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17/10/2024
Ricerca e innovazione

A Torino nascono le nuove imprese per lo spazio

Un centro d'eccellenza dedicato ad intercettare e far crescere progetti imprenditoriali che abbiano lo spazio e l’aerospazio come obiettivi. Una serie di spin-off che hanno fatto di questi obiettivi la loro missione. È anche su questo binomio sinergico che si basa l’azione del Politecnico in uno dei campi di ricerca più importanti e avanzati del momento. Da un lato, quindi, ESA BIC Turin, il programma di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea per startup dello spazio gestito dall’Incubatore di Imprese I3P in partnership con l'Ateneo e Fondazione LINKS, dall’altro azioni di valorizzazione dei risultati della ricerca accademica attraverso la creazione di nuove imprese innovative.

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I brevetti presentati al congresso nello stand del Politecnico

ESA BIC

Ad indicare il cuore dell’azione di ESA BIC è Giuseppe Scellato – presidente dell’incubatore del Politecnico I3P e docente presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP – che spiega: “Lavoriamo per accogliere e valutare proposte di nuove imprese nel settore aerospaziale sia di origine accademica sia proposte da imprenditori esterni. Il nostro compito, dal 2021, è quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia nell’ambito spaziale e aerospaziale”

ESA BIC, l’ESA Business Incubation Centre Turin, è stato fondato a Torino grazie a una cordata di Politecnico, incubatore I3P e Fondazione Links, che hanno superato la selezione dell’Agenzia Spaziale Europea per la realizzazione e gestione di un nuovo centro per supportare la nascita e la crescita di nuove startup italiane nel settore aerospaziale, anche in collaborazione con ASI. I partner istituzionali sono Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Camera di commercio di Torino. 

Oggi ESA BIC collabora con i principali player industriali del comparto e declina il suo compito in un modo che Scellato spiega così: “Selezioniamo i progetti imprenditoriali, supportiamo la definizione di piani di sviluppo industriale, la ricerca dei capitali necessari e mettiamo le nuove imprese in contatto con possibili clienti e partner della filiera aerospaziale”. Per questo, la terza gamba su cui si regge ESA BIC è costituita da partner finanziari: fondi di investimento italiani con specializzazione nel comparto aerospaziale.

Ad oggi ESA BIC, dopo poco meno di tre anni di attività, ha esaminato decine di candidature e portato nel percorso di incubazione 25 imprese che hanno già raccolto oltre 10 milioni di euro di investimenti – altri 25 milioni circa sono in fase di negoziazione.

Le imprese nate si occupano per il 70% in quello che si chiama segmento hub stream, cioè lo sviluppo di componenti tecnologiche che andranno nello spazio – satelliti, software di bordo, sistemi di controllo; il restante 30% lavora nel segmento down stream che interessa le società che usano dati di origine satellitare per sviluppare applicazioni terrestri per l’agricoltura di precisione, la mobilità, le telecomunicazioni, il controllo del territorio, il monitoraggio ambientale. Molte di queste imprese stanno sviluppando soluzioni di natura duale, cioè valide sia nel mondo aerospaziale che in altri settori. In questo senso, ad esempio, vanno le ricerche di chi si occupa di batterie di nuova concezione, che troveranno la prima applicazione in ambito aerospaziale ma anche nella mobilità elettrica. Altre realtà imprenditoriali, sviluppano tute per astronauti le cui soluzioni possono essere applicate anche in ambiti legati alle riabilitazioni.

Scellato precisa: “Il programma prevede ogni quattro mesi delle call per accedere ai nostri servizi, ma è comunque sempre possibile contattarci. È importante poi chiarire un messaggio fondamentale: quello dell’aerospazio è uno dei settori con maggiore crescita a scala globale e offre notevoli opportunità per tipologie diverse di imprese. Per questo siamo aperti a tutte le sollecitazioni che possono arrivare dal territorio, sia da nuovi imprenditori, sia da chi è già presente in altri comparti ed abbia l’intenzione di differenziare l’attività oppure riconvertirla partendo dalle proprie conoscenze tecniche”

L’attività e i servizi di ESA BIC sono presentati nello stand del Politecnico allo IAC – International Astronautical Congress di Milano.

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I rappresentanti degli spin-off del Politecnico dialogano con il pubblico

Gli spin-off per lo spazio

Le nuove imprese che lavorano in questo ambito – nate sulla base di risultati della ricerca e create da personale accademico e studenti – rappresentano una parte fondamentale della strategia di Terza Missione del Politecnico ma hanno un ruolo significativo anche in comparti ad alta tecnologia come quello spaziale. Più in generale, questi spin-off sono esempi importanti della capacità dell’Ateneo di unire didattica, ricerca e produzione. 

Quattro spin-off dell’Ateneo sono presentati in questi giorni a IAC, sempre nello stand del Politecnico.

Deplotic

Deplotic è uno spin-off che ha come obiettivo la progettazione e produzione di robot dispiegabili in grado di soddisfare alcuni vincoli per la sostenibilità nello spazio: IDRA ne è in esempio, un braccio robotico gonfiabile e dispiegabile realizzato con collegamenti gonfiabili e giunti rigidi azionati elettricamente. Una volta “schierato”, cioè aperto per l’uso, IDRA è in grado di raggiungere ogni parte del satellite grazie al suo ampio spazio di lavoro. Con IDRA, Deplotic è in grado di fornire una serie di servizi come l'auto-manutenzione dei satelliti, la manutenzione dei satelliti medio-pesanti, il rapido intervento su guasti imprevisti, le operazioni di ispezione, riparazione e aggiornamento dei satelliti.

Evolunar

Dal 2020, il team di Evolunar lavora su LuNaDrone (Lunar Nano Drone), un piccolo veicolo spaziale in grado di volare autonomamente sulla superficie lunare. Le grandi capacità di mobilità di questo veicolo consentono di offrire un'intera gamma di servizi post-atterraggio: dalle operazioni di esplorazione di siti di interesse alla consegna dell'ultimo miglio dei carichi utili dei clienti. I tecnici di Evolunar spiegano come LuNaDrone possa trasportare carichi utili dal sito di atterraggio iniziale a località più preziose, effettuare voli di esplorazione per identificare le risorse da estrarre e raccogliere dati critici per un'efficiente pianificazione della missione, identificare potenziali pericoli e individuare i siti più promettenti che massimizzano i ritorni commerciali e scientifici per il cliente.

Oris

Oris è lo spin-off del Politecnico dedicato alla progettazione e realizzazione di sistemi di trasmissione di energia wireless per servizi di fornitura nello spazio e quindi la sua missione è individuare le soluzioni energetiche migliori per lo sviluppo delle infrastrutture lunari. Il sistema ideato da Oris è in grado di trasmettere energia a qualsiasi punto della superficie lunare con la tecnologia wireless. Oltre che per utilizzi sulla luna, la trasmissione di energia senza fili ideata da Oris può essere usata anche per migliorare la disponibilità di energia dei satelliti per la loro ricarica, migliorandone significativamente l'efficienza operativa e prolungandone la durata di vita. 

MESPAC

Misurare e mappare l’andamento del vento oppure delle onde per produrre energia con maggiore efficienza e continuità. È l’obiettivo di MESPAC, spin off nato da uno studio di fattibilità dell’Agenzia spaziale europea (ESA). Oggi MESPAC fornisce l’opportunità di usare dati provenienti dai satelliti di osservazione terrestre applicati al settore delle energie marine, in particolare per la produzione di energie dal vento oppure dalle onde. Il lavoro di MESPAC serve per comprendere meglio, e con maggiore precisione, la reale suscettibilità delle aree marine dal punto di vista degli impianti per la produzione di energia eolica oppure da altra fonte.