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Mer 29 Mag
Seminari e Convegni

Giornata di studio e discussione

Una giornata di studio e di discussione con ricercatori e ricercatrici con:

Mariella Annese, PhD in Progetto urbano sostenibile, è ricercatrice in Urbanistica presso il Dipartimento ArCoD del Politecnico di Bari dove svolge attività di ricerca interessandosi ai territori di margine dell’abitare contemporaneo e alle possibili strategie di rigenerazione. Ha condotto inoltre ricerche sugli impatti delle dinamiche insediative e turistiche nel paesaggio costiero ed è autrice di saggi e progetti sul tema della rigenerazione urbana, campo nel quale indaga facendo parte di gruppi di ricerca e cluster nazionali. Dal 2021 è direttrice esecutiva di Urban@it- Centro nazionale di Studi sulle politiche urbane.

Letizia Chiapperino, PhD in Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento ArCoD del Politecnico di Bari. La sua attività di ricerca si concentra sull’abitare informale, indagato come esito di dinamiche insediative e turistiche nei territori costieri del Mezzogiorno e condizione emergenziale dei lavoratori migranti sfruttati nel lavoro agricolo. Membro dell’Editorial Review Board di International Journal of Urban Planning and Smart Cities e dello staff editoriale della rivista Working papers-Urban@it. Svolge attività di didattica e tutoraggio nel corso di Urbanistica ed è docente a contratto di Rigenerazione Urbana presso il Dipartimento ArCoD, dal 2020 è cultrice della materia per il SSD ICAR21.

Simone Cremaschi, scienziato sociale interessato a temi di sociologia politica, economia politica comparata, e politica pubblica, lavora come assegnista di ricerca presso il centro di ricerca Dondena dell'Università Bocconi e ha ottenuto il suo dottorato dall'Istituto Universitario Europeo. Nel suo primo progetto di libro si è occupato degli insediamenti informali creati dai braccianti africani nelle campagne italiane siano diventati un rifugio collettivo per gli immigrati più marginalizzati. Ha ricevuto l'IMISCOE Maria Ioannis Baganha Award 2021 per la migliore tesi di dottorato europea su migrazione, integrazione e coesione sociale e ricevuto finanziamenti di ricerca da United Nations World Institute for Development Economics Research (UNU-WIDER), Leiden University, e Fondazione Roberto Franceschi.

Antonio di Campli, ricercatore in Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha insegnato in varie scuole di architettura tra Italia, Svizzera, Colombia ed Ecuador. I suoi interessi di ricerca si trovano all’intersezione tra studi urbani, progettazione urbanistica e scienze sociali e riguardano la questione della ‘coesistenza tra differenze’, del conflitto e interazione tra più ecologie, pratiche dell’abitare e di produzione spaziale.

Nicola Martinelli, professore ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Bari, del quale è stato prorettore con delega al Di- ritto allo studio dal 2009 al 2013 e dove svolge attività didattica e di ricerca. Attualmente è coordinatore del Corso di Laurea in Architettura presso l’ArCoD. È stato dal 2014 tra i fondatori della Rete delle Università per la Sostenibilità Rus e membro del Direttivo nazionale sino al 2017. Componente attivo di Urban@it dalla sua fondazione ne è attualmente presidente. È membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici dal 2023. È co-editor dell’«International Journal of Urban Planning and Smart City» e P.I. di numerosi programmi di ricerca nazionali.

Sofia Moriconi, PhD in Pianificazione Urbana all’Università di Napoli, dove è ancora assegnista di ricerca. Si è occupata di relazione tra produzione dello spazio urbano e soggettività zoé, campi, e urbanizzazione di spazi umanitari. Etnografa, è cresciuta come attivista umanitaria. Collabora attualmente con l’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Napoli occupandosi in particolare di accesso alla casa.

