Il paineta Terra visto dall'alto di notte con grafica PNRR sovrapposta
10/02/2023
Ricerca e innovazione

PNRR: al via il partenariato RESTART per il futuro delle telecomunicazioni

Acronimo di “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and network, to make Italy more smART”, RESTART, il più importante progetto nazionale per le telecomunicazioni finanziato con i fondi del PNRR e gestito tra gli altri dal Politecnico, è stato lanciato ufficialmente al kickoff meeting del 26 e 27 gennaio a Milano.

I partner di questo grande progetto, sotto la guida dell’Università proponente “Tor Vergata” di Roma, sono 25 (12 università, 3 enti nazionali di ricerca e 10 enti privati) e l’investimento raggiunge i 116 milioni di euro, suddivisi in otto Spoke relativi a otto grandi temi scientifici. Nello specifico, 4,84 milioni arriveranno sotto la gestione del Politecnico di Torino che è a capo dello Spoke Programmable Networks for Future Services and Media, dedicato alla ricerca su tecnologie per reti e servizi autonomi, verdi e digitalizzati.

Sullo Spoke coordinato dall’Ateneo torinese, la responsabile Carla Fabiana Chiasserini, docente del Dipartimento di elettronica e telecomunicazioni-DET, commenta: “RESTART è una grande opportunità per rafforzare le attività di ricerca e sviluppo nel campo delle reti di telecomunicazioni e di servizi avanzati come la telemedicina e il controllo di sistemi autonomi, tra cui robot, droni e veicoli di prossima generazione."

Approvato dal Ministero dell'Università e della Ricerca nel 2022, RESTART durerà tre anni e avrà l’ambizioso obiettivo di contribuire all’evoluzione delle telecomunicazioni in Italia, già riconosciute eccellenti a livello mondiale. Tra le sue attività principali: ricerca fondamentale e applicata, trasferimento tecnologico comprese attività di diffusione, sostegno a start-up e spin-off, formazione.

Durante l’incontro di lancio al Politecnico di Milano, Nicola Blefari Melazzi, presidente della Fondazione RESTART che coordina e gestisce il progetto ne illustra gli obiettivi: “RESTART metterà in moto circoli virtuosi, lasciando risultati concreti e duraturi alla fine del piano, tra cui il miglioramento strutturale della ricerca nel settore, la capacità di utilizzare le telecomunicazioni nei settori più diversi, alcune iniziative specifiche rivolte ai distretti industriali e al Mezzogiorno, la trasformazione digitale di industrie e amministrazioni, la creazione di nuove aziende e l’aumento della dimensione media delle aziende esistenti, l’aumento del numero di studenti, ricercatori e professionisti in questo campo, migliorando le competenze e riducendo il divario di genere e il divario Nord-Sud”.

Antonio Capone, coordinatore scientifico di RESTART, evidenzia l’importanza del momento storico nella ricerca delle telecomunicazioni: “I cambiamenti tecnologici degli ultimi anni hanno innescato una trasformazione delle infrastrutture di comunicazione che consentono di indirizzare la ricerca verso direzioni promettenti”.

Le iniziative che si intendono realizzare per migliorare l’utilizzo delle telecomunicazioni sono tante e riguardano un’ampia varietà di settori. E ognuna di esse rafforza il legame tra eccellenza scientifica e impresa.

I partner della Fondazione RESTART

Università di Roma “Tor Vergata”, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Napoli "Federico II”, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Fondazione Ugo Bordoni, Open Fiber S.p.A., TIM S.p.A., Vodafone Italia S.p.A., Wind Tre S.p.A., Ericsson Telecomunicazioni S.p.A., Prysmian S.p.A., Italtel S.p.A., Leonardo S.p.A., Athonet S.R.L. e Tiesse S.p.A.