Progetto-AICS-Etiopia-copertina.jpg
25/10/2024
Ricerca e innovazione

Il MAECI affida al Politecnico il restauro del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba

Immagine
Palazzo Genete Leul Addis Abeba
Palazzo Genete Leul ad Addis Abeba in un'immagine d'epoca

Il Politecnico sarà capofila dell’iniziativa approvata con delibera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-MAECI dal Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo riunitosi a Roma il 30 settembre scorso. L’Ateneo guiderà, per i prossimi 36 mesi, un intervento di restauro e miglioramento del patrimonio culturale e storico dell’Università di Addis Abeba, in Etiopia. Con un finanziamento complessivo di 4milioni di euro, il Dipartimento di Architettura e Design-DAD coordinerà, in collaborazione con l’Università di Addis Abeba, il progetto di recupero del Palazzo Genete Leul – edificio che ospita oggi il Museo Etnografico, curato dall’Institute of Ethiopian Studies (IES) – attuando iniziative di formazione On the Job nell’ambito del restauro architettonico e dell'allestimento museale.

Le ricercatrici e i ricercatori del Politecnico saranno inoltre coinvolti nel progetto di recupero di una sala appartenente all’ASFAD (Allè School of Fine Arts and Design), istituto che offre corsi di laurea magistrale in cinematografia. Lo spazio, intitolato a Sergio Leone, permetterà agli e alle studenti etiopi laureandi in cinematografia di disporre di spazi adeguati per lo studio, la ricerca e la post-produzione di materiali audiovisivi, sia per scopo didattico che culturale.

L’iniziativa si allinea alle strategie del governo in materia di promozione del turismo e miglioramento del patrimonio naturale e culturale del Paese, strategie indicate, nel dettaglio, all’interno del Ten-Years Development Plan 2021-2030 e del terzo pilastro del nuovo Home Grown Economic Reforms 2.0. Il progetto segue inoltre le linee guida dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e aderisce agli obiettivi della Cooperazione Italiana presenti nell’Ethiopian-Italian Cooperation Framework 2023-2025.

Il Politecnico condurrà, con un approccio orientato alla condivisione delle conoscenze e all’applicazione di modalità di training on the job, un'analisi storica e conoscitiva del Palazzo per comprenderne meglio la consistenza e la struttura. In seguito, verrà effettuata una revisione dei progetti esistenti per identificare i miglioramenti necessari, revisione che consentirà di definire nel dettaglio gli interventi da effettuare. Infine, verrà sviluppato un progetto espositivo preliminare per il riallestimento museale complessivo dell'edificio.

I lavori di recupero avverranno in stretta collaborazione con stakeholder locali quali: l’Università di Addis Abeba (AAU),che ha la responsabilità principale sulla gestione e manutenzione del Genet Leul Palace, a cui fanno riferimento l’Allè School of Fine Arts and Design (ASFAD) e l’Institute of Ethiopian Studies (IES); l’Ethiopian Heritage Authority (EHA), istituzione dedicata alla tutela, conservazione e promozione del patrimonio storico e culturale; il Ministero del Turismo, responsabile della strategia nazionale sul turismo e sulla conservazione e valorizzazione dei beni culturali.

“In questo mandato rettorale, la nostra strategia di internazionalizzazione ha come cooperazione strategica quella con i Paesi africani – commenta il Rettore Stefano CorgnatiIn questo quadro, essere coordinatori di questo progetto ci permette di avviare una collaborazione concreta con l’Università di Addis Abeba in un ambito importante come quello del patrimonio culturale, sempre più fragile e vulnerabile, grazie anche alle competenze tecnico-scientifiche che un’università tecnologica come il Politecnico di Torino offre permettendoci di aprire approcci nuovi e multiculturali negli ambiti del recupero e della valorizzazione dei beni storici. Si tratta di un’azione avviata e attuata di concerto con il Ministero e l’Ambasciata Italiana in Etiopia, pienamente a supporto del nostro sistema paese”.

“L’affidamento di questo progetto, di grandissima rilevanza, evidenzia l’impegno crescente del nostro Ateneo nell’ambito della cooperazione internazionale e verso il rafforzamento di partnership con i Paesi africani – aggiunge Francesca De Filippi, docente presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD e con Funzioni aggregate al Vicerettore per l’internazionalizzazione in merito ad attività di cooperazione scientifica internazionale e sperimentazione di pratiche di internazionalizzazione – In quanto progetto di cooperazione bilaterale, consentirà di operare congiuntamente ai colleghi e alle istituzioni etiopi e in raccordo con la sede AICS di Addis Abeba, attivando competenze multidisciplinari sul campo”.

“Il nostro Dipartimento sta confermando una vocazione a contribuire a progetti reali di trasformazione urbana, architettura, restauro, come sta avvenendo in Cina, Uzbekistan e ora anche in Africa – conclude Michele Bonino, Direttore del DAD – Si tratta di un’ottima occasione per almeno tre motivi: la convergenza di diverse discipline, che questi progetti complessi rendono indispensabile; la possibilità di fare formazione sul campo a figure tecniche o scientifiche locali; la sinergia con professionisti italiani, che possono avere occasioni di lavoro internazionale altrimenti poco accessibili”.