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05/03/2024
Studenti@PoliTO

Un nuovo spazio per raccontare la musica delle Officine Schwartz con il contributo degli studenti del Politecnico

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L'esibizione delle Officine Schwartz all’Auditorium di Bergamo

Si conclude la collaborazione tra gli studenti del corso Transmedia del Politecnico e le Officine Schwartz, realtà di rilievo sulla scena musicale industriale italiana che festeggia quest’anno il suo quarantennale di attività. In occasione delle celebrazioni, il primo marzo scorso è stato inaugurato, presso l’Auditorium di Bergamo, il nuovo sito web del gruppo: alla base del progetto, le tre opere polimediali più significative tra quelle elaborate dagli allievi del Corso di Laurea in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione nell’hackathon condotto in Ateneo il 17 maggio scorso.

Durante l’hackathon gli studenti avevano analizzato il ricco materiale relativo al percorso musicale delle Officine Schwartz, dal primo concerto nel 1984 ad oggi, fornito loro dall’editore polimediale Rizosfera. Si trattava nello specifico di video, brani, testi e immagini sulla cui base gli studenti – ottanta circa suddivisi in dieci gruppi di lavoro – avevano strutturato un evento intensivo sul confronto tra musica industriale e cultura operaia. Quattro ore per analizzare insieme la sperimentazione artistica proposta dal gruppo, un’originalità di soggetti, forme e colori che è stata al centro dei progetti transmediali realizzati: tra questi, le video interviste e gli approfondimenti tematici sugli strumenti auto-costruiti, come il tubicordo, creato a partire da un vecchio tubo di una stufa, che hanno raccolto il generale interesse dei presenti in aula.

L’inaugurazione del nuovo sito web, realizzato da Rizosfera, diventa così occasione per mostrare al pubblico le creazioni degli studenti, coinvolgendo gli utenti nel percorso comunicativo trasmesso dalle opere e raccontando loro, attraverso molteplici sguardi e punti di vista differenti, la storia delle Officine Schwartz, l’evoluzione del loro stile nel tempo, l’originalità delle loro performance e le novità che hanno portato sulla scena musicale italiana, ieri come oggi.

“L’hackathon è un laboratorio intensivo orientato allo sviluppo di un progetto – ha commentato Domenico Morreale, docente del Politecnico e organizzatore, con Elisa Roscelli, dell’hackathon – Si tratta di una formula che ha consentito a studentesse e studenti di lavorare gomito a gomito con musicisti (Osvaldo Arioldi), curatori multimediali e sviluppatori (Paolo Davoli e Andrea Corsini di Rizosfera) per realizzare opere digitali pubbliche, usando media interattivi. Un compito di realtà che ha consentito ai partecipanti di acquisire competenze progettuali e al contempo di creare opere utili e interessanti per la comunità in cui vivono. La presentazione ufficiale da parte di Rizosfera, nel contesto delle celebrazioni per il quarantennale delle Officine Schwartz, valorizza un percorso didattico che, dato l’entusiasmo dimostrato da parte dei nostri studenti, contiamo di ripetere nel corso di quest’anno, esplorando nuovi progetti culturali”.