AlmaLaurea: la laurea al Politecnico offre lavoro sicuro e stipendi superiori alla media nazionale
Il Politecnico si conferma un Ateneo capace di formare laureati e laureate riconosciuti a livello nazionale e internazionale e richiesti sul mercato del lavoro: l’89% lavora a un anno dalla Laurea magistrale, un valore di gran lunga superiore al 75,7% nazionale. Lo afferma l’Indagine AlmaLaurea 2024 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati, presentata oggi.
Percentuali che crescono ancora a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando lavora il 93,6% dei laureati e laureate magistrali dell’Ateneo, a fronte dell’88,2% del dato nazionale.
Fulvio Corno, Vice Rettore alla Formazione del Politecnico, ha così commentato: “I dati presentati confermano la validità dei percorsi formativi offerti dall'ateneo, ponendoli nettamente sopra alla media nazionale, ed in posizioni comparabili ai principali atenei scientifici e tecnologici; la soddisfazione espressa dagli studenti è di continuo stimolo al mantenimento ed al miglioramento della qualità della nostra formazione sui diversi livelli”.
L’Indagine ha riguardato complessivamente 7.586 laureati e laureate del Politecnico: 3.390 di primo livello e 4.196 magistrali biennali. I dati si concentrano sull’analisi delle performance di chi ha conseguito il titolo nel 2022, intervistati a un anno dalla laurea e dalla laurea magistrale e su quelle dei laureati e laureate di secondo livello nel 2018, intervistati dopo cinque anni.
La pubblicazione dell’Indagine è ormai attesa dagli studenti e dalle loro famiglie e spesso influenza la scelta del percorso di studi. Il rapporto conferma una tendenza ormai consolidata: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani, anche in periodi di recessione come quelli che stiamo vivendo.
Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con una percentuale di studenti stranieri laureati in crescita anche per quest’anno: il 12,9% in media (il 15,5% di quelli magistrali, a fronte del 7,7% a livello nazionale). Inoltre, più della metà degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero, segno che le contrazioni dovute alla pandemia sono ormai alle spalle.
Incoraggianti, inoltre, le risposte relative alla soddisfazione: l’84,3% si dichiara soddisfatto del rapporto con il corpo docente e il 92,1% dei laureati e laureate è soddisfatto delle infrastrutture offerte. Il 90,5% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria al Politecnico nel suo complesso.
Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte (l’86,6%) continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Per questo, il parametro più significativo da considerare per l’Ateneo rimane quello relativo alle interviste a uno e cinque anni dal titolo magistrale.
Interessante anche la tipologia di occupazione dei laureati e laureate del Politecnico di Torino. Il 74,2% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.721 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.432 euro a un anno dal titolo e 2.123 euro rispetto a 1.768 euro a cinque anni dalla laurea. Entrambe queste cifre sono in aumento rispetto al precedente rilevamento.
L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa l’ingresso nel mondo del lavoro. Il contatto con le aziende comincia per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 35,2% tra i laureati di primo livello e il 49,9% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e più della metà (54,1%) degli studenti dei due livelli di studio lavora già durante lo svolgimento del percorso formativo.