Tecnologie immersive per l’insegnamento dell’ingegneria aerospaziale
Integrare la realtà virtuale e aumentata nell'istruzione e nella ricerca ingegneristica aerospaziale: il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS ha ospitato, nelle scorse settimane, Magesh Chandramouli, docente presso la Purdue University Northwest che, in qualità di Fulbright Specialist – esperto coinvolto nel Programma Fulbright, il più importante programma di scambi internazionali degli Stati Uniti – promuove il dialogo culturale tra l’Italia e gli USA. Coordinata su iniziativa del professor Alfonso Pagani, la visita ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo di una solida collaborazione tra le due università, rafforzando gli sforzi del DIMEAS nel colmare il divario tra le esigenze dell'industria aerospaziale e la formazione accademica, con particolare attenzione alla realtà virtuale (VR) e alla realtà aumentata (AR) nell'ambito dei framework Digital Twin – struttura concettuale e tecnologica per la creazione di una replica virtuale dinamica di un asset fisico.
I settori aerospaziale e spaziale stanno attraversando oggi una rapida trasformazione, affidandosi sempre di più alle tecnologie immersive per supportare la formazione, la prototipazione e il processo decisionale operativo. In questo quadro, la VR e l'AR stanno diventando essenziali per la simulazione in tempo reale e la modellazione predittiva di sistemi complessi, aiutando gli ingegneri e le ingegnere ad anticipare i guasti, ottimizzare le procedure di manutenzione e perfezionare la progettazione dei veicoli prima dell'implementazione fisica. Il loro impatto è particolarmente significativo nella manutenzione dei veicoli spaziali, nell'assistenza in orbita e nelle operazioni dei veicoli lunari, dove la simulazione immersiva può migliorare la preparazione degli operatori e ridurre i rischi della missione. Nonostante questo slancio industriale, i percorsi formativi strutturati per la VR e l'AR nel settore aerospaziale rimangono tuttavia limitati: la visita dello specialista Fulbright risponde quindi all’esigenza di accelerare questa integrazione attraverso una combinazione di insegnamento, sviluppo di programmi di studio e attività di ricerca collaborativa.
Durante il suo soggiorno al Politecnico, il professor Chandramouli ha tenuto un corso di livello dottorale e ha lavorato a stretto contatto con i membri della facoltà e gli e le studenti laureati per esplorare approcci pratici capaci di integrare le tecnologie immersive nei programmi di studio e nella ricerca dell’ingegneria aerospaziale. Il programma proposto ha incluso, nello specifico, discussioni tecniche sui flussi di lavoro di simulazione immersiva, ambienti di formazione interattivi e metodologie orientate al Digital Twin, favorendo lo scambio interdisciplinare tra ingegneria aerospaziale, informatica e progettazione incentrata sull'uomo. La visita si è inoltre basata su una precedente collaborazione tra il professor Chandramouli e il professor Pagani nell'ambito di una sovvenzione tra la National Science Foundation-NSF(USA) e il European Research Council-ERC(UE), facilitando una visione condivisa per l'integrazione delle tecnologie VR nelle applicazioni aerospaziali e aumentando così l'impatto della visita.
“La visita del professor Chandramouli come Fulbright Specialist è stata un’opportunità preziosa per il nostro Dipartimento – ha commentato Alfonso Pagani – Grazie al suo contributo, abbiamo avviato un percorso condiviso per introdurre in modo più strutturato le tecnologie di simulazione immersiva in alcuni programmi di ricerca spaziale del gruppo MUL2 e nella formazione di III livello. Questo scambio ha favorito nuove connessioni e arricchito le esperienze di studenti e ricercatori. Il Programma Fulbright continua a essere uno strumento importante per promuovere collaborazioni significative”.
"Questa visita Fulbright ha dimostrato chiaramente l'impatto trasformativo dello scambio accademico internazionale – ha aggiunto Magesh Chandramouli – Insegnare un corso a livello di dottorato e lavorare a stretto contatto con docenti e studenti laureati sull'integrazione della VR e dell'AR nei programmi di studio e nella ricerca aerospaziale è stata un'esperienza eccezionalmente gratificante. Il programma Fulbright offre una piattaforma unica per promuovere la collaborazione oltre i confini nazionali, e il Politecnico di Torino presenta un ambiente altamente stimolante in cui convergono innovazione, istruzione e ricerca applicata. Sono profondamente grato per la loro ospitalità e al mio College of Technology e alla Purdue University Northwest per il loro sostegno".
Un contributo fondamentale al successo del corso e delle attività complessive è stato fornito anche dal dottorando Dario Zamani, che ha collaborato strettamente con il professor Chandramouli durante la sua permanenza al Politecnico.
La tempistica della visita ha ulteriormente amplificato il suo impatto, poiché ha coinciso con la Conferenza internazionale AIDAA-CEAS 2025 – importante appuntamento in campo aerospaziale che si è svolto a Torino dal 1° al 4 dicembre – consentendo al professor Chandramouli di entrare in contatto con una rete più ampia di docenti, ricercatori e ricercatrici delle comunità aeronautiche e di ingegneria spaziale, rafforzando ulteriormente la visibilità dell’Ateneo nel panorama internazionale della ricerca aerospaziale.