Successo e innovazione al centro nella nuova piattaforma Knowledge Share 2.0
È del Politecnico l’idea alla base della piattaforma Knowledge Share di cui è stata presentata la nuova versione 2.0 lo scorso 23 gennaio nella prestigiosa sede del CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma. Alla presenza del Vice Ministro delle Imprese e del Made In Italy Valentino Valentini, gli sviluppatori del progetto, l’Associazione Netval e il Ministero delle Imprese e del Made In Italy – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (MIMIT – UIBM), hanno illustrato le funzionalità innovative e i contenuti d’avanguardia del progetto ideato in Ateneo nel 2016 e che, insieme ad Associazione Netval, ne porta avanti gli sviluppi dal 2018. Ad oggi, il progetto Knowledge Share è supportato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR nell’ambito del programma dell’Unione Europea NextGenerationEU.
Contribuire al benessere sociale attraverso l’evoluzione scientifica tecnologica l’obiettivo della piattaforma che guarda, contemporaneamente, al mondo dell’imprenditoria e a quello della ricerca. Due realtà che non possono prescindere dal dialogare, in maniera costante, l’una con l’altra per garantire lo sviluppo di prodotti e servizi utili alla collettività.
Sono quindi le imprese, gli investitori e gli innovatori da una parte, e le migliori tecnologie, Start-Up e Spin-Off dall’altra, i soggetti coinvolti nel progetto Knowledge Share 2.0, una tecnologia che mira a supportare l’inserimento puntuale dei risultati della ricerca nei percorsi di crescita e sviluppo dell’impresa, contribuendo così a portare sul mercato tutto il patrimonio innovativo disponibile.
“L'innovazione è fondamentale per lo sviluppo competitivo delle imprese ed è al centro dell’agenda politica del governo – ha commentato il Vice Ministro delle Imprese e del Made In Italy Valentino Valentini – Le strutture di ricerca del Paese assicurano la disponibilità di una materia prima (l’innovazione) che, ancorché immateriale, è fondamentale per i percorsi di crescita e sviluppo imprenditoriale ma occorre fare in modo che i risultati della ricerca siano inseriti in processi di valorizzazione che possano consentire di portare sul mercato tutto il patrimonio innovativo disponibile. In quest'ottica la piattaforma Knowledge Share 2.0 - strumento informativo unico al mondo, citato anche come “best practice” dalla Commissione Europea – è uno strumento utile e potente che, sono certo, imprese e investitori sapranno sfruttare al meglio”.
Nel corso dell’evento di lancio, che ha registrato la partecipazione di importanti rappresentanti delle imprese, del mondo degli investimenti, delle istituzioni e della ricerca pubblica in Italia, sono stati inoltre mostrati casi virtuosi di successo della piattaforma.
Tra questi, il progetto relativo ai “Materiali da costruzione da fanghi da segagione”. Si tratta di un caso riuscito di contatto tra la Ricerca pubblica – il Politecnico nello specifico – e una realtà imprenditoriale – Marazzato, punto di riferimento nell’industria della gestione e smaltimento di rifiuti e di materie prime seconde (MPS). Dalla partnership tra l’Ateneo e l’azienda vercellese è nato un percorso di ricerca e sviluppo per implementare progetti e tecnologie sulla trasformazione di scarti e fanghi da segagione – l’operazione propria del “segare” – in materiali da costruzione, ma anche in complementi per l’arredo e il design in un’ottica di circolarità e sostenibilità. Un risultato, questo, che sta osservando il progressivo coinvolgimento anche di altre imprese della filiera estrattiva, attestando così le straordinarie potenzialità della piattaforma digitale Knowledge Share 2.0.
Fotografie: Daniele Bettini