Due ricercatori al lavoro per la costruzione di un piccolo satellite CubeSat
27/03/2023
Ricerca e innovazione

Spei Satelles: un messaggio di speranza per l’umanità

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Foto di gruppo per i partecipanti alla conferenza stampa di presentazione dello spei satelles

È stato presentato oggi a Roma il progetto “Spei Satelles”: un satellite CubeSat costruito dal Politecnico e operato dall’Agenzia Spaziale Italiana che partirà il 10 giugno prossimo dalla base di Vandenberg, in California, per portare nell’orbita terrestre un messaggio di speranza e pace custodito in un nanobook realizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

L’iniziativa, promossa dal Dicastero della Comunicazione della Santa Sede, si ricollega al messaggio di Papa Francesco del 27 marzo 2020, con la Statio Orbis in Piazza San Pietro. Quella preghiera è divenuta un’icona di speranza che continua il suo viaggio richiamando all’azione gli abitanti del pianeta. Per significare questo impegno comune, chi lo desidera potrà partecipare al viaggio di “Spei Satelles” e farsi portatore di speranza e pace iscrivendo il proprio nome sul sito www.speisatelles.org. Mercoledì 29 marzo, al termine dell’Udienza Generale, il Papa benedirà il satellite e il nanobook prima del suo trasferimento per le ultime verifiche tecniche prima del lancio.

Per mettere in orbita, come segno e profezia di speranza, questo micro-manufatto, l’Agenzia Spaziale Italiana ed il Politecnico hanno lavorato poi in stretta sinergia. Il team guidato dalla professoressa Sabrina Corpino ha progettato e costruito a tempo di record un CubeSat 3U SpeiSat che potesse ospitare e custodire il nanobook. L’Agenzia Spaziale Italiana guidata dall’ingegner Giorgio Saccoccia ha reso possibile il suo sviluppo, il lancio e la messa in orbita bassa terrestre (Low Earth Orbit-LEO) a un’altitudine di circa 525 Km.

Nel terzo anniversario della Statio Orbis e nel decimo anniversario del Pontificato di Francesco, il Dicastero per la Comunicazione ha lavorato con soggetti tra loro molto diversi per lanciare, insieme, un rinnovato segno di speranza a partire da quel primo seme. È nato così il progetto “Spei Satelles”, coordinato dal Segretario del Dicastero, Monsignor Lucio Adrian Ruiz, coinvolgendo oltre a CNR, ASI e Politecnico, anche l’Instituto para el Diálogo Global y la Cultura del Encuentro – IDGCE, l’Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE e l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. Il nanobook contiene Perché avete paura? non avete ancora fede”, il libro del Papa che raccoglie il messaggio della Statio Orbis. Grazie al CNR e in particolare all'attività dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata da Andrea Notargiacomo, il libro è stato impresso su una lastra di silicio ad alta miniaturizzazione, per mezzo di tecnologie di micro e nanofabbricazione.

Elementi tecnici e di senso, tecnologia e narrazione sono stati tra loro coordinati grazie al lavoro dell’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino guidato da don Luca Peyron.

Il programma Spei Satelles, con la progettazione e costruzione del satellite e con il controllo missione successivo, rappresenta un'occasione straordinaria per il nostro ateneo, soprattutto per i nostri studenti e ricercatori guidati dalla professoressa Sabrina Corpino – ha spiegato il Rettore del Politecnico Guido Saracco - I nostri giovani hanno potuto misurarsi con una sfida tecnica e scientifica non facile in un quadro valoriale che rappresenta una sfida umana e culturale decisiva. Il messaggio che il Politecnico accoglie e rilancia con questo progetto è che scienza e tecnica possono e debbono essere unite in alleanza come portatrici di un messaggio di speranza e di pace per il mondo intero. Tutti abbiamo in mente il 27 di marzo del 2020 e cosa stavamo vivendo. I nostri giovani hanno costruito un artefatto tecnologico che, a partire da quel momento iconico, parlerà al mondo e permetterà ad ogni persona di essere protagonista di speranza e fratellanza universali insieme a Papa Francesco”.

“Il progetto Spei Satelles è la perfetta realizzazione della missione di un’università – ha sottolineato la professoressa Sabrina Corpino - ben sintetizzata dai tre pilastri su cui è costruito il piano strategico del Politecnico: formare i nostri allievi nel migliore dei modi per prepararli al loro futuro professionale, creare e diffondere la conoscenza maturata attraverso la ricerca che svolgiamo nei nostri laboratori, e generare un impatto significativo sulla società a livello economico e culturale. In merito allo sviluppo del programma, dopo una prima fase di adattamento della piattaforma alle esigenze della missione Spei Satelles, abbiamo completato la realizzazione del satellite anche grazie al supporto della filiera industriale italiana che ha enormi capacità tecniche in campo spaziale, e siamo ora nella fase di test e verifica, prima della spedizione negli Stati Uniti prevista per gli inizi di maggio, per procedere  all’integrazione sul lanciatore e quindi attendere il lancio nel mese di giugno. Saremo poi impegnati nella fase delle operazioni in orbita, anche queste seguite dai nostri studenti con il supporto dei radioamatori e di tutti gli appassionati che vorranno unirsi a noi. Ringrazio la Santa Sede e l’Agenzia Spaziale Italiana per averci coinvolto, e ringrazio i miei splendidi ragazzi e ragazze che mi ricordano ogni giorno che il futuro è pieno di speranza, e quanto sia importante condividerla”.