Copertina istituzionale stendardi.jpg
19/12/2025
In Ateneo

Bilancio di Previsione 2026: finanziate tutte le linee di sviluppo attuative del programma di mandato

L’ultimo atto programmatorio del Politecnico si conclude venerdì 19 dicembre con l’approvazione del Bilancio di Previsione 2026 da parte di Senato Accademico e CdA.

In coerenza con il Piano Strategico di Ateneo varato a fine 2025, i due Organi avevano nei mesi scorsi approvato sia il pianotriennale di reclutamento del personale docente proposto dei Dipartimenti orientando più del 75% delle risorse verso i concorsi ai giovani ricercatori, che i piani pluriennali dipartimentali nei quali sono tracciati gli investimenti finanziati dal budget di Ateneo e attuativi del programma di mandato 2024-30.

All’interno di questo quadro programmatorio, è stato varato il Bilancio di Previsione 2026 che in termini di architettura generale ricalca pienamente quello del 2025: il budget si assesta nel 2026 con un pareggio tra ricavi e costi a 414,5 MEuro per la parte corrente, in aumento di 4 MEuro rispetto alle previsioni dell’esercizio 2025.

Un andamento positivo che enfatizza la vivacità dell’Ateneo ad attrarre costantemente opportunità: proprio nella fase di progressiva chiusura delle entrate straordinarie dei progetti PNRR, queste sono compensate da un riequilibrio delle entrate da bandi competitivi e contratti commerciali in linea con il periodo pre PNRR.

Il Bilancio conferma tutte le linee di finanziamento alla base del programma di mandato:

  1. finanziamento individuale per lo sviluppo delle missioni di Ateneo, pari a 8 mila euro per ogni docente in servizio a tempo pieno e a 5 mila euro per docente in servizio a tempo definito
  2. il fondo di finanziamento ordinario dipartimentale (FFD), pari a 3,2 MEuro
  3. welfare di Ateneo, composto dalle iniziative welfare per il PTAB, l’assicurazione sanitaria per il PTAB e i servizi estesi a tutta la comunità di Ateneo, per un valore complessivo pari a quasi 4 MEuro (3,93 MEuro)

A queste linee di aggiungono: 

  1. starting grant per i neo-ricercatori RTDA, RTDB e RTT, assegnazione incrementata da 7 a 12 mila euro per ricercatore e assegnati all’atto della presa di servizio
  2. finanziamento dei nuovi progetti implementativi dei piani strategici dipartimentali, con assegnazione di 150 kEuro/anno per ognuno degli 11 dipartimenti di Ateneo 

Il Bilancio assorbe anche gli adeguamenti stipendiali ISTAT per la componente docente e CNLL per la componente personale PTAB, per un valore complessivo di 3,8 MEuro.

Confermate inoltre tutte le linee di investimento per lo sviluppo sia del piano triennale delle opere edilizie che delle infrastrutture di ricerca, per un valore complessivo di opere che ha superato i 600 MEuro. Ciononostante, l’indicatore di indebitamento si mantiene estremamente contenuto e sotto il 5% avendo come valore soglia ammissibile il 15%.

L’indicatore di contribuzione studentesca, contribuzione al netto di studenti fuori corso e internazionali stimata a 24,9 MEuro, si mantiene ben al di sotto del valore soglia ammissibile del 20%: pari all’ 11,5% calcolato al netto degli studenti fuori-corso e internazionali, e pari al 16,4% computando invece tutti gli studenti. 

Complessivamente, il Bilancio di Ateneo si conferma solido e adeguato a finanziare le linee definite dal programma di mandato, attraverso una pianificazione pluriennale degli interventi strategici

Approviamo un Bilancio che sostiene il pieno sviluppo che sta vivendo l’Ateneo, secondo le direttrici del programma di mandato. Oltre a consolidare i sostegni affinché ciascuno possa contribuire alle missioni di Ateneo e confermare il programma welfare, primo per ampiezza nel panorama universitario italiano, lanciamo con il budget 2026 il finanziamento sui progetti dipartimentali: valorizziamo così quelle specificità dipartimentali che, attraverso le loro diversità, concorrono a amplificare le nostre azioni di innovazione, chi nella formazione, chi nella ricerca di base, con le imprese e la pubblica amministrazione, e chi nel dialogo costante e aperto con la società, facendoci così interpreti del ruolo dell’università sempre più motore di competitività per il sistema Paese e per l’Europa”, commenta il Rettore Stefano Corgnati.