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19
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Seminari e Convegni
Carlo Musso. Plastica ornamentale e decorazione | Mostra
La mostra documentaria dal fondo Musso-Clemente è a cura di Enrica Bodrato, Chiara Devoti, Esteve Dutto, con la collaborazione al catalogo su Carlo Musso di Giosuè Bronzino, Elena Gianasso, Mauro Volpiano.
La mostra che si inaugura è la seconda di una quadrilogia di esposizioni dedicate al fondo Musso-Clemente e ai suoi esponenti.
Saluti di
Come segnalato, l’estensione dell’abilità tecnica e artistica offre un programma decorativo totalizzante e rappresenta l’apice di quella imprenditoria a cavallo tra la vena artistica e la maniera, propria della seconda metà del XIX secolo. Le commesse – che chiudono con alcune opere di indubbio prestigio il servizio per la Real Casa e si aprono sempre più alle esigenze delle famiglie nobili e alto borghesi, soprattutto ancora a carattere imprenditoriale, come i Martini, gli Agnelli e i Raggio, nei palazzi (anche da reddito) in città come nelle residenze di villeggiatura – confermano la continuità d’opera e l’importanza assunta dalla ditta, nonché della riconosciuta competenza tecnica dei figli d’adozione di Mossello, tra i quali, dopo la precoce scomparsa di Secondo, si afferma Carlo. Placido aveva quindi aperto, con la sua attività, a una fortunata progenie (di adozione) di decoratori che si esprimono nelle ditte che da quella prima impresa familiare originano.
Raffinati disegni conservati nel ricco fondo Musso Clemente, depositato presso DIST-APRi, documentano infatti l’attività di Carlo Musso, contitolare della ditta Fratelli Musso e Papotti (1886- 1908) e poi titolare unico dell’impresa (1909-1936).
Carlo, formato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si conferma conoscitore di manuali e repertori di decorazione e ornato, e in cinquant’anni di attività firma carte che restituiscono un solido sapere tecnico, che dalla pratica di bottega si fa sostegno alla produzione di un’industria artistica impegnata nella realizzazione di stucchi e gessi, imprimendo alla plastica ornamentale un indubbio avanzamento. Al tempo stesso conferma l’estensione della rete di competenze (e di maestranze) che il progetto di decorazione richiama tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
La mostra rimarrà esposta presso la Manica Sud del DIST, Castello del Valentino, dal 19 dicembre 2024 al 21 giugno 2025.
Per informazioni scrivere ad archivi@polito.it
La mostra che si inaugura è la seconda di una quadrilogia di esposizioni dedicate al fondo Musso-Clemente e ai suoi esponenti.
Saluti di
- Andrea Bocco – Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST
- Chiara Devoti – Referente del Rettore per Archivi e Collezioni di Ateneo e Referente scientifico DIST-APRi
- Enrica Bodrato – Responsabile Ufficio Gestione del Patrimonio Storico di Ateneo
- Esteve Dutto – co-curatore della mostra e specialista
Come segnalato, l’estensione dell’abilità tecnica e artistica offre un programma decorativo totalizzante e rappresenta l’apice di quella imprenditoria a cavallo tra la vena artistica e la maniera, propria della seconda metà del XIX secolo. Le commesse – che chiudono con alcune opere di indubbio prestigio il servizio per la Real Casa e si aprono sempre più alle esigenze delle famiglie nobili e alto borghesi, soprattutto ancora a carattere imprenditoriale, come i Martini, gli Agnelli e i Raggio, nei palazzi (anche da reddito) in città come nelle residenze di villeggiatura – confermano la continuità d’opera e l’importanza assunta dalla ditta, nonché della riconosciuta competenza tecnica dei figli d’adozione di Mossello, tra i quali, dopo la precoce scomparsa di Secondo, si afferma Carlo. Placido aveva quindi aperto, con la sua attività, a una fortunata progenie (di adozione) di decoratori che si esprimono nelle ditte che da quella prima impresa familiare originano.
Raffinati disegni conservati nel ricco fondo Musso Clemente, depositato presso DIST-APRi, documentano infatti l’attività di Carlo Musso, contitolare della ditta Fratelli Musso e Papotti (1886- 1908) e poi titolare unico dell’impresa (1909-1936).
Carlo, formato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si conferma conoscitore di manuali e repertori di decorazione e ornato, e in cinquant’anni di attività firma carte che restituiscono un solido sapere tecnico, che dalla pratica di bottega si fa sostegno alla produzione di un’industria artistica impegnata nella realizzazione di stucchi e gessi, imprimendo alla plastica ornamentale un indubbio avanzamento. Al tempo stesso conferma l’estensione della rete di competenze (e di maestranze) che il progetto di decorazione richiama tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
La mostra rimarrà esposta presso la Manica Sud del DIST, Castello del Valentino, dal 19 dicembre 2024 al 21 giugno 2025.
Per informazioni scrivere ad archivi@polito.it