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IDEA: un’idea organizzativa per il XXI secolo... con controllo delegato all’intelligenza artificiale
In attesa della quinta edizione di Biennale Tecnologia, il Politecnico di Torino organizza il ciclo "Aspettando Biennale" con cui coinvolgerà il pubblico in conferenze, incontri e conversazioni per esplorare, in modo trasversale e interdisciplinare, tematiche legate a tecnologia, innovazione e società.
Il primo appuntamento, segnato per giovedì 16 gennaio 2025 in sala "Emma Strada" dalle 16,00 alle 17,30, ha titolo "IDEA: un’idea organizzativa per il XXI secolo... con controllo delegato all’intelligenza artificiale" e vedrà l'intervento a cura di Riccardo Ruggeri in dialogo con il docente Paolo Neirotti, ordinario di ingegneria economico-gestionale presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP, e la docente Tania Cerquitelli, ordinaria di sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN.
Per i saluti istituzionali prenderà la parola Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma, e l'evento sarà introdotto da Guido Saracco, curatore di Biennale Tecnologia.
Se si osservano i risultati politici, economici e culturali dell’Occidente in questi ultimi trent’anni, si ha la conferma che la risposta “tecnocratica”, sia in termini di modelli che di singole leadership, ha fallito. Soprattutto, l’Occidente ha dimostrato di non avere gli anticorpi per liberarsi della burocrazia esistente e autoprodotta, né di saper affrontare d’impeto il futuro, uscendo per sempre dai protocolli esistenti. Siamo in presenza di organizzazioni spesso di enormi dimensioni, ma talmente indebolite dal “mal sottile” prodotto dall’attuale modello organizzativo da rendere impraticabile non solo una loro modifica, ma pure una loro pesante ristrutturazione. Esse hanno ormai raggiunto una fragilità organizzativa tale da rendere necessaria una loro rifondazione, possibile solo ripartendo da zero. Ma per farlo occorre cambiare le declinazioni dei concetti di delega, selezione, formazione e leadership, riservando al controllo lo spazio amministrativo-logistico ad esso assegnato. Proprio qui l’intelligenza artificiale potrà portare un fondamentale contributo, restituendo agli esseri umani tempo e argomenti per prendersi responsabilità, decidendo. Tre esempi applicativi di questo cambio di paradigma, tutti di successo, saranno presentati nell'incontro con Riccardo Ruggeri.
Chi è Riccardo Ruggeri?
Riccardo Ruggeri nella vita ha fatto tanti mestieri (operaio, travet, manager, consulente di business, imprenditore, scrittore, giornalista, editore) e da oltre vent’anni risiede all’estero. Negli Anni 80 è stato amministratore delegato in importanti società dell’Automotive Fiat, poi amministratore delegato di Fiat Trattori e presidente di Fiat Hitachi. Dal 1991 al 1996 fonda ed è Ceo di New Holland (oggi Cnh), società di trattori, macchine agricole e di movimento terra, nata dalla fusione di tutte le attività di Ford e di Fiat nel settore, con oltre 32.000 dipendenti, 21 stabilimenti in quattro continenti, centri vendita in 140 Paesi. La Loyola University di Chicago gli conferisce nel 1996, unico italiano nei suoi 126 anni di vita, la laurea in legge honoris causa, per il suo contributo innovativo e di successo nel business e nel management internazionale, offrendogli un posto nel suo Board.
Il primo appuntamento, segnato per giovedì 16 gennaio 2025 in sala "Emma Strada" dalle 16,00 alle 17,30, ha titolo "IDEA: un’idea organizzativa per il XXI secolo... con controllo delegato all’intelligenza artificiale" e vedrà l'intervento a cura di Riccardo Ruggeri in dialogo con il docente Paolo Neirotti, ordinario di ingegneria economico-gestionale presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP, e la docente Tania Cerquitelli, ordinaria di sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN.
Per i saluti istituzionali prenderà la parola Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma, e l'evento sarà introdotto da Guido Saracco, curatore di Biennale Tecnologia.
Se si osservano i risultati politici, economici e culturali dell’Occidente in questi ultimi trent’anni, si ha la conferma che la risposta “tecnocratica”, sia in termini di modelli che di singole leadership, ha fallito. Soprattutto, l’Occidente ha dimostrato di non avere gli anticorpi per liberarsi della burocrazia esistente e autoprodotta, né di saper affrontare d’impeto il futuro, uscendo per sempre dai protocolli esistenti. Siamo in presenza di organizzazioni spesso di enormi dimensioni, ma talmente indebolite dal “mal sottile” prodotto dall’attuale modello organizzativo da rendere impraticabile non solo una loro modifica, ma pure una loro pesante ristrutturazione. Esse hanno ormai raggiunto una fragilità organizzativa tale da rendere necessaria una loro rifondazione, possibile solo ripartendo da zero. Ma per farlo occorre cambiare le declinazioni dei concetti di delega, selezione, formazione e leadership, riservando al controllo lo spazio amministrativo-logistico ad esso assegnato. Proprio qui l’intelligenza artificiale potrà portare un fondamentale contributo, restituendo agli esseri umani tempo e argomenti per prendersi responsabilità, decidendo. Tre esempi applicativi di questo cambio di paradigma, tutti di successo, saranno presentati nell'incontro con Riccardo Ruggeri.
Chi è Riccardo Ruggeri?
Riccardo Ruggeri nella vita ha fatto tanti mestieri (operaio, travet, manager, consulente di business, imprenditore, scrittore, giornalista, editore) e da oltre vent’anni risiede all’estero. Negli Anni 80 è stato amministratore delegato in importanti società dell’Automotive Fiat, poi amministratore delegato di Fiat Trattori e presidente di Fiat Hitachi. Dal 1991 al 1996 fonda ed è Ceo di New Holland (oggi Cnh), società di trattori, macchine agricole e di movimento terra, nata dalla fusione di tutte le attività di Ford e di Fiat nel settore, con oltre 32.000 dipendenti, 21 stabilimenti in quattro continenti, centri vendita in 140 Paesi. La Loyola University di Chicago gli conferisce nel 1996, unico italiano nei suoi 126 anni di vita, la laurea in legge honoris causa, per il suo contributo innovativo e di successo nel business e nel management internazionale, offrendogli un posto nel suo Board.