Anagrafe della ricerca

L'obiettivo principale del progetto è lo sviluppo di modelli accurati ed esportabili di trasmissione del calore della roccia, specifici per diversi litotipi, da utilizzare per la mitigazione del rischio in aree soggette a caduta massi ad alta quota. Il progetto avrà come oggetto l'area alpina già strumentata del bacino glaciale della Bessanese, che negli anni passati è stata banco di prova della ricerca sul monitoraggio della caduta massi con tecniche innovative e ha visto una stretta collaborazione con la metrologia e con il contributo dell'INRiM, nell'ambito dei progetti RIST e RIST2 guidati dal CNR-IRPI, nonché l'iniziativa GeoClimAlp. Questi progetti hanno proposto un approccio metrologico alle misurazioni della temperatura nei siti ad alta quota, al fine di caratterizzare le condizioni meteorologiche e geologiche che innescano le frane nelle Alpi. La presente proposta, dopo diversi anni di ricerca sulle cause della caduta massi nelle Alpi, permetterà di passare alla fase successiva. In particolare, affinerà l'approccio già applicato in passato con nuova strumentazione, più litotipi e diverse pareti rocciose con diverse esposizioni solari, al fine di ampliare la conoscenza dei meccanismi cruciali per lo sviluppo delle instabilità rocciose. L'unità di ricerca guidata dal CNR IRPI installerà, monitorerà e gestirà tutta la strumentazione nel bacino glaciale della Bessanese, eseguirà l'analisi e individuerà anche un secondo sito alpino adatto a nuova strumentazione, che entrerà in gioco nella seconda parte di questo progetto. Tutta la strumentazione sarà accuratamente calibrata e caratterizzata da INRiM, sia in laboratorio sia in campo, grazie a numerosi strumenti portatili, ideati e realizzati a tale scopo durante i progetti MeteoMet e MeteoMet2. Questa proposta prevede anche la caratterizzazione termica di laboratorio di diversi litotipi, al fine di comprenderne il comportamento quando sottoposti a particolari condizioni ambientali (sbalzi di temperatura, vento, pressione, radiazione solare, contenuto di umidità), grazie alle strutture uniche disponibili presso INRiM, come la galleria del vento/camera climatica EDDIE. Sulla base di questa caratterizzazione termica, il Politecnico di Torino costruirà un modello numerico che simulerà e spiegherà il comportamento termico di questi diversi litotipi soggetti a queste condizioni. Tali modelli verranno poi testati sul campo, utilizzando il secondo sito alpino individuato dal CNR IRPI come validatore dei modelli, valutandone l'esportabilità e la possibilità di essere applicati anche ad altre aree dell'arco alpino.