Camilla Rondot, è dottoranda in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia. Ha studiato al Politecnico di Torino e alla FAUL di Lisbona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sullo studio delle relazioni tra movimenti migratori e territori rurali contemporanei. Ha partecipato alla ricerca Lifelines, Politics, ethics, and the affective economy of inhabiting e ha recentemente pubblicato gli esiti della sua ricerca nel volume Abitare l’opacità. Gli spazi rurali di Borgo Mezzanone.

Diletta Vecchiarelli, formata all'Università degli Studi di Firenze in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio, è dottoranda in Tecnica e Pianificazione Urbanistica all'Università di Roma la Sapienza. Da tempo interessata ai temi dell'abitare informale e dell'urbanistica spontanea, approfonditi nelle megalopoli del Sud globale (in particolare India e Argentina), arriva ad occuparsi degli insediamenti informali e ibridi nei contesti agricoli italiani (Capitanata, Piana di Gioia Tauro e Toscana), dove ha focalizzato lo studio sulla globalizzazione delle campagne periferiche e di pregio, sui processi e le forme insediative dei lavoratori migranti, oltre che sulle logiche di confinamento ed esclusione socio-spaziale. Parallelamente all'attività di ricerca accademica, dal 2020 lavora come operatrice sociale per progetti volti alla ricerca e all'intervento nell'ambito dello sfruttamento lavorativo dei migranti e della marginalità socio-abitativa.


L'incontro fa parte del Ciclo di seminari ‘Dagli asparagi in poi’. Temporalità migranti tra geografie instabili e pratiche produttive del Progetto di Ricerca “CAMP-FORM(S) –Al di là del campo. Indagare opacità, forme e visioni del superamento come logica territoriale, coordinato dal Prof. Antonio Stopani e Prof. Camillo Boano.

04 Marzo 2024 - Marco Buttino, La società migrante africana
20 Marzo 2024 - Timothy Raeymaekers, Il Confine Naturale
15 Aprile 2024 - Marco Omizzolo, Transurbanizzazione. Ghetti e reticoli migratori
29 Maggio 2024 - Seminario di ricerca

Il Ciclo di seminari chiama a raccolta diverse generazioni di studiosi e studiose che, negli ultimi 20 anni, hanno analizzato sotto luci disciplinari plurime il nesso tra migrazioni, organizzazione delle relazioni lavorative e agrocapitalismo. Nel rinnovato interesse per i mutamenti economici e territoriali delle campagne nei paesi mediterranei, numerose ricerche hanno evidenziato le complesse connessioni tra due tipi di informalità: quella degli intermediari tra produttori e manodopera (che il discorso pubblico identifica come ‘caporali’), e quella degli insediamenti dove risiedono i lavoratori in attesa del reclutamento (designati tra l’altro come ‘ghetti’ o ‘campi’ nei discorsi politico e mediatico).

Il Ciclo di seminari intende stimolare una riflessione critica sulla relazione tra queste due tipologie di informalità interrogando gli strumenti con cui le politiche pubbliche si sono proposte di sradicare la prima attraverso la distruzione delle seconde e la loro sostituzione con altrettante forme insediative, isolate e spesso temporanee. Proponiamo ai partecipanti di interrogare l’eterogenea materialità di tali insediamenti auspicando che tre prospettive di ricerca siano messe in tensione.
La prima caldeggia la necessità di un approccio diacronico degli insediamenti informali prendendo in considerazione tanto la loro proliferazione quanto la loro evoluzione verso caratteri sempre meno temporanei e stagionali. La seconda sollecita un’indagine approfondita della forma urbana degli insediamenti informali, del loro ‘fare’ e ‘farsi città’, delle attività e delle socialità che ne organizzano lo spazio e gerarchizzano gli usi. Infine, invitiamo a prendere in considerazione le politiche pubbliche adottate finora nella persuasione che ogni intervento politico meriti di essere preparato da una descrizione attenta degli oggetti su cui si intende intervenire e dalla comprensione delle dinamiche mutevoli che li caratterizzano.