Foto del drone predisposto al trasporto organi
14/04/2023
Ricerca e innovazione

Sta per decollare il drone del Politecnico per il trasporto di organi

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Foto della capsula predisposta al trasporto organi
La capsula predisposta per il trasporto degli organi

Si avvicina il momento storico del primo volo sperimentale di un drone dedicato al trasporto di organi. Alla fine del mese di aprile il progetto INDOOR - uslNg Drones fOr Organ tRansportation della Fondazione DOT (che si occupa di promuovere la cultura della donazione di organi e dei trapianti) diventerà realtà all’ospedale Molinette di Torino, grazie al supporto del Centro Interdipartimentale per la robotica di servizio PIC4SeR del Politecnico - coordinato dal professor Marcello Chiaberge - che ha fornito le competenze necessarie nel campo dei droni.

La Fondazione DOT - con i suoi numerosi partner - ha dato ieri l’annuncio ufficiale alla vigilia della Giornata nazionale della donazione e del trapianto, che è segnata in calendario per domenica 16 aprile. La sperimentazione ha come obiettivo la riduzione significativa di tempi e rischi per il trasporto di organi, oggi trasferiti prevalentemente su strada rischiando ritardi e imprevisti causati dal traffico, aprendo anche nuove prospettive sull’utilizzo di droni di servizio in città.

“Lo sforzo congiunto di Fondazione DOT, del Politecnico e di tutte le organizzazioni coinvolte ha permesso di raggiungere questo importante risultato – commenta il professor Chiaberge, docente del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET –. Oltre agli impatti positivi in termini di velocità e sicurezza, con la sperimentazione del progetto INDOOR si apre la strada ai voli con droni in ambiente urbano, con molte possibili ricadute utili per il trasporto di beni per utilità pubblica in aree densamente popolate. Un’innovazione che dalla medicina dei trapianti porterà vantaggi a molti altri settori”.

Il primo volo sperimentale con drone trasporterà sostanze inerti che simulano campioni biologici, custodite dentro una capsula progettata per questo scopo. Il drone partirà dall’area del CTO (Centro Traumatologico Ortopedico) e giungerà alla Palazzina di Genetica delle Molinette: una distanza di 500 metri in linea d’aria, tra due presidi ospedalieri dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, coperta sorvolando in modalità di navigazione automatica un tratto urbano e un tratto del fiume Po. Per poter garantire la massima sicurezza, il volo è programmato in un orario con condizioni di traffico stradale minimo e il drone sarà monitorato da osservatori lungo tutto il percorso.

L’utilizzo dei droni potrebbe portare un cambiamento profondo nel sistema sanitario nazionale, con una sensibile riduzione dei costi e una maggiore sicurezza nel completamento delle operazioni di trasporto e trapianto. Un futuro che potrebbe essere più vicino di quanto immaginiamo: l’obiettivo è di avere un prototipo di drone utilizzabile entro la fine del 2023 e di far entrare in servizio i primi droni per il trasporto di materiale biologico entro un paio d’anni.

Il progetto di ricerca Indoor è stato avviato nel 2021 dalla Fondazione Dot in collaborazione con partner istituzionali e tecnici: oltre al Politecnico, il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Regionale Trapianti del Piemonte, l’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza, l’Università di Torino, l’ENAC-Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e le aziende private del settore aviazione e aerospazio Pros3, Mavtech, Abzero e Lma Aerospace Technology.