Anagrafe della ricerca

LA.B. 23-24 – LABORATORIO BOSCO 2023-2024 (FILIERA LOCALE, SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE)

Durata:
13 mesi (2024)
Responsabile scientifico:
Tipo di progetto:
Ricerca Regionale
Ente finanziatore:
REGIONE (Regione Piemonte)
Codice identificativo progetto:
20201396791
Ruolo PoliTo:
Partner

Abstract

Il progetto, coordinato dalla Provincia del VCO e con un partenariato esteso che coinvolge anche tre differenti Università (Politecnico di Torino, IUSE – con l’Università di Torino e Università del Piemonte Orientale) si muove entro due direttrici specifiche: - effettuare una analisi di mercato complessa che, partendo dalla risorsa bosco e dalla sua ipotesi di utilizzo responsabile, descriva le caratteristiche del mercato attuale e futuro per la biomassa e i prodotti che ne possono derivare; - promuovere una pianificazione e una programmazione di medio/lungo periodo su un territorio che si è solo marginalmente confrontato con il tema della filiera del legno quale risorsa economicamente e rilevante sotto il profilo ambientale. Partendo, quindi, da un approccio sistemico integrato si arriverà a focus specifici sullo sviluppo dell’economia locale, con particolare attenzione al tema del mercato locale e non (gli studi, infatti, dovranno individuare asset, mercati di riferimento, tipologia dei prodotti che possono soddisfare la domanda non solo locale, business plan in fase di microprogettazione rispetto alle azioni proposte). Attraverso la collaborazione tra Consorzi Forestali (o Enti gestori dei boschi), imprese private, consorzi/enti di ricerca e Università si procederà all’individuazione di nuovi prodotti innovativi derivanti dalla filiera del legno (oltre alla verifica dell’utilizzo degli scarti di lavorazione) e di eventuali nuovi processi di lavoro, con l’obiettivo principale di produrre sia analisi tecniche sui prodotti, sia economiche sul mercato di riferimento per i prodotti stessi. Il tutto senza dimenticare l’importanza di una equa marginalità dei singoli attori lungo la filiera. Si otterranno, così, le informazioni necessarie alle imprese per impostare le proprie attività relative ai nuovi prodotti (come il biochar, il cippatino, le barriere antirumore, la condivisione del calore e la sua conversione in freddo) e quelle necessarie agli Enti e ai Consorzi per pianificare lo sfruttamento, la logistica e la fornitura costante dei materiali a un prezzo di mercato. 8 Gli studi consentiranno di verificare l’attuale sistema economico legato alla filiera del legno, comprendere dove e come i prodotti locali possono inserirsi, definire i processi produttivi, il mercato di riferimento entro cui operare e le possibilità di business. Il tutto andando a considerare, dal punto di vista ambientale, non solo economico, l’attuale modello di approvvigionamento delle imprese che utilizzano prodotti specifici (che spesso provengono da filiere estere, con evidenti limiti di sostenibilità e con LCA che non sono più accettabili). Grande rilevanza rivestirà, infine, la disseminazione/comunicazione. In un territorio dove “fare massa critica” è storicamente complesso, questa attività risulterà fondamentale per: - aggregare ulteriori soggetti/partner; - diffondere i risultati derivanti dagli studi, indicando i valori reali di una possibile economia della filiera del legno locale; - costruire processi di confronto tra soggetti diversi che fino a oggi faticano a interagire; - individuare i temi socio economici di rilievo da trasmettere alle future generazioni (il modello “glocale” come reale opportunità di sviluppo di un territorio che ha opportunità in settori diversi da quelli attuali e che può, vista la sua caratteristica “verde”, diventare un riferimento anche per lo sviluppo di un’economia a km0 che prenda spunto dal bosco; - ragionare su un concetto di “area vasta” che ha come obiettivo la creazione di opportunità di sviluppo economicamente rilevanti. Su quest'ultimo punto saranno decisivi gli interventi delle Pubbliche Amministrazioni e del capofila di progetto (Provincia del VCO): avere una visione coordinata e comune di ciò che potrà essere nei prossimi anni la filiera del legno significa acquisire la consapevolezza rispetto a un sistema che si regge su processi economici ben definiti, ma che ha la necessità di avere interlocutori pubblici in grado di governare ampie porzioni di territori da cui trarre l’approvvigionamento dei materiali. A tal fine, in sinergia con Università e le forme aggregate di gestione forestale (Consorzi Forestali, associazioni fondiarie ecc..) si intende: con le attività di animazione territoriale promuovere la consapevolezza dei singoli proprietari (comuni e privati) che è conveniente per tutti gestire insieme ampie aree di territorio (per le evidenti economie di scala e il maggior potere contrattuale che caratterizzano soggetti più strutturati); con appositi studi e definizione di strategie far emergere la necessità di creare un coordinamento provinciale forte, anche attraverso la costituzione di un consorzio di secondo livello, che abbia tra gli obiettivi la programmazione delle attività forestali nel medio, lungo periodo con l’obiettivo di far comprendere l’importanza, per una provincia a specificità montana come quella della VCO, di candidarsi ai contratti di filiera e distretto per il settore foreste previsti dalla nuova politica forestale nazionale. Nella visione progettuale completa, questa proposta è win-win per ogni operatore: il pubblico, che può gestire il proprio territorio dando vita anche una filiera economicamente rilevante e le imprese, che grazie alla presenza delle Università, possono sviluppare know-how e processi/prodotti innovativi da immettere sul mercato.

Strutture coinvolte

Partner

  • POLITECNICO DI TORINO
  • PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA - Coordinatore

Parole chiave

Settori ERC

LS9_7 - Environmental biotechnology (including bioremediation, biodegradation)
PE8_3 - Civil engineering, architecture, maritime/hydraulic engineering, geotechnics, waste treatment
PE8_11 - Sustainable design (for recycling, for environment, eco-design)

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals)

Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo|Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico*

Budget

Costo totale progetto: € 589.916,84
Contributo totale progetto: € 493.852,94
Costo totale PoliTo: € 67.438,36
Contributo PoliTo: € 53.950,69