Network mondiale
Ven 19 Gen
Seminari e Convegni

Software Driven Network Operations

Le reti di telecomunicazioni moderne presentano un elevato grado di complessità dovuto ad una molteplicità di fattori che includono:
  • Incremento del numero di apparati, a seguito della continua crescita del traffico;
  • Eterogeneità delle tecnologie utilizzate;
  • Elevata dinamicità e volatilità di utenti e servizi, con continue modifiche delle configurazioni;
  • Pattern di traffico variegati e non sempre facilmente prevedibili (in particolare eventi in tempo reale);
  • Problematiche di isolamento dei guasti o degli attacchi informatici.
In questo contesto l’Operation della rete (inteso come insieme di attività di creation, delivery, maintenance e assurance) vede crescere allo stesso modo il proprio livello di criticità dovendo garantire un livello elevato di disponibilità della rete e dei servizi anche in presenza dei fattori di complessità precedentemente indicati. L’automazione nelle attività di operation, per una rete di telecomunicazione moderna, quale quella di TIM, si pone quindi come una necessità intrinseca per garantire il necessario livello di efficienza e qualità dell’offerta: Software Driven Network Operations identifica questo paradigma, in cui la progressiva adozione di procedure automatiche nella prima configurazione iniziale dei nuovi apparati inseriti in rete, nella modellizzazione di servizi end to end complessi che richiedono interventi coordinati su molteplici apparati, nella raccolta di dati di prestazioni e nella loro analisi, rende possibile la rivisitazione dei processi di operation e la loro ottimizzazione in modalità proattiva e non solo reattiva.

In questo seminario viene illustrata ad alto livello l’architettura della piattaforma costruita da TIM per attualizzare il concetto di Software Driven Network Operations, attraverso la creazione di una piattaforma in casa (TIM SDN platform) a partire da componenti commerciali, componenti open source e componenti custom. L’approccio ribalta parzialmente quello dei prodotti di gestione generali disponibili sul mercato, assemblando le componenti nel sistema a partire dalle caratteristiche degli elementi di rete e delle esigenze delle diverse funzioni aziendali (approccio “use case driven”), mantenendo però un approccio sistemico nella gestione delle interazioni con gli apparati.

TIM SDN Platform include 3 macro componenti funzionali: BRAIN, WRITE, READ, incaricate rispettivamente della modellazione e dell'orchestrazione dei servizi, dell'attuazione di configurazioni e comandi, e la raccolta di dati e telemetria sullo stato dell'infrastruttura.

Nel corso del seminario saranno presentati un primo livello di dettaglio dell’architettura funzionale di queste componenti e alcuni use case sviluppati sulla TIM SDN Platform.

Speaker: Paolo Fasano, responsabile delle attività “Software Defined Networks” presso TIM, dove si occupa dell'automatizzazione delle operazioni di rete IP e di trasporto. SDN in TIM è stato declinato a seguito di precedenti progetti di innovazione focalizzati sull'incontro tra le tecnologie emergenti e le effettive esigenze derivanti dalle richieste del mercato e dagli obiettivi di efficienza. In precedenza, Paolo Fasano ha rivestito ruoli legati all'innovazione di rete ed è l'autore di numerosi contributi nella definizione di standard internazionali, nonchè è stato uno dei pionieri di IPv6 in Italia.