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Sono in forte crescita le attività ed infrastrutture che vengono create sull’acqua. Un esempio emblematico è la capacità installata di eolico galleggiante off-shore: 66.4 MW di nuovi impianti sono stati installati nel 2022 sul totale di 187.8 MW presenti in tutto il mondo. Inoltre, molte città costiere a causa del crescente innalzamento del livello del mare e dell’aumento demografico, hanno spazi per lo sviluppo molto limitati e costosi. In risposta a questi problemi, sempre più suolo viene creati sull'acqua utilizzando la tecnica del dragaggio: spazi residenziali, aree di supporto alle strutture off-shore e strutture di supporto alle attività portuali. Tuttavia, i costi di tali interventi sono elevati ed aumentano esponenzialmente all'aumentare della profondità. La soluzione proposta ambisce a creare del suolo artificiale su specchi d’acqua in rispetto dell’ecosistema marino, facendo della modularità, standardizzazione e bilanciamento i propri punti di forza. La soluzione tecnologica, protetta da una domanda di brevetto, consiste in piattaforme modulari interconnesse da un innovativo connettore flessibile, ancorate al fondale marino, dotate di un sistema di regolazione della zavorra e se off-shore protette da frangiflutti galleggianti. Il sistema ambisce inoltre ad essere energeticamente sufficiente ed eco-sostenibile. Il presente finanziamento è richiesto per supportare lo sviluppo della soluzione tecnologica descritta che è stata validata grazie al finanziamento PoC Instrument “SEAform: floating units”. Nel precedente progetto è stato infatti sviluppato e testato in vasca navale un prototipo in scala 1:50 al fine di valutare il suo comportamento dinamico e i carichi che agiscono sul sistema in condizioni di onde operative e gravose. I test hanno permesso di misurare tramite sensori le forze agenti sul sistema di connessione fra le piattaforme. Poiché tale sistema costituisce uno dei principali elementi innovativi ed abilitanti della soluzione tecnologica, il presente progetto di svilupparlo sviluppare e dimostrare la fattibilità tecnica del giunto semi-rigido tra le piattaforme. Tale soluzione tecnologica sarà oggetto, a seguito dei test sperimentali e l’individuazione delle geometrie e materiali specifici, di una seconda domanda di brevetto.