Copertina - Massimo Santarelli
07/11/2023
Awards

A Massimo Santarelli il SIOS Innovation Award 2023

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Massimo Santarelli, docente del DENERG, ottiene il premio SIOS Innovation Award 2023.

SIOS Innovation Award è il prestigioso premio conferito ogni due anni da SIOS - Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System, l’ente di ricerca multidisciplinare che fa da osservatorio sul cambiamento climatico nella regione delle Isole Svalbard.

A vincere il rinomato riconoscimento per l’innovazione quest’anno è stato il progetto presentato da Massimo Santarelli, docente del Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris”-DENERG per il suo lavoro sul prototipo di una Stazione Climatica Automatica per le osservazioni in siti remoti nell’Artico.

Il progetto di Santarelli mira a incrementare la capacità di osservazione delle stazioni meteorologiche automatizzate standard utilizzate per monitorare le variabili atmosferiche. Successivamente, si svilupperà e testerà una soluzione integrata con un sistema di accumulo di energia basato sull'idrogeno per immagazzinare l'energia disponibile da fonti rinnovabili, cioè fotovoltaico ed energia eolica.

L’obiettivo è dimostrare i vantaggi del sistema di accumulo ibrido basato su idrogeno e batteria rispetto all'accumulo tradizionale con sole batterie, in termini di compattezza, efficienza nello stoccaggio energetico, sostenibilità ambientale e conservazione a lungo termine in presenza di fonti di energia intermittenti.

Il direttore di SIOS, Heikki Lihavainen, ha annunciato i vincitori durante la Svalbard Science Conference 2023 a Oslo, in Norvegia: il team di ricerca coordinato da Santarelli riceverà 400 mila corone norvegesi, circa 30 mila euro, per supportare il progetto.

Oltre a Santarelli, vanno citati i contributi dei ricercatori e dottorandi del DENERG, Marta Gandiglio, Laura Gennaro e Paolo Marocco, e dei ricercatori del CNR, Alice Cavaliere, Vito Vitale e Federico Zardi.

Il premio nasce dalla collaborazione tra SIOS e SSF - Svalbard Science Forum per finanziare lo sviluppo di tecnologie e metodi innovativi nell’osservazione e monitoraggio dei cambiamenti ambientali proprio nelle regioni polari, le zone in cui scioglimento dei ghiacciai, aumento delle temperature, riduzione della biodiversità, estinzione della fauna e, in generale, l’impatto del Climate Change risulta più evidente e con conseguenze drammatiche.

“I sistemi di accumulo energetico, elettrico in primis, ma anche termico, per tempi lunghi come quelli stagionali sono necessari per la strategia di decarbonizzazione in generale – spiega Massimo Santarellima in particolare e con maggiore urgenza nei siti remoti per svincolarli da costose e complicate filiere di importazione di combustibili fossili. Come Politecnico, nell’ambito dei laboratori CO2 Circle Lab ed HySyLab, abbiamo sviluppato una specifica competenza su sistemi ibridi H2-batterie per siti remoti, e sviluppato tre installazioni in EU nell’ambito del progetto H2020 REMOTE. Nella zona artica hanno particolari esigenze in tal senso: siamo stati recentemente invitati al congresso Arctic Circle a Reykjavik per presentare questi sistemi, e nel contempo abbiamo iniziato una stretta collaborazione con CNR per le Automatic Climate Stations installate nei paesi artici. Questa collaborazione ha portato al SIOS Award. Nei prossimi due anni andremo a installare un sistema di questo tipo in Svalbard, ma stiamo già facendo i calcoli di progetto per l’installazione di sistemi di taglia maggiore per coprire comunità native nella zona artica del Canada”.