Al Politecnico si parla di diritti sul lavoro con Job Film Days
Diritti e sicurezza sul lavoro sono il cuore pulsante del Job Film Days 2024, il festival che dal 1° al 6 ottobre trasforma Torino nel centro della riflessione politica e sociale attraverso il linguaggio del cinema. In questo contesto, il Politecnico ha confermato il suo impegno, accogliendo uno degli eventi centrali del ricco palinsesto della manifestazione cinematografica diretta da Annalisa Lantermo e organizzata dall’Associazione Job Film Days Ets in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e una fitta rete di istituzioni e associazioni locali e nazionali.
Nella Sala "Emma Strada” il 2 ottobre è stata presentata in anteprima nazionale la pellicola "Richelieu/Temporaries" di Pier-Philippe Chevigny (Canada-Francia, 2023): il film porta sul grande schermo una realtà drammatica ma invisibile, quella dello sfruttamento dei lavoratori migranti.
La pellicola racconta la storia di Ariane, che torna nella valle di Richelieu dove trova lavoro come interprete dal francese allo spagnolo per i lavoratori migranti di una fabbrica di mais. Obbedisce inizialmente agli ordini del supervisore Stephane, che sfrutta i lavoratori sottopagati, ma col tempo diventa sempre più consapevole e inizia a opporsi a Stephane, specialmente quando si tratta di licenziamenti ingiusti e installazioni illegali di telecamere. Il film mostra una situazione che in Italia viene attestata dai dati INAIL di gennaio 2024, i quali riportano 42.166 denunce di infortuni sul lavoro, di cui 45 con esito mortale, in aumento del 4,7% rispetto all'anno precedente.
La proiezione, realizzata in collaborazione con CGIL, CISL e UIL Torino, è stata presentata dal critico Giuseppe Gariazzo e a seguire ha preso vita un momento di confronto guidato dalle parole di Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del Programma del Politecnico, di Mattia Pirulli, segretario nazionale CISL, e di Giorgio Vernoni di IRES Piemonte.
Ad aprire la riflessione è stato il Vicerettore Stefano Sacchi: “Come Ateneo, abbiamo avviato un percorso per monitorare l'impatto delle nostre tecnologie sulla società e sul mondo del lavoro, con particolare attenzione alla salute e alla sicurezza, ma anche alle competenze che grazie ai progressi ingegneristici stiamo sostituendo, implementando e migliorando ad esempio grazie all’automazione e all’Intelligenza Artificiale. Dobbiamo però chiederci come uscire da equilibri negativi e subottimali che inquinano il mercato del lavoro italiano, per trovare un nuovo modus operandi virtuoso che impieghi delle strategie a lungo termine in cui siano coinvolte le forze e le decisioni di tutte le parti. Per far fronte alle grandi transizioni tecnologiche, demografiche ed energetiche in cui siamo immersi, dovremmo scardinare questi equilibri nocivi e introdurre una governance di tipo anticipatoria.”
Il contributo del Politecnico all’iniziativa non finisce qua, ma coinvolge attivamente la comunità studentesca. Infatti, la giuria studentesca del festival vede la partecipazione delle/degli studenti di Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione, mentre la professoressa Tatiana Mazali del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST fa parte della giuria composta da docenti universitari e altre personalità esperte di cinema e mondo del lavoro. Le due sezioni competitive sono il Premio Cinematografico “Lavoro 2024” JFD – INAIL Piemonte, concorso internazionale dedicato al cinema documentario e di finzione che racconta i diversi aspetti del mondo del lavoro, e il Premio “Job for the Future” JFD – Camera di commercio di Torino, concorso riservato ai cortometraggi realizzati nell’Unione Europea da registi under 40 che raccontano i lavori “emergenti” e le sfide del lavoro contemporaneo.