa dovrà garantirsi un accesso allo spazio competitivo e flessibile, promuovere l’aggregazione industriale e puntare sulle in-space operations (ISOS) come nuova frontiera strategica. Cruciali saranno anche la creazione di un vero mercato europeo (EUSA) ed una riflessione sulla dimensione della difesa, da gestire con un approccio “neutro” ma consapevole del suo peso crescente.
L’Europa si prepara così ad una nuova stagione dell’esplorazione, con il ritorno sulla Luna, facendosi trovare preparata ad affrontare criticità nel percorso come l’urgenza crescente dei detriti spaziali e del traffico orbitale. Si richiede pertanto più cooperazione europea e una maggiore flessibilità, e in quest’ottica Salvatore Pignataro, membro della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE, ha spiegato che il Consiglio europeo condivide gli obiettivi comuni espressi nell’EU Space Act, nell’evitare la frammentazione delle leggi a livello di singoli Stati Membri, dotando l’Unione europea di un perimetro regolatorio proporzionato con una chiara governance, evitando di appesantire l’industria di ulteriori fardelli burocratici.
La sessione tecnica, presieduta dalla professoressa Nicole Viola, Coordinatrice del Centro Interdipartimentale sulle tematiche dell’Aerospazio, Integrated Digital and Experimental Aerospace for Sustainability-IDEAS del Politecnico, ha riunito rappresentanti di primo piano dell’industria e delle agenzie spaziali europee.
Maxime Verrière (Arianespace) e Katie McIntosh (Orbex) hanno quindi approfondito le più recenti evoluzioni nel campo dei veicoli di lancio, dei modelli operativi e delle infrastrutture spaziali, portando due visioni complementari: Arianespace, da grande industria leader nel settore, ed Orbex, come Startup, chiaro esempio della nuova dimensione della Space Economy. Entrambi gli interventi hanno sottolineato l’aderenza dei loro attuali programmi rispetto alle tematiche centrali dell’EU Space Act, sottolineando anche l’impatto che il nuovo set legislativo potrebbe avere anche sullo sviluppo dei futuri spazioporti.
A seguire, Holger Krag, membro dell’Agenzia Spaziale Europea, e Franco Fenoglio, di Thales Alenia Space – Italia, hanno invece illustrato le principali sfide ed opportunità legate alle operazioni in orbita, sia in prossimità della Terra sia nello scenario di esplorazione lunare, con particolare attenzione alla sicurezza, alla gestione del traffico spaziale e alle nuove frontiere dell’esplorazione robotica e umana. In questo contesto entrambi gli interventi hanno sottolineato il totale supporto all’integrazione all’interno dello Space Act di regole chiare ed incisive per la riduzione dei detriti spaziali.
“Questo tipo di iniziative confermano l’impegno del Politecnico di Torino nel contribuire attivamente alla definizione delle politiche europee, ponendosi come interlocutore proattivo, mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche e favorendo il dialogo e il confronto tra diversi attori — tra cui aziende e istituzioni — per la co-progettazione dei processi decisionali”, ha sottolineato la professoressa Mariachiara Zanetti, Vicerettore per le Politiche territoriali, nazionali ed europee.