Il quadro normativo

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bambina in fabbrica XIX secolo

La prima produzione normativa in tema di sicurezza sul lavoro risale alla fine del secolo XIX, scaturita dall’esigenza di tentare di arginare il fenomeno infortunistico derivato dalla crescita senza regole del lavoro all’interno delle fabbriche e dall’uso sempre più diffuso e spregiudicato di macchinari e attrezzature privi delle più elementari misure di sicurezza.

Il problema della sicurezza sul lavoro è nato, infatti, con l’esplodere della rivoluzione industriale del secolo XIX che ha comportato il fenomeno dell’esodo e del trasferimento dalle campagne alle città di un gran numero di lavoratrici e lavoratori per lavorare nelle nuove fabbriche, fornendo la mano d’opera che serviva per la produzione di beni e servizi su larga scala. Ben presto però lavoratrici e lavoratori, sia per l’insalubrità dei luoghi di lavoro sia per causa della drammaticità delle condizioni di lavoro in cui riversavano, cominciarono a organizzarsi, anche a livello sindacale, e ad avanzare pretese di miglioramento delle loro condizioni lavorative sia in tema di sfruttamento che di sicurezza e di salubrità dei luoghi di lavoro.

Risultava pertanto essenziale definire una regolamentazione nel campo della sicurezza e infortuni sul lavoro: a fine ottocento sono state emanate le prime disposizioni di legge che, con il passare del tempo, sono state sostituite da nuove e sempre più complete norme, dovendo la legislazione necessariamente adattarsi all’evoluzione del progresso tecnologico e all’instaurarsi di nuove modalità produttive che comportavano l’introduzione di nuovi rischi per la salute di lavoratrici e lavoratori.

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Leggi sulla sicurezza

Il quadro normativo di riferimento attuale in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro è frutto di provvedimenti nati in 3 differenti momenti storici:

  1. il primo momento è relativo all'introduzione di Codice Civile, Codice Penale e Costituzione;
  2. il secondo momento è costituito dalle norme emanate dagli anni '50 fino agli anni '80, nate allo scopo di conciliare le esigenze di cambiamento delle realtà politiche sociali ed industriali a seguito del dopo guerra con il bisogno sempre più esigente di una tutela di sicurezza nel mondo del lavoro;
  3. il terzo momento è costituito dalle norme emanate dagli anni '90 fino ad oggi, come conseguenza del recepimento delle direttive comunitarie e della consapevolezza del coinvolgimento dinamico di lavoratrici e lavoratori nella gestione della sicurezza aziendale: in questo contesto è stato promulgato il D.Lgs. 626/94, ora D.Lgs.81/08.

Il 1° aprile 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Nuovo Testo Unico in materia di sicurezza e salute sul lavoro”; si tratta di un Decreto Legislativo, D.Lgs. 81/08, che riordina in un corpo organico tutta la materia della salute e sicurezza sul lavoro, abrogando tutte le precedenti normative, ivi compreso il D.Lgs. 626/94.

Il D.Lgs. 81/08 è composto da 306 articoli compresi in 13 titoli e 51 allegati: tratta praticamente tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi legati alla salute e sicurezza sul lavoro, dai principi comuni, ai cantieri, dalle sostanze pericolose, alla segnaletica eccetera.

 

 SCHEMA RIASSUNTIVO DEI TITOLI

TITOLO II

LUOGHI DI LAVORO

TITOLO III

USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

TITOLO IV

CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

TITOLO XIII

NORME TRANSITORIE E FINALI

TITOLO I

PRINCIPI COMUNI

TITOLO V

SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

TITOLO XII

DISPOSIZIONI IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA PENALE

TITOLO VI

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

TITOLO XI

PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE

TITOLO VII

ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI

TITOLO X-BIS

PROTEZIONE DALLE FERITE DA TAGLIO E DA PUNTA NEL SETTORE OSPEDALIERO E SANITARIO

TITOLO X

ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

TITOLO IX

SOSTANZE PERICOLOSE

TITOLO VIII

AGENTI FISICI

 

Per adeguare il neonato D.Lgs. 626/94, nato per l’applicazione nel mondo aziendale, alla realtà universitaria ed alle sue peculiari figure operative, è stato promulgato il  D.M. 363/98 - Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze delle università …

Da questo provvedimento normativo deriva in particolare l’individuazione del/della Responsabile dell’Attività Didattica e di Ricerca in Laboratorio e la definizione delle sue responsabilità in relazione alla gestione della salute e sicurezza, limitatamente alle attività assimilabili ai laboratori.

Nel Regolamento, emanato con Decreto Rettorale n. 778 del 17 luglio 2019, vengono attuate presso il Politecnico le norme dettate dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dal D.M. 363/98 attribuendo le figure di Responsabilità ai Ruoli di Ateneo.