
Politecnico e Smat insieme per progettare un nuovo sistema di drenaggio in Borgo Dora

Il Politecnico ha collaborato con la Società Metropolitana Acque Torino-SMAT alla progettazione di un nuovo sistema di drenaggio nel quartiere cittadino di Borgo Dora. L'opera, inaugurata oggi, permetterà di risolvere il problema degli allagamenti che si manifestano durante gli eventi temporaleschi più intensi causati dalla tropicalizzazione del clima, facilitando il deflusso di acque meteoriche e reflue.
Al taglio del nastro era presente, insieme all’assessora della Città Chiara Foglietta, al presidente di Smat, Paolo Romano, e al presidente della Circoscrizione Sette, Luca Deri, il Vicerettore per le Politiche territoriali, nazionali ed europee di Ateneo Mariachiara Zanetti.
“Il nuovo sistema di drenaggio aumenta la resilienza del sistema idrico integrato: è questa la direzione in cui si deve andare alla luce dei cambiamenti climatici che impatteranno sempre di più sulla vita di tutti i giorni. Nel 2016 nel quartiere cittadino di Borgo Dora c’è stato un evento meteorico particolarmente grave che ha creato grossi disagi ai cittadini: ebbene le Istituzioni hanno tenuto conto di questa esperienza commissionando uno studio al Politecnico e l’inaugurazione di oggi è la testimonianza reale dell’attuazione della soluzione tecnica proposta – ha commentato la professoressa Zanetti – Questo intervento è anche un esempio di collaborazione tra la ricerca, quindi l’Università, chi doveva attuare l’intervento, ovvero la Smat, e la Città, ed è proprio da collaborazioni virtuose di questo tipo che nascono poi le soluzioni migliori. L’inaugurazione dell’opera, realizzata con fondi del PNRR, oggi, nel rispetto dei tempi per l’utilizzo di queste risorse, è un esempio ulteriormente virtuoso di come la Città abbia saputo gestire l’intervento. Un ringraziamento inoltre è doveroso per i cittadini che con visione e lungimiranza hanno accettato il disagio per l’attuazione delle opere”.

L'area oggetto dell'intervento è tra le più basse di Torino e raccoglie le acque di scorrimento superficiali e di drenaggio provenienti da via della Consolata, piazza Palazzo di Città, piazza della Repubblica, via San Pietro in Vincoli per una superficie totale fortemente impermeabilizzata di oltre 640mila metri quadri.
Il progetto completo ha previsto quindi la creazione di tre stazioni di sollevamento, una vasca di espansione, il potenziamento della rete di raccolta e drenaggio attraverso la posa di quattro nuove condotte, per una lunghezza complessiva di 510 metri, delle quali un collettore scatolare di dimensioni 160 x 100 cm, lungo 270 metri e la realizzazione di due nuovi sfoci nella Dora Riparia, con valvole di ritenuta e attivazione di 7 pompe di scarico in caso di piena della Dora.
Le soluzioni tecniche adottate rispondono alle indicazioni dello studio realizzato dal Politecnico in collaborazione con il Centro Ricerche Smat che aveva individuato una forte carenza infrastrutturale nello smaltimento delle acque con frequenti allagamenti quando l’altezza di pioggia caduta supera i 100 mm/ora.

Il nuovo sistema di drenaggio si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione di tutto il quartiere interessato anche da lavori di manutenzione del suolo e riqualificazione degli spazi pubblici con fondi Pinqua che prevedono anche l'utilizzo di soluzione improntate sulla resilienza climatica.
Gli interventi, il cui costo complessivo è di 2 milioni e 400mila euro, miglioreranno lo stato dei luoghi nell’area compresa tra piazza della Repubblica, via Cigna, il fiume Dora Riparia e corso XI Febbraio, e si concluderanno entro la fine dell'anno.
Insieme alla manutenzione della pavimentazione lapidea storica e al ripristino delle lastre mancanti, sostituite negli anni da pavimentazioni bitumate, è prevista la realizzazione di isole permeabili e di verde urbano attrezzate per la sosta pedonale e la mobilità dolce, nel rispetto della vocazione del borgo, luogo di attività commerciali all’aperto e itineranti.
Grande attenzione è stata quindi posta al tema dell’accessibilità, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e con alcuni interventi che aumenteranno la sicurezza degli accessi alle scuole presenti nella zona. Verrà inoltre ripristinata la storica modalità di regimazione delle acque meteoriche.