RESTART PNRR
09/02/2024
Ricerca e innovazione

Non solo ricerca, ma soluzioni d’impatto per il mondo reale: RESTART fa il punto ad un anno dall’avvio

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Il partenariato RESTART - “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART”, si è riunito a Bologna il 30 e 31 gennaio in occasione del Plenary Dissemination Workshop, un evento pubblico per presentare i risultati ottenuti durante il primo anno di attività e definire collegialmente le iniziative future.

RESTART è finanziato dall’Unione Europea - NextGenerationEU nell’ambito del PNRR e rappresenta il più importante programma mai finanziato in Italia per la ricerca e sviluppo nel settore delle Telecomunicazioni, con l’ambizioso obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione del settore. Tra i partner anche il Politecnico, che coordina lo Spoke 4 – “Programmable Networks for Future Services and Media”, sotto la guida della Professoressa Carla Chiasserini, docente del Dipartimento di elettronica e telecomunicazioni – DET.

L’evento, organizzato ad un anno dall’avvio del programma e ospitato dal WiLab - National Laboratory of Wireless Communications – del CNITConsorzio Nazionale Interuniversitario per le telecomunicazioni - si è sviluppato su due giorni, con una ricca agenda di appuntamenti, che ha visto presentazioni da parte dei responsabili delle Missioni (ovvero le traiettorie strategiche del programma) seguite dall’alternarsi di sessioni scientifiche, panel con ospiti di rilevanza nazionale e internazionale, e sessioni di poster e demo.

Dopo i saluti di apertura del professor Roberto Verdone, organizzatore dell’evento e responsabile della Missione 5 – Education & Training, il professor Nicola Blefari Melazzi, Presidente della Fondazione RESTART e il professor Antonio Capone, coordinatore scientifico di RESTART e Vice-Presidente della Fondazione, hanno fornito una panoramica generale sull’avanzamento dei lavori e sulle prospettive future del programma.

Una macchina ormai bene avviata, che deve accelerare per puntare sempre a migliorare e a migliorarsi: questo lo stato attuale di RESTART, come dimostrano anche gli ottimi riscontri da parte del MUR e dei revisori internazionali. La volontà è quindi quella di fare ancora di più, per riuscire a generare impatto nel mondo reale.

Il programma prevede, oltre alla ricerca, numerose iniziative trasversali promosse dalle Missioni che lo compongono. Alle attività previste in fase di proposta sono state aggiunte delle cosiddette “Grand Challenges”: 19 sfide legate a tematiche prioritarie, pensate per comunicare in modo efficace e diretto l’operato dei 32 progetti di RESTART, che in questo modo trovano rilevanza non soltanto a livello scientifico, ma come risultati tangibili e da proporre ai policy makers. Queste Grand Challenges saranno infine usate come strumento per aumentare l'impatto e lo sfruttamento delle soluzioni sviluppate dal programma, diventando degli abilitatori che renderanno proficui gli investimenti effettuati.

Momenti chiave della due giorni di lavori sono stati i panel che hanno riunito relatori nazionali ed internazionali per discutere di temi cardine per il settore. Il primo si è concentrato sui cambiamenti in atto nel mondo delle Telecomunicazioni. Il secondo, invece, ha aperto il dibattito ad una prospettiva internazionale, fornendo una preziosa occasione di confronto, grazie al contributo di rappresentanti di sei iniziative analoghe a RESTART, ma condotte in altri Paesi europei e che insieme rappresentano una cifra molto ragguardevole di finanziamenti alla ricerca e sviluppo, dell'ordine dei 2 miliardi di euro.

Particolare il format previsto, invece, per le sessioni tecnico-scientifiche, condotte a partire da un approccio tutoriale, grazie ad un chair dal duplice ruolo di relatore e tutor, con l’obiettivo di unire la comunità di RESTART su tematiche anche lontane dalle competenze dei singoli, in modo tale che tutti, indipendentemente dalla propria specializzazione, potessero essere in grado di seguire gli interventi e partecipare attivamente alla discussione.

Per stimolare ulteriormente l’interazione e il networking tra i partecipanti, è stato indetto un premio per i migliori poster: alla fine delle poster sessions organizzate durante le due giornate di workshop, è stata aperta una votazione che ha decretato il “Best poster” e i “Best poster runner-up”, con un sistema di voto finalizzato ad incentivare la collaborazione tra gli enti partner.

Non solo Plenary Dissemination Workshop: Bologna è stata anche la sede del primo RESTART Camp sulle Soft Skill"Leadership, Team Working e Public Speaking" per una carriera da ricercatore, l’iniziativa organizzata nell’ambito della Missione 5 – Education & Training del programma e dedicata alle competenze relazionali/sociali. Cinque giorni di training rivolti a laureati, dottorandi, post-doc, junior researcher o chiunque volesse rafforzare le soft skill per avere maggiore successo nella propria carriera di ricerca. Un grande riscontro, come dimostrato dal numero dei partecipanti: 39 iscritti che, dopo aver preso parte a momenti formativi tenuti da esperti e professionisti del settore, hanno saputo mettersi in gioco, presentando la propria attività di ricerca con le nuove capacità di public speaking acquisite nel corso della settimana.