
Un percorso condiviso per la valorizzazione professionale: le progressioni economiche
Nella giornata di ieri, 8 ottobre, il Politecnico ha organizzato un evento di formazione intitolato “Valorizzazione del PTAB: il percorso delle progressioni economiche nelle Aree”. L'incontro, tenutosi in presenza presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino e in modalità online, ha visto la partecipazione di oltre 900 dipendenti dell’Ateneo (in presenza e da remoto), mettendo in luce l'impegno del Politecnico verso lo sviluppo e la valorizzazione del Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario (PTAB).
L’evento, che fa parte parte del programma di valorizzazione, ha visto la partecipazione del Rettore Stefano Corgnati, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco e di Laura Goracci, Dirigente della Direzione Persone Programmazione e Sviluppo (PEPS).
“Si è lavorato con determinazione con gli uffici e nei tavoli di trattativa sindacale per rispettare il programma rettorale, che prevede di dotare il Politecnico di una programmazione, sorretta da una strategia di medio-lungo periodo, per le progressioni di carriera – ha spiegato il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati - Dobbiamo costruire una visione del futuro per tutti e tutte in Ateneo, per rendere giustizia al lavoro quotidiano di ogni persona, creando opportunità e individuando le risorse necessarie. La parola chiave del mandato è pianificazione e su questo ci siamo concentrati, considerando sia le progressioni orizzontali, sia per quelle verticali. Ricostruire un patto di fiducia tra chi ha avuto l’incarico di amministrare e tutti e tutte coloro che con spirito di servizio servono l’Ateneo.”
“Uno degli obiettivi previsti da questo mandato rettorale è quello di valorizzare il personale anche con opportune progressioni oltre che con l’individuazione di posizioni organizzative e lo sviluppo della formazione, come previsto dal Piano strategico di Ateneo – sottolinea il Direttore Generale del Politecnico Vincenzo Tedesco - Si è trattato di un lavoro quello delle progressioni orizzontali portato avanti dall’amministrazione di concerto con le rappresentanze sindacali, a cui hanno collaborato i colleghi docenti presenti in delegazione. Presentiamo oggi una pianificazione delle progressioni che nasce da una programmazione delle risorse economiche che parte da lontano, con un puntuale lavoro di ottimizzazione. L’obiettivo è stato quello di prevedere un accordo di sei anni che consenta al personale di partecipare e avere l’opportunità annualmente di un riconoscimento economico”
“Siamo felici di presentare oggi questo piano di progressioni per l’Ateneo – ha aggiunto Laura Goracci, Dirigente PEPS, che ha presentato i dettagli del progetto e i criteri di ammissione e di valutazione – Dare a chi lavora al Politecnico la possibilità di vedere valorizzato, anche in termini economici, il proprio contributo è di fondamentale importanza per ogni amministrazione che voglia investire sulle persone e sul loro futuro. I criteri terranno conto dei risultati individuali e collettivi rilevati secondo quanto previsto dal sistema di valutazione in termini di performance individuale e organizzativa e dell’esperienza professionale maturata ma anche della volontà di sviluppare e migliorare le proprie competenze professionali, attraverso la formazione che l’Ateneo mette a disposizione”.
Il cuore dell'iniziativa, denominata PEA 2025 (Progressioni Economiche all’Interno delle Aree), è un percorso condiviso e sostenibile per la valorizzazione dell’esperienza professionale. L'obiettivo primario è garantire la certezza e la continuità delle PEA negli anni, producendo vantaggi concreti sul lungo periodo. Questi includono il maggiore riconoscimento dell’esperienza professionale, una crescente motivazione e fidelizzazione del personale, una migliore qualità organizzativa e la stabilità del sistema economico e gestionale dell'Ateneo.
Questo sistema di progressioni è frutto di un confronto costruttivo culminato nel Contratto Collettivo Integrativo (CCI) sui criteri delle PEA. Tale accordo nasce dal lavoro congiunto del Tavolo Tecnico, composto da rappresentanti dell’Amministrazione e delle Organizzazioni sindacali. Proprio la rappresentanza sindacale (RSU) ha contribuito in modo decisivo con proposte tecniche e di equilibrio sociale, stabilendo un modello di contrattazione partecipata e responsabile.
Mentre l'Articolo 86 del CCNL fissa i principi generali per le PEA (come competenze, trasparenza ed equilibrio tra valutazione ed esperienza), è il CCI d’Ateneo a definire i criteri concreti, adattando le regole alle risorse e alle specificità dell'Università. Il valore aggiunto del CCI risiede nel garantire certezza e trasparenza e nel rafforzare la partecipazione sindacale, trasformando i principi nazionali in percorsi reali di valorizzazione economica professionale.
La manovra è stata calibrata per essere sostenibile nel tempo. Una sostenibilità economico-finanziaria assicurata dal monitoraggio costante del fondo accessorio, che viene alimentato positivamente sia dalle cessazioni del personale che dalle PEV (Progressioni Economiche Verticali). Le risorse corrispondenti ai differenziali stipendiali dei cessati dal servizio dell’anno precedente rappresentano la principale alimentazione del Fondo.
Le PEA sono attribuite tramite "differenziali stipendiali" che rappresentano incrementi stabili dello stipendio per 13 mensilità. Inoltre, l'Amministrazione attiva la selezione con una procedura annuale garantita, con decorrenza fissa retroattiva al 1° gennaio, assicurando continuità e incrementi stabili.
Le percentuali di realizzazione sono state fissate al 35% del personale avente diritto per le aree Operatori, Collaboratori e Funzionari (già categorie B, C e D, secondo la precedente tassonomia) e al 25% per l’Area Elevate Professionalità. Questa scelta è stata fondata su analisi di sostenibilità pluriennale e l'Ateneo garantisce che, nel periodo dal 2025 al 2030, tutto il personale che partecipa alle procedure effettuerà almeno una progressione economica.
Un vantaggio specifico del CCI è la riduzione del requisito di anzianità: mentre il CCNL prevede che i candidati non debbano aver beneficiato di progressione economica nell’Area negli ultimi 3 anni, il CCI d’Ateneo riduce questo periodo a 2 anni di anzianità. Inoltre, sono ammessi a partecipare alla procedura PEA anche coloro che si trovavano nella posizione economica apicale in sede di applicazione del nuovo CCNL (ex B7, C8, D8, EP8). La procedura di selezione tiene conto dell'esperienza professionale, della valutazione della performance individuale e organizzativa, della formazione e di un punteggio aggiuntivo, elementi analizzati dal Tavolo Tecnico per garantire trasparenza e continuità.