Safe(r) Spaces: l’Ateneo come spazio sicuro per la comunità LGBTQ+
Durante la settimana del Torino Pride anche il Politecnico ha mostrato il suo sostegno alla comunità LGBTQ+ con la promozione del tradizionale corteo in centro città, ma anche con un evento dedicato alla riflessione sui concetti di inclusività e di spazio sicuro.
Giovedì 15 giugno si è tenuto infatti il workshop Safe(r) Spaces, ospitato nella Sala Agorà dell'incubatore I3P e promosso dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) e dal PoliTO Gender Research coordination Group (GReG) del Politecnico, con l’obiettivo di creare un'occasione di discussione collettiva da parte della comunità politecnica sul concetto di spazio più sicuro per la comunità LGBTQ+ in Università.
Ad aprire l'evento sono stati gli interventi del Rettore Guido Saracco - che ha sottolineato l'importanza di questo dibattito per un Ateneo impegnato da tempo nel creare un impatto nella società - della Presidente del CUG Tania Cerquitelli e della coordinatrice del GReG Alessandra Colombelli.
Per favorire la discussione, è stata utilizzata la metodologia dell'Open Space Technology. Dall’ iniziale momento plenario incentrato sui diversi significati di uno spazio universitario più sicuro e inclusivo per la comunità LGBTQ+, sono emerse due ulteriori tematiche: quella degli spazi fisici, incluse tutte le aree del campus universitario, gli spazi che le collegano e quelli al suo interno; e quella degli spazi relazionali, come interazioni fra le diverse componenti della comunità politecnica. A questi argomenti sono stati dedicati due gruppi di lavoro, che hanno poi presentato il risultato della loro discussione e le proposte concrete di miglioramento.
All’evento sono intervenute alcune associazioni LGBTQ+ del territorio, fra cui l'associazione Qoro, l'associazione Maurice GLBTQ e il collettivo Alan Turing, il collettivo studentesco LGBTQ+ del Politecnico.