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23/04/2025
Ricerca e innovazione

RETE, come fare squadra per crescere insieme

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Il Politecnico in dialogo con le imprese per investire insieme in attività di formazione, ricerca e innovazione

“L’idea è fare rete all’interno della nostra rete”. É la sintesi di Gianmario Pellegrino, delegato della Vicerettrice Giuliana Mattiazzo per l’innovazione scientifico-tecnologica in merito al trasferimento tecnologico alle imprese, della Rete delle Eccellenze TEcnologiche (RETE), il network delle aziende che hanno con il Politecnico un Accordo di Partnership per attività di ricerca, sviluppo, innovazione, didattica e formazione. 

L’iniziativa è nata due anni fa e compie oggi un importante passo in avanti aprendosi anche alle spin-off dell’Ateneo. RETE è il “luogo” che pone allo stesso tavolo imprese d’eccellenza e Politecnico con l’obiettivo di fare ricerca e innovazione in modo efficace per le imprese e con le imprese. Di fatto, si tratta di un Distretto dell’innovazione tecnologica pressoché unico nel suo genere, che crea una sorta di corto circuito tra l’attività dell’Ateneo e le industrie che vengono coinvolte attraverso gli Accordi di Partnership.

Pellegrino precisa quindi i punti fondamentali dell’iniziativa: “Si tratta di una rete di circa 50 aziende che riteniamo partner strategici, aperta all’ingresso di molte altre aziende con cui collaboriamo. La chiave per entrarvi è l’Accordo di Partnership pluriennale. In RETE le imprese dialogano tra di loro e con il Politecnico che funziona da catalizzatore proponendo ricerche, dottorati di ricerca, tesi, e progetti da sviluppare insieme. Ora RETE diventa anche un esempio di open innovation includendo le spin-off dell’Ateneo”

Proprio seguendo il concetto di open innovation, le imprese in RETE sono spinte a utilizzare idee esterne ad ognuna di esse, ma anche a condividere con altri conoscenze interne per sviluppare nuovi prodotti, servizi e soluzioni. Tutto con il Politecnico che agisce come motore e catalizzatore d’innovazione. Tra gli ingredienti principali della Rete delle Eccellenze Tecnologiche c’è anche la possibilità di creare contatti diretti e personali tra le imprese e i ricercatori e le ricercatrici dell’Ateneo: quanto occorre per dare vita ad una conoscenza e una comunicazione più efficaci. Un metodo di lavoro che, dopo una serie di incontri semestrali avvenuti al Politecnico, è continuato con “RETE in tour”, progetto che prevede riunioni itineranti tra i componenti della RETE presso una delle imprese partecipanti. La prima azienda ad ospitare questi eventi è stata Newcleo, poi è stata la volta di Dumarey e si sta pianificando ora un successivo incontro in Thales.

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Il progetto “RETE in tour” presso Dumarey

Proprio Dumarey – tra i partner più importanti e storici del Politecnico – è un valido testimone dell’attività di RETE. Gianmarco Boretto, Director Propulsion Engineering di Dumarey Automotive Italia, sottolinea come “partecipare a RETE sia un’occasione importante per riuscire a fare squadra tra aziende in modo concreto e quindi essere davvero più competitivi. Soprattutto nelle fasi di ricerca, è possibile mettere insieme competenze e risorse che da soli sarebbe davvero difficile avere a disposizione. RETE è in un certo senso una delle conseguenze migliori degli Accordi di Partnership”

In Dumarey fanno un esempio che aiuta a capire meglio. In ambito mobilità sostenibile, l’azienda crede che non esista una sola soluzione ma che, anzi, possano convivere soluzioni diverse e che una di queste possa essere la propulsione ad idrogeno. È da questa convinzione che è nata un’importante collaborazione con il Politecnico, collaborazione che ha portato alla recente presentazione di un motore a idrogeno, ora pronto per la fase di applicazione industriale. L’Ateneo ha quindi supportato Dumarey nelle attività di ricerca sulla propulsione e nella modellazione con le competenze di virtual engineering, ma anche nel porre attenzione alla sostenibilità, all’economia circolare e all’analisi del ciclo di vita.

Il tema dell’incontro ospitato in Dumarey sono stati proprio i sistemi di propulsione a basse emissioni e il cosiddetto “software defined vehicle”. Il Politecnico ha presentato STARLIGH2T (Smarter solar hydrogen with plasmonic nanostars), un progetto innovativo di ricerca sulla produzione di idrogeno attraverso un processo fotocatalitico.

“Per lavorare insieme occorre conoscersi e molte aziende non avevano un’idea completa delle nostre attività – conclude Boretto L’incontro di RETE in tour che abbiamo ospitato, è servito anche per questo. Più in generale, avere in casa nostra imprese così importanti è stata l’occasione per uno scambio diretto di idee e opinioni anche sui temi comuni di lavoro: un valore aggiunto di non poco conto, così come lo è stata la possibilità di apprendimento reciproco sugli strumenti e sulle possibilità di collaborazione con il Politecnico”