Foto dell'evento pubblico in Parlamento
26/09/2025
Ricerca e innovazione

Presentato alla Camera dei deputati il nuovo report di Social Innovation Monitor

Un settore che vale oltre 30 milioni di euro, che impiega quasi 500 addetti e ha co-fondato circa 145 nuove startup in tre anni. Questa la fotografia del settore Startup Studio e Venture Builder della ricerca presentata il 17 settembre scorso alla Camera dei deputati, in un evento pubblico in cui, a fianco dei dati inediti dello studio di settore, sono state presentate anche delle proposte normative.

La ricerca è stata condotta dal professor Paolo Landoni e da Stefano Richeri del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP del Politecnico e dal team Social Innovation Monitor (SIM). La ricerca è stata condotta in collaborazione con InnovUp, l’associazione che dal 2012 rappresenta la filiera dell’innovazione italiana, e con il supporto di Social Innovation Teams (SIT) e l’Italian Competence Center for Social Innovation (ICCSI).

Uno Startup Studio o Venture Builder è un’organizzazione che crea e sviluppa startup agendo come fondatore o co-fondatore, detenendo una quota considerevole di capitale di queste nuove imprese ed esercitando un’influenza significativa sul loro sviluppo.

Gli Startup Studio e i Venture Builder adottano un modello di business relativamente nuovo e molto promettente per il panorama dell’innovazione italiana. Hanno caratteristiche ibride tra incubatori, acceleratori e Venture Capital che li rendono un utile attore complementare dell’ecosistema imprenditoriale. In particolare, possono dare un contributo importante per aumentare il numero di nuove startup e gli investimenti early stage complessivi”, sostiene il professor Paolo LandoniDirettore scientifico della ricerca.

Dal Report sugli Startup Studio e Venture Builder Italiani 2025”, relativo all’anno 2024, emerge un settore giovane, ma in rapida crescita: in Italia operano 56 Startup Studio e Venture Builder, concentrati soprattutto in Lombardia (45%), Lazio e Piemonte (36%). Il comparto ha generato nel 2023 un fatturato complessivo di oltre 30 milioni di euro su un campione di 43 realtà analizzate su 56, per una media di 545,33 mila €. Secondo le stime, impiega circa 490 addetti nel 2024 e ha dimostrato un contributo significativo alla creazione d’impresa. Solo nell’ultimo triennio (2022–2024) sono state valutate oltre 4 mila idee imprenditoriali, con una percentuale in crescita del 67% dal 2022 (anno in cui sono state valutate 999 idee di progetti imprenditoriali) al 2024 (per un totale di 1.674) e condotti più di 190 progetti. Di questi, negli ultimi 3 anni, sono state co-fondate circa 145 nuove startup, di cui circa 80 nel solo 2024, in crescita di più del 120% dall’anno precedente, a testimonianza della capacità del modello di trasformare con successo idee in imprese innovative. Inoltre, le startup supportate hanno raccolto complessivamente oltre 41 milioni di euro di finanziamenti.

Nonostante il ruolo crescente, il modello non gode ancora di un riconoscimento formale nel quadro normativo italiano. Il position paper elaborato da InnovUp evidenzia la necessità di integrare gli Startup Studio nella legislazione sulla filiera dell’innovazione, istituendo una nuova categoria di “Startup Studio certificati”, che si possa affiancare a quella di incubatori e acceleratori certificati, al fine di garantire al Paese di dotarsi di un’infrastruttura stabile e competitiva per lo sviluppo dell’imprenditorialità innovativa, al pari delle migliori esperienze internazionali.

La ricerca completa “Report sugli Startup Studio e Venture Builder italiani” è disponibile sul sito Social Innovation Monitor: www.socialinnovationmonitor.com